CRESCERE INSIEME
Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139
foglietto del 14 settembre 2025
APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
| Giorno | Ora | Parrocchia | APPUN TAMENTI |
| DOM 14 | 9.30 | POVEGLIANO | Presentazione dei cresimandi Povegliano |
| 10.00 | ARCADE | Presentazione bilancio parrocchia 2024 | |
| 11.00 | CAMALO’ | BATTESIMI: Grosso Riccardo; Barachuk Thomas; De Paola Venere Winnie | |
| 12.15 | SANTANDRA’ | BATTESIMO: Celotto Giulio | |
| 12.30 | CAMALO’ | PRANZO COMUNITARIO c/o Proloco | |
| LUN 15 | 19.30 | SANTANDRA’ | A TAVOLA CON LA BIBBIA: condivisione del Vangelo |
| 20.30 | ARCADE | Incontro catechiste | |
| MART 16 | 20.30 | ARCADE | Comitato Scuola Materna |
| MERC 17 | 19.30 | —————— | Incontro equipe evangelizzazione |
| GIOV 18 | 19.00 | SANTANDRA’ | Adorazione eucaristica notturna (19-20 confessioni) |
| 20.45 | ARCADE | Comitato Oratorio | |
| VEN 19 | 19.30 | —————— | Cena-serata partecipanti camposcuola 3^ media |
| 20.00 | CAMALO’ | c/o Proloco: Serata teatrale (volantino festa S,Matteo) | |
| SAB 20 | 15.00 | POVEGLIANO | MATRIMONIO di Giovanna Marinel e Luca Benedet |
| DOM 21 | 11.00 | CAMALO’ | S.Messa solenne in occasione del Patrono S.Matteo Presiederà l’Eucarestia il Cancelliere Vescovile Mons.Fabio Franchetto |
| Pomerig. | CAMALO’ | Giochi in oratorio (vedi volantino) |
LETTERE AL CIELO
UNA MOSTRA ITINERANTE PER DARE VOCE AI BAMBINI DI GAZA
Martedì 23 settembre oratorio Povegliano
Ore 20.00 APERTURA MOSTRA
Ore 20.30 INIZIO INCONTRO dove interverranno:
- PIETRO BATTISTELLA curatore della mostra
- NARA RONCHETTI Assopace Palestina Venezia
- GIORGIO SCATTO monaco della comunità monastica di Marango (VE)
- ALESSANDRA MORELLI esperta diritti umani già funzionario UNHCR
Modera CHIARA LONGHI specialista in progetti culturali
Maysa Yousef è nata nel 1984 nel campo di Al-Shatì, a Gaza.
Ha conseguito la laurea in Belle Arti presso l’Università di Al-Aqsa (2006-2010) e vari attestati in pittura, fotografia, arabesco, grafic design, arte moderna e contemporanea.
Dall’autunno 2023, quando il suo studio è stato bombardato, ha iniziato ad organizzare laboratori di pittura per bambini fra le macerie, cercando, nonostante tutto, di infondere speranza, non solo a loro, ma anche a tutti noi.
Anche il marito Mohammed, psicologo, lavora con i bambini sfollati in tende e campi allestiti nella zona.
Con i loro tre figli, Salem 12 anni, Seba 10, Amerra 8, vivono a Deir El-Balah, città palestinese collocata al centro della Striscia di Gaza.
14 SETTEMBRE 2025 – XXIV Tempo Ordinario
Esaltazione della S.ta CROCE
“Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito” (Gv 3,13-17)
RIFLESSIONE
Festa dell’Esaltazione della Croce, in cui il cristiano tiene insieme le due facce dell’unico evento: la Croce e la Pasqua, la croce del Risorto con tutte le sue piaghe, la risurrezione del Crocifisso con tutta la sua luce. Parafrasando Kant: «La croce senza la risurrezione è cieca; la risurrezione senza la croce è vuota».
Dio ha tanto amato. È questo il cuore ardente del cristianesimo, la sintesi della fede: «Noi non siamo cristiani perché amiamo Dio. Siamo cristiani perché crediamo che Dio ci ama» (L. Xardel). La salvezza è che Lui mi ama, non che io amo Lui. «Amare tanto» è cosa da Dio, e da veri figli di Dio. E penso che ogni volta che una creatura ama tanto, in quel momento sta facendo una cosa divina, in quel momento è generata figlia di Dio, incarnazione del suo progetto.
Ha tanto amato il mondo: parole da ripetere all’infinito, monotonia divina da incidere sulla carne del cuore, da custodire come leit-motiv, ritornello che contiene l’essenziale, ogni volta che un dubbio torna a stendere il suo velo sul cuore. Ha tanto amato il mondo da dare: amare non è una emozione, comporta un dare, generosamente, illogicamente, dissennatamente dare. E Dio non può dare nulla di meno di sé stesso (Meister Eckart).
Dio non ha mandato il Figlio per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Mondo salvato, non condannato. Ogni volta che temiamo condanne, per noi stessi per le ombre che ci portiamo dietro, siamo pagani, non abbiamo capito niente della croce. Ogni volta invece che siamo noi a lanciare condanne, ritorniamo pagani, scivoliamo fuori, via dalla storia di Dio.
Mondo salvato, con tutto ciò che è vivo in esso. Salvare vuol dire conservare, e niente andrà perduto: nessun gesto d’amore, nessun coraggio, nessuna forte perseveranza, nessun volto. Neppure il più piccolo filo d’erba. Perché è tutta la creazione che domanda, che geme nelle doglie della salvezza. Perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Credere a questo Dio, entrare in questa dinamica, lasciare che lui entri in noi, entrare nello spazio divino «dell’amare tanto», dare fiducia, fidarsi dell’amore come forma di Dio e forma del vivere, vuol dire avere la vita eterna, fare le cose che Dio fa’, cose che meritano di non morire, che appartengono alle fibre più intime di Dio. Chi fa questo ha già ora, al presente, la vita eterna, una vita piena, realizza pienamente la sua esistenza.
(da padre E. Ronchi)



