Informazioni del 25 agosto e 1° settembre 2024

CRESCERE INSIEME

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foglietto del 25 agosto e 1° settembre 2024

APPUNTAMENTI DELLE 2 SETTIMANE

Don Giuseppe Danieli missionario fidei donum nella diocesi di Roraima

Il sacerdote, già in passato missionario fidei donum, è stato finora parroco a Passarella, Caposile e a Santa Maria di Piave. Una nomina che si era resa “necessaria”, in seguito alla dolorosa e improvvisa morte, avvenuta il 20 dicembre 2023, di don Edy Savietto

Quella di Roraima, coincidente con l’ononimo Stato brasiliano amazzonico, il più settentrionale della Federazione, ai confini con il Venezuela, è certamente una diocesi complessa, caratterizzata dalla presenza di numerose popolazioni indigene, alcune, come gli Yanomami, purtroppo famose per le persecuzioni che subiscono; dal vero e proprio “assalto” al territorio dei cercatori d’oro illegali, i cosiddetti “garimpeiros”; dalla crescente presenza di migranti venezuelani, che, in fuga da un regime oppressivo e da una grave e prolungata crisi economica, transitano per il valico frontaliero di Pacaraima.

E proprio a Pacaraima sono stati assegnati i missionari trevigiani, chiamati in questa fase a collaborare con il missionario padovano don Mattia Bezze. Qui, a partire dal gennaio 2023, accompagnati dallo stesso vescovo Michele per l’avvio del progetto missionario, hanno operato don Edy e i coniugi Giorgio Marino e Cristina Boldrin.

E qui sarà chiamato a operare don Giuseppe Danieli, che in passato è già stato missionario fidei donum in Paraguay. L’esperienza missionaria a Pacaraima, oltre alle diocesi di Roraima, Treviso, Padova e Vicenza, coinvolge anche, in Venezuela, il vicariato apostolico del Caroní.

25 agosto 2024 – Anno B – XXI Tempo Ordinario

“Signore, da chi andremo?”    (Gv 6,60-69)

RIFLESSIONE

Gesù propone una visione rivoluzionaria, una fede sovversiva: io sono il pane di Dio; io trasmetto la vita di Dio; la mia carne dà la vita al mondo. Parole spiazzanti di Gesù: volete andarvene anche voi? Il maestro non tenta di fermarli, di convincerli. C’è tristezza nelle sue parole, ma anche fierezza e sfida, e soprattutto un appello alla libertà di ciascuno: siete liberi, andate o restate, ma scegliete! Sono chiamato anch’io a scegliere di nuovo, andare o restare. E mi viene in aiuto la stupenda risposta di Pietro: Signore da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna. Tu solo. Dio solo. Parole che danno vita: ad ogni parte di me; al cuore, allo spirito, a questa parte divina deposta in noi, a questa porzione di cielo che ci compone. Parole di vita eterna, che portano in dono l’eternità a tutto ciò che di più bello abbiamo nel cuore. Che fanno viva, finalmente, la vita.
(da padre Ermes Ronchi)

1 settembre 2024 – Anno B – XXII Tempo Ordinario

(Mc 7,1-8.14-15.21-23,)

RIFLESSIONE

Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano! Gesù, con questo suo messaggio, passa da una religione delle pratiche esteriori a una religione dell’interiorità, perché quando ti raccogli fai la scoperta che Dio è vicino: «Fuori di me ti cercavo e tu eri dentro di me» (S. Agostino).Gesù indirizza oggi la nostra attenzione verso il cuore; diventa eco del grido antico dei profeti: vera religione è illimpidire il cuore a immagine del Padre della luce (prima Lettura, Gc 1,17): è dal cuore degli uomini che escono le intenzioni cattive… È la grande svolta: il ritorno al cuore, luogo dove nascono le azioni e i sogni, dove si sceglie la vita o la morte, dove si è sinceri e liberi, dove fa presa l’attrazione di Dio, e seduce e brucia, come a Emmaus. Il ritorno al cuore è un precetto antico quanto la sapienza, ma non basta a salvare, perché nel cuore dell’uomo c’è di tutto. L’azione decisiva sta nell’evangelizzare il cuore, le nostre durezze, intolleranze, chiusure, desideri oscuri, i nostri idoli mascherati. Evangelizzare significa poi far scendere sul cuore un messaggio felice.
(da padre Ermes Ronchi)

foglietto del 25 agosto e 1° settembre 2024