CRESCERE INSIEME
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foglietto del 3 e del 10 agosto 2025
APPUNTAMENTI DELLE DUE SETTIMANE
Giorno |
Ora | Parrocchia |
APPUN TAMENTI |
DOM 3 | ——- | ————- | PARTENZA CAMPO MOBILE 1^ SUPERIORE |
GIOV 7 | ——- | ————- | PARTENZA CAMPO MOBILE 4^ SUPERIORE |
19.00 | SANTANDRA’ | Adorazione eucaristica notturna | |
VEN 8 | 21.00 | POVEGLIANO | ROSARIO meditato |
DOM 10 | 10.00 | ARCADE | MESSA DEL PATRONO S.Lorenzo E PROCESSIONE |
LUN 11 | 19.30 | SANTANDRA’ | A TAVOLA CON LA BIBBIA. Condivisione sul vangelo |
GIOV 14 | 19.30 | SANTANDRA’ | Adorazione eucaristica notturna |
SAB 16 | 18.30 | ARCADE | BENEDIZIONE DE “IL PANE DI SAN ROCCO” |
3 AGOSTO 2025 – XVIII Tempo Ordinario
“Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia” (Lc 12,13-21)
RIFLESSIONE
L’accumulo è la sua idolatria e gli idoli, alla fine, divorano i loro stessi devoti, ingannandoli. “Anima mia hai molti beni per molti anni, divertiti e goditi la vita”. È forse questo, alla fin fine, l’errore che rovina tutto? Il voler godere la vita? No. Anche per il Vangelo è scontato che la vita umana sia, e non possa che essere un’incessante ricerca di felicità. Ma la sfida della felicità è che non può mai essere solitaria, ed ha sempre a che fare con il dono. L’uomo ricco è entrato nell’atrofia della vita, non ha più allenato i muscoli del dono e delle relazioni: Stolto, questa notte stessa… Stolto, perché vuoto di volti, vive soltanto un lungo morire. Il cuore solitario si ammala: isolato, muore. Essere vivo domani non è un diritto, è un miracolo. Rivedere il sole e i volti cari al mattino, non è né ovvio né dovuto, è un regalo. E quello che hai accumulato di chi sarà? La domanda ultima, la sola che rimane quando non rimane più niente, suona così: dopo che tu sei passato, dietro di te, nel tuo mondo, è rimasta più vita o meno vita? Unico bene! Davanti a Dio noi siamo ricchi solo di ciò che abbiamo condiviso; siamo ricchi di uno, di molti bicchieri di acqua fresca dati; di uno, di cento passi compiuti con chi aveva paura di restare solo; siamo ricchi di un cuore che ha perdonato per sette volte, per settanta volte sette.
(da padre E. Ronchi)
10 AGOSTO 2025 – XIX Tempo Ordinario
“Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade acce” (Lc 12,32-48)
RIFLESSIONE
Il fondale unico su cui si stagliano le tre parabole (i servi che attendono il loro signore, l’amministratore messo a capo del personale, il padrone di casa che monta la guardia) è la notte, simbolo della fatica del vivere. È dentro la notte che spesso capiamo che cosa è essenziale nella nostra vita: nella notte diventiamo credenti, cercatori di senso, rabdomanti della luce. L’altro ordito su cui sono intesse le parabole è il termine “servo”: i servi di casa, ma più ancora un signore che si fa servitore dei suoi dipendenti. I servi sono signori. E il Signore è servo. Un’immagine inedita di Dio che solo lui ha osato, il Maestro dell’ultima cena, il Dio capovolto, inginocchiato davanti agli apostoli, i loro piedi nelle sue mani; e poi inchiodato su quel poco di legno che basta per morire. Mi aveva affidato le chiavi di casa ed era partito, con fiducia totale, senza dubitare, cuore luminoso. Il miracolo della fiducia del mio Signore mi seduce di nuovo: io credo in lui, perché lui crede in me. Questo sarà il solo Signore che io servirò perché è l’unico che si è fatto mio servitore.
(da padre E. Ronchi)