Informazioni del 1° agosto 2021

Pubblicato giorno 31 luglio 2021 - Info settimanali

CRESCERE INSIEME


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Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
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foglietto del 1° agosto 2021

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA

Giorno Ora Parrocchia APPUNTAMENTI
DOM. 1 PACS Inizio del campeggio di 2^ superiore della Collaborazione Pastorale (fino all’8 agosto)
Campo mobile a piedi da Bassano a Padova
MERC. 4 PACS Inizio del campeggio di 1^ superiore della Collaborazione Pastorale (fino all’8 agosto)
Giornate a tema con sede a Santandrà e uscite a Venezia
SAB. 7 PACS Inizio del campeggio di 3^ superiore della Collaborazione Pastorale (fino al 14 agosto)
Campo mobile Treviso-Jesolo-Venezia

 


 

IL “PERDON D’ASSISI” DEL 2 AGOSTO E L’INDULGENZA PLENARIA

Perdon AssisiLa festa del Perdono inizia la mattina del 1 agosto e si conclude alla sera del 2 agosto, giorni nei quali l’Indulgenza della Porziuncola, qui concessa per tutti i giorni dell’anno, si estende alle chiese parrocchiali e francescane di tutto il mondo.

L’aspetto religioso più importante del “Perdono d’Assisi” – e di ogni Indulgenza – è la grande utilità spirituale per i fedeli, stimolati, per goderne i benefici, alla confessione e alla comunione eucaristica. Confessione, preceduta e accompagnata dalla contrizione per i peccati compiuti e dall’impegno a emendarsi dal proprio male per vivere sempre più la propria vita secondo il Vangelo, così come hanno fatto tutti i santi ed in particolare Francesco e Chiara, a partire proprio dalla Porziuncola.

L’evento del Perdono della Porziuncola resta una manifestazione della misericordia infinita di Dio e un segno della passione apostolica di Francesco d’Assisi.

 

LA STORIA DEL “PERDON D’ASSISI”

Le fonti narrano che una notte dell’anno 1216, san Francesco è immerso nella preghiera presso la Porziuncola, quando improvvisamente dilaga nella chiesina una vivissima luce ed egli vede sopra l’altare il Cristo e la sua Madre Santissima, circondati da una moltitudine di Angeli.

Essi gli chiedono allora che cosa desideri per la salvezza delle anime. La risposta di Francesco è immediata: “Ti prego che tutti coloro che, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, ottengano ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe”.

“Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande – gli dice il Signore –, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”.


 

1 agosto 2021 – XVIII Domenica tempo Ordinario

 «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?»  (GV 6,24-35)                        

RIFLXVIII ordinarioESSIONE                                               

Chiedono a Gesù: che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio? Compiere le opere di Dio è ben altro che osservare i suoi comandamenti. Opera di Dio è la creazione, opera sua è la liberazione del popolo dalla schiavitù e poi la meravigliosa volontà di costruire, nonostante tutte le delusioni, una storia di alleanza. Compiere l’opera di Dio è parteciparvi, essere in qualche modo capaci di creare, inventori di strade che conducano a libertà e a legami buoni di alleanza con tutto ciò che vive. Una regola fondamentale per interpretare la Bibbia dice: ogni indicativo divino diventa un imperativo umano. Vale a dire che tutto ciò che è descrittivo di Dio diventa prescrittivo per l’uomo. Una proposizione riassume questa regola di fondo: «Siate santi perché io sono santo». Il fondamento dell’etica biblica è posto nel fare ciò che Dio fa, nell’agire come agisce Dio, comportarsi come Lui si è comportato, come Gesù ha mostrato. Questa è l’opera di Dio, credere in colui che egli ha mandato.

Al cuore della fede sta la tenace, dolcissima fiducia che Dio è Gesù, uno che sa soltanto amare, guaritore del disamore del mondo.

Quale segno fai perché vediamo e possiamo crederti? La risposta di Gesù: Io sono il Pane della vita: pane che alimenta la vita. L’uomo nasce affamato e il pane della vita sazia la fame, ma poi la riaccende di nuovo e sveglia in noi «il morso del più» (L. Ciotti),

Come un tempo ha dato la manna ai padri vostri nel deserto, così oggi ancora Dio dà: due parole semplicissime, chiave di volta della rivelazione biblica:
Dio non domanda, Dio dà.
– Dio non pretende, Dio offre.
– Dio non esige nulla, dona tutto
.

Dio non può dare nulla di meno di se stesso, ma dandoci se stesso ci dà tutto.

(da Ermes Ronchi)


foglietto del 1° agosto 2021