CRESCERE INSIEME
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foglietto del 29 settembre 2024
APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
Giorno |
Ora | Parrocchia |
APPUNTAMENTI |
DOM 29 | giornata | PACS | Uscita dei CRESIMANDI in Seminario a Treviso |
9.30 | POVEGLIANO | BATTESIMO di Bernardino Enrico | |
10.00 | ARCADE | BATTESIMI di Brolli Leone di Francesco e Veronica e di Rossi Ryan di Christian e Rebecca | |
10.30 | SANTANDRA’ | BATTESIMO di Bianchini Beatrice | |
MART 1.10 | 8.00 | PACS | Partenza per il pellegrinaggio a FATIMA-SANTIAGO (rientro martedì 8 sera) |
GIOV 3 | == | ARCADE | Pulizie Chiesa |
SAB 5 | 15.00 | PACS | CATTEDRALE TREVISO: MANDATO AI CATECHISTI |
DOM 6 | 9.30 | SANTANDRA’ | S. Messa seguita dalla processione B.V. del Rosario |
Medjugorje. Via libera a metà
Dopo 43 anni di attese e polemiche, il Vaticano lo promuove come luogo di culto. Ma non riconosce le apparizioni e sconsiglia di andarci per cercare chi le ha avute
CITTÀ DEL VATICANO. Dopo quarantatré anni di attesa, controversie e polemiche, il Papa promuove Medjugorje come un faro di fede e conversioni, di bene e di pace. Ma sconsiglia di andarci per cercare i «presunti veggenti» e le loro altrettanto presunte visioni della Madonna. Francesco pronuncia il suo nulla osta al culto pubblico sul Podbro, la collina rocciosa delle apparizioni mariane, alla luce dei «frutti positivi» generati dall’«esperienza religiosa» nel villaggio della Bosnia Erzegovina. Senza peraltro esprimersi sulla soprannaturalità degli eventi.
Il nihil obstat vaticano arriva dal Dicastero per la Dottrina della Fede con il placet del Pontefice. È giunto «il momento di concludere una lunga e complessa storia attorno ai fenomeni spirituali di Medjugorje. Si tratta di una storia in cui si sono susseguite opinioni divergenti di vescovi, teologi, commissioni e analisti». Esordisce così “La Regina della Pace”, la nota firmata dal cardinale prefetto Víctor Manuel Fernández, detto Tucho, e dal segretario per la sezione dottrinale monsignor Armando Matteo.
Il via libera «non implica dichiarare come autentici i presunti eventi soprannaturali – viene precisato nel Documento – ma soltanto evidenziare che in mezzo a questo fenomeno spirituale lo Spirito Santo agisce fruttuosamente per il bene dei fedeli». Quindi, pur non esprimendo un giudizio sulla moralità delle persone che dal 1981 dicono di vedere la Madonna – e in ogni caso i doni spirituali «non esigono necessariamente la perfezione morale delle persone coinvolte per poter agire» – il Vaticano fornisce un’indicazione precisa: «I pellegrinaggi non si fanno per incontrarsi con i presunti veggenti, ma per avere un incontro con Maria, Regina della Pace» e «per incontrare Cristo».
29 Settembre 2024 – Anno B – XXVI Tempo Ordinario
“chi non è contro di noi è per noi” (Mc 9,38-43.45.47-48)
RIFLESSIONE
Maestro, quell’uomo non è dei nostri. Quel forestiero che fa miracoli, ma che non è iscritto al gruppo; che migliora la vita delle persone, ma forse è un po’ eretico o troppo libero, viene bloccato. E a capo dell’operazione c’è Giovanni, il discepolo amato, il teologo fine, “il figlio del tuono”’, ma che è ancora figlio di un cuore piccolo, morso dalla gelosia. «Non ti è lecito rendere migliore il mondo se non sei dei nostri!». La forma prima della sostanza, l’iscrizione al gruppo prima del bene, l’idea prima della realtà! Invece Mosè, nella prima lettura, dà una risposta così liberante a chi gli riferisce di due che non sono nell’elenco, eppure profetizzano: magari fossero tutti profeti…
La risposta di Gesù è molto articolata e molto alla Mosè: Lascialo fare! Non tracciare confini. Il nostro scopo non è aumentare il numero di chi ci segue, ma far crescere il bene; aumentare il numero di coloro che, in molti modi diversi, possano fare esperienza del Regno di Dio, che è gioia, libertà e pienezza.
È grande cosa vedere che per Gesù la prova ultima della bontà della fede non sta in una adesione teorica al “nome”, ma nella sua capacità di trasmettere umanità, gioia, salute, vita. Chiunque regala un sorso di vita, è di Dio. Questo ci pone tutti, serenamente e gioiosamente, accanto a tanti uomini e donne, diversamente credenti o non credenti, che però hanno a cuore la vita e si appassionano per essa, che sono capaci di inventarsi miracoli per far nascere un sorriso sul volto di qualcuno. Il vangelo ci chiama a «stare accanto a loro, sognando la vita insieme» (Evangelii gaudium, 74).
Chiunque vi darà un bicchiere d’acqua… non perderà la sua ricompensa: solo un po’ d’acqua, il quasi niente, una cosa così semplice e povera che nessuno ne è privo.
Gesù semplifica la vita: tutto il vangelo in un bicchiere d’acqua. Di fronte all’invasività del male, Gesù conforta: al male opponi il tuo bicchiere d’acqua; e poi fidati: il peggio non prevarrà.
Mosè e Gesù, maestri della fede, ci invitano a non piantare paletti ma ad amare gli orizzonti, a guardare oltre il cortile di casa, a tutto l’accampamento umano, a tutta la strada da percorrere: alzate gli occhi, non vedete quanti semi dello Spirito volano dappertutto? Quante persone lottano per la vita dei fratelli contro i démoni moderni: inquinamento, violenza, fake news, corruzione, economia che uccide? E se anche sono fuori dal nostro accampamento, sono comunque profeti. Sono quelli che ascoltano il grido dei mietitori non pagati (Giacomo 5,4) e ridanno loro parola, perché tutto ciò che riguarda l’avventura umana riguarda noi. Perché tutti sono dei nostri e noi siamo di tutti.
(da padre Ermes Ronchi)