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foglietto del 30 giugno e 7 luglio 2024
APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
Giorno |
Ora | Parrocchia |
APPUNTAMENTI |
VEN 5 | 18.30 | CAMALO’ | Festa finale GREST (S.Messa sotto il tendone ore 18.30 con le famiglie e di seguito spettacolo ragazzi e animatori) |
SAB 6 | 16.00 | CAMALO’ | MATRIMONIO di Luana Riedi e Spicer Benjamin Richard |
LUN 8 | 19.30 | POVEGLIANO | Preparazione Battesimo del 14/07 |
20.30 | CAMALO’ | Comitato di gestione Scuola Materna | |
GIOV 11 | == | ARCADE | Pulizia chiesa |
VEN 12 | == | ARCADE | Festa chiusura GREST |
21.00 | POVEGLIANO | ROSARIO MEDITATO MENSILE | |
SAB 13 | 11.00 | CAMALO’ | MATRIMONIO di Furlanetto Pierina e Peterle Francesco |
14.00 | POVEGLIANO | c/o piazzale chiesa: Partenza camposcuola 1^ MEDIA | |
14.00 | CAMALO’ | c/o parcheggio Proloco: Partenza camposcuola 2^MEDIA |
I buoni consigli di San Tommaso per un sano RIPOSO
San Tommaso d’Aquino, il grande teologo del Medioevo, ha scritto un meraviglioso trattato sul riposo; non lo chiama così, ovviamente, ma è proprio di questo che si tratta quando, nella Somma teologica, egli si chiede quali siano i rimedi per il dolore e la tristezza. Il principio del suo ragionamento è abbastanza semplice: “Proprio come la stanchezza del corpo scompare con il riposo del corpo, così la stanchezza dell’anima deve scomparire con il riposo dell’anima. Ora, il riposo dell’anima è il piacere, e anche se le parole e le azioni in cui si cerca solo il piacere dell’anima sono chiamate intrattenimento o svago, è necessario usarle ogni tanto come mezzo per dare un po’ di riposo all’anima”.
Il fatto di essere tesi riguarda essenzialmente il corpo, quindi consideriamo le cose da questo punto di vista. San Tommaso si chiede con sagacia perché le lacrime, il bagno o il sonno addolciscono la tristezza. Dice delle lacrime che l’attenuano perché permettono alla persona che soffre di esteriorizzarsi e quindi di non focalizzarsi sulla propria tristezza. Questo è un principio da ricordare: il rilassamento va di pari passo con la distrazione e l’esteriorizzazione. Spiega che il bagno e il sonno sono rimedi alla tristezza perché si oppongono alla contrazione fisica causata dal dolore.
Amicizia e contemplazione, benefici per l’anima
Detto questo, che dire dell’anima? Quali sono i piaceri più rilassanti dal punto di vista spirituale? Questi sono, ovviamente, quelli che riguardano maggiormente la felicità, cioè l’amicizia e la contemplazione. Cosa potrebbe esserci di più piacevole e profondamente rilassante della consapevolezza di essere amati dai nostri amici e della loro presenza al nostro fianco? Cosa c’è di più rilassante della contemplazione e della gioia spirituale, che si riflette sulla nostra sensibilità?
La contemplazione, quando il suo oggetto è degno di essere ammirato (Dio, una persona, un’opera d’arte, un paesaggio …), è un semplice sguardo dello Spirito su ciò che è, e la pura gioia di sapere ciò che è. Prima di ciò, tuttavia, c’è un riposo più facile da trovare: quello dell’intrattenimento e dell’umorismo, infatti il filosofo Aristotele ne faceva una virtù (l’eutrapelìa).
30 giugno 2024 – Anno B – XIII Tempo Ordinario
“la tua fede ti ha salvata; va’ in pace e sii guarita” (Mc 5,21-43)
RIFLESSIONE
Gesù si fa argine al dolore: non temere, soltanto abbi fede: «Amare è dire: tu non morirai» (Gabriel Marcel). Gesù una mano che ti prende per mano; ci insegna che bisogna toccare la disperazione delle persone per poterle rialzare. Una storia di mani: in tutte le case, accanto al letto del dolore o a quello della nascita, il Signore è sempre una mano tesa, come lo è per Pietro quando sta affondando nella tempesta. Talità kum (bambina alzati): Lui può aiutarla, sostenerla, ma è solo lei che può risollevarsi; «Ordinò ai genitori di darle da mangiare» per dire a quelli che la amano: custodite questa vita con le vostre vite, fatela crescere, incalzatela a diventare il meglio di ciò che può diventare. E allora Dio ripete su ogni creatura la benedizione di quelle antiche parole: Talità kum. Giovane vita, dico a te: alzati, sorgi, rivivi, risplendi.
(da E. Ronchi)
07 luglio 2024 – Anno B – XIV Tempo Ordinario
“Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando” (Mc 6,1-6)
RIFLESSIONE
Un profeta non è disprezzato che in casa sua… Osservazione che ci raggiunge tutti, circondati come siamo da gesti di mille persone, in casa, per strada, al lavoro, o in un’altra parte del mondo.
Ma noi diciamo: non sono all’altezza; e li misuriamo, li soppesiamo, diamo loro i voti, troviamo scuse, anziché aprirci. E Dio si stupisce, ma non desiste e ripete: “ascoltino o non ascoltino, sappiano che un profeta almeno si trova in mezzo a loro” (Ez. 2,5). Siamo circondati da profeti, magari piccoli, magari minimi, ma continuamente inviati. E noi, come gli abitanti di Nazaret, dilapidiamo e sperperiamo i nostri profeti, senza ascoltare l’inedito di Dio.
Anche Gesù al rifiuto dei suoi compaesani si stupisce, ma non desiste. La sua risposta non è né rancore, né condanna, tanto meno depressione, ma una meraviglia che rivela come Dio ha un cuore di luce: “Non vi poté operare nessun prodigio”. Ma subito si corregge: “Solo impose le mani a pochi malati e li guarì”.
Il Dio rifiutato si fa ancora guarigione, anche di pochi, anche di uno solo. Di noi Dio non è stanco: è solo stupito. E allora “manda ancora profeti, uomini certi di Dio, uomini dal cuore in fiamme, e Tu a parlare dai loro roveti” (Turoldo).
(da padre Ermes Ronchi)
foglietto del 30 giugno e 7 luglio 2024