CRESCERE INSIEME
Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139
APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
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Giorno |
Ora | Parrocchia |
APPUN TAMENTI |
| DOM 19 | 20.30 | POVEGLIANO | Rientro dei pellegrini della Collaborazione da Roma |
| MART 21 | 20.30 | —————- | Incontro coordinamento Progetto Rete |
| 20.45 | ARCADE | Incontro revisione sagra | |
| MERC 22 | 20.45 | POVEGLIANO | Incontro formativo equipe di evangelizzazione |
| GIOV 23 | 9.00-14.00 | S.ANGELI | Congrega dei sacerdoti del Vicariato |
| 19.00 | SANTANDRA’ | Adorazione eucaristica notturna (19.00–20.00 confessioni) | |
| VEN 24 | 15.30 | CAMALO’ | Confessione e prove cresimandi |
| 20.30 | ARCADE | Auditorium “Celotto” commemorazione G. Corazzin con l’ufficio missionario diocesano | |
| SAB 25 | 9.30 | POVEGLIANO | Confessione e prove cresimandi Santandrà + Povegliano |
| 9.30 | ARCADE | Confessione e prove cresimandi | |
| 20.45 | ARCADE | CONCERTO in chiesa in memoria di Gazzabin Fabio | |
| DOM 26 | 9.00 | BAVARIA | Uscita formativa educatori ACG intera giornata |
| 10.00 | ARCADE | BATTESIMO di Veneran Enrico di Giorgio e Giulia | |
| 12.30 | ARCADE | “CIBIAMOCI” IN ORATORIO | |
| 15.00 | CAMALO’ | c/o Scuola Materna: “CASTAGNATA” aperta a tutti | |
| 17.00 | SANTANDRA’ | Incontro catechisti battesimali della Collaborazione |
PELLEGRINAGGIO GIUBILARE
Dal punto di vista simbolico, la Porta Santa assume un significato particolare: è il segno più caratteristico, perché la meta è poterla varcare. La sua apertura da parte del Papa costituisce l’inizio ufficiale dell’Anno Santo. Originariamente, vi era un’unica porta, presso la Basilica di S. Giovanni in Laterano, che è la cattedrale del vescovo di Roma. Per permettere ai numerosi pellegrini di compiere il gesto, anche le altre Basiliche romane hanno offerto questa possibilità.
Nel passare questa soglia, il pellegrino si ricorda del testo del capitolo 10 del vangelo secondo Giovanni: “Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo”. Il gesto esprime la decisione di seguire e di lasciarsi guidare da Gesù, che è il Buon Pastore. Del resto, la porta è anche passaggio che introduce all’interno di una chiesa. Per la comunità cristiana, non è solo lo spazio del sacro, al quale accostarsi con rispetto, con comportamenti e con vestiti adeguati, ma è segno della comunione che lega ogni credente a Cristo: è il luogo dell’incontro e del dialogo, della riconciliazione e della pace che attende la visita di ogni pellegrino, lo spazio della Chiesa come comunità dei fedeli.
A Roma questa esperienza diventa carica di uno speciale significato, per il rimando alla memoria di S. Pietro e di S. Paolo, apostoli che hanno fondato e formato la comunità cristiana di Roma e che con i loro insegnamenti e il loro esempio sono riferimento per la Chiesa universale. Il loro sepolcro si trova qui, dove sono stati martirizzati.
Esperienza spirituale GIOVANNI
“Fate miei discepoli tutte le genti”
5-7 dicembre 2025
Oratorio di Povegliano
Per info e iscrizioni chiamare ore serali o tramite messaggi whatsapp o tramite Q-Code.
- DONATELLA 3476907875
- LEONARDO 3471476698
- RICCARDO 3492350668
- VALENTINA 3477510139
19 OTTOBRE 2025 – XXIX Tempo Ordinario
“pregare sempre, senza stancarsi mai:”
(Lc 18,1-8)
RIFLESSIONE
Pregate sempre… Pregare non equivale a dire preghiere. Evagrio Pontico, padre del deserto, diceva: «Non compiacerti nel numero dei salmi che hai recitato: esso getta un velo sul tuo cuore. Vale di più una sola parola nell’intimità, che mille stando lontano».
Pregare è come voler bene: c’è sempre tempo per voler bene; se ami qualcuno, lo ami sempre. «Il desiderio prega sempre, anche se la lingua tace. Se tu desideri sempre, tu preghi sempre» (S. Agostino). Quando uno ha Dio dentro, non occorre che stia sempre a pensarci. Davanti a Dio non conta la quantità, ma la verità: mille anni sono come un giorno, gli spiccioli della vedova più delle offerte dei ricchi. Perché dentro c’è tutto il suo dolore, e la sua speranza.
Gesù ha una predilezione particolare per le donne sole: rappresentano la categoria biblica dei senza difesa, vedove orfani forestieri, i difesi da Dio. E oggi ci porta a scuola di preghiera da una vedova, una bella figura di donna, fragile e indomita, che ha subìto ingiustizia ma non cede al sopruso. E traduce bene la parola di Gesù: senza stancarsi mai. Certo che ci si stanca, che pregare stanca, che Dio stanca: il suo silenzio stanca. Ma tu non cedere, non lasciarti cadere le braccia. Nonostante il ritardo: il nostro compito non è interrogarci sul ritardo del sole, ma forzare l’aurora, come lei, la piccola vedova. Una donna che non tace ci rivela che la preghiera è un “no” gridato al “così vanno le cose”
Perché pregare? È come chiedere: perché respirare? Per vivere! «Io prego perché vivo e vivo perché prego» (R. Guardini). Pregare è aprire un canale in cui scorre l’ossigeno dell’infinito, riattaccare continuamente la terra al cielo, la bocca alla fontana. Come, per due che si amano, il loro bacio.
(da padre E. Ronchi)





