Informazioni del 10 novembre 2024

Pubblicato giorno 9 novembre 2024 - Info settimanali

CRESCERE INSIEME


Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139


foglietto del 10 novembre 2024

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA

Giorno

Ora Parrocchia

APPUNTAMENTI

DOM 10 10.00 ARCADE  BATTESIMO di Dorighet Olivia di Filippo e Angelita Bigolin
11.00 ARCADE Festa del ringraziamento e benedizione dei trattori
12.30 POVEGLIANO c/o Oratorio: PRANZO COMUNITARIO
———– ————— Al termine delle Messe: vendita di mele per la Fondazione “IL NOSTRO DOMANI”
MERC 13 20.30 SANTANDRA’ Incontro catechiste 2^ media
GIOV 14 20.30 SANTANDRA’ Incontro di Collaborazione genitori catechismo 4^ elem.
20.45 CAMALO’ Incontro adulti Azione Cattolica della Collaborazione
== ARCADE Pulizie chiesa
VEN 15 ———– POVEGLIANO Inizio CORSO EMMAUS (si conclude domenica pom.)

Anniversari di matrimonio a Santandrà

La festa degli anniversari di matrimonio (5-10-15-20-25-30-35…) sarà celebrata in occasione dei festeggiamenti patronali DOMENICA 1 DICEMBRE nella S. Messa delle 9.30.

Per partecipare e rinnovare il patto nuziale iscriversi presso Diana Salvadori 3423535380

 

 


ADORAZIONE EUCARISTICA NOTTURNA

Nei Giovedì 28 novembre, 5-12-19 dicembre verrà fatta a SANTANDRA’ l’adorazione eucaristica notturna, dalle 19.00 del giovedì (finita la S.Messa) alle 7.00 del venerdì (recita delle lodi mattutine). Inoltre dalle 19.00 alle 20.00 di quei giovedì ci sarà un sacerdote disponibile per le CONFESSIONI.       Le persone disponibili a dedicare un’ora della notte all’adorazione (fosse anche per 1 solo dei 4  giovedì) contatti Teresa 3475148106.

PERCHE’ ADORARE DI NOTTE?

La notte è molto speciale. Grandi avvenimenti salvifici avvengono durante la notte: l’esodo del popolo ebraico dall’Egitto; la stessa cena pasquale giudaica che perpetua nella memoria l’avvenimento salvifico e che prefigura l’Eucaristia come memoriale e azione di grazie; Giacobbe lotta con Dio durante la notte e diviene Israele; durante una notte gli angeli annunciano ai pastori che il Messia era appena nato a Betlemme ed é stata anche una notte in cui i Magi di Oriente hanno visto la stella che li ha condotti fino a Gesù, il Re di Israele e del mondo; notte è pure quella dell’Ultima Cena, nella quale Gesù Cristo anticipa sacramentalmente il dono di se stesso e notte, la stessa notte, quella nel Getsemani quando fu arrestato e iniziò la sua Passione; notte anche -“felice notte quella”- quella della sua Resurrezione. Inoltre, ce lo dice la Scrittura, Gesù Cristo passava delle notti intere in preghiera.
La notte implica un maggior sacrificio, ciò che volgarmente intendiamo come sacrificio, e il sacrificio è il linguaggio dell’amore. Gesù sacrificò la sua vita per il Padre, per amore. Per amore noi desideriamo offrirgli qualcosa e glielo diamo in un’ora notturna di adorazione. L’Eucaristia è il sacramento dell’amore, della generosità infinita di Dio verso gli uomini. A questa risposta generosa a questo sacramento di amore, Dio elargisce la sua infinita bontà a tutta l’umanità.
Coloro che sono generosi e accettano di adorare nelle ore più difficili della notte Sono le sentinelle notturne e quelle dell’aurora che faranno spuntare il nuovo giorno. Sono coloro che salgono al Tabor, come diceva un’adoratrice notturna dell’adorazione perpetua: “Fare adorazione lì durante il giorno è come seguire il Signore in Galilea.
Attendere l’alba è come stare sul monte Tabor: ci si dimentica di tutto. Solo lo si guarda.”

 


PELLEGRINAGGIO A ROMA “LA VITA DEL POPOLO”

Dal 4 al 6 aprile 2025 la Vita del Popolo organizza il pellegrinaggio in occasione dell’Anno Santo 2025. La partecipazione è aperta ai promotori e ai lettori fino al massimo di 100 posti disponibili. In questa occasione verrà attraversata la Porta Santa come pellegrini di speranza.

Il costo è di 400 euro e l’iscrizione va fatta entro il 30 novembre 2024 con un acconto di 100 euro.

Info e spiegazioni presso l’ufficio di “Vita del Popolo”


10 novembre 2024 – Anno B – XXXII Tempo Ordinario

“nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere”    (Mc 12,38-44)

RIFLESSIONE

Seduto nel locale delle offerte, Gesù osserva: il suo sguardo si è fatto penetrante e affilato come quello dei profeti, come chi ama e ha cura della vita in tutti i suoi dettagli. Vede un gesto da nulla in cui si cela il divino, vede l’assoluto balenare nel dettaglio di due centesimi. Lei ha gettato nel tesoro due spiccioli, ma ha dato più di tutti gli altri. Perché di più di tutti gli altri? Perché le bilance di Dio non sono quantitative, ma qualitative: pesano il cuore.

Quella donna non dà qualcosa del suo superfluo, getta tutto, si spende fino in fondo nella sua relazione con Dio, ci mette tutto quello che ha per vivere.

Non cercate nella vita persone sante, forse le troverete forse no (infatti non sappiamo se la vita morale della donna fosse retta o meno), non cercate persone perfette, cercate piuttosto persone generose, che danno tempo e affetti, quelle dei piccoli gesti con dentro tanto cuore. Non è mai irrisorio o insignificante un gesto di bontà cavato fuori dalla nostra povertà: affidiamoci ai generosi, non ai perfetti o ai potenti.

Le parole originarie di Marco sono geniali: gettò nel tesoro intera la sua vita. Quella donna ha messo in circuito nelle vene del mondo molto cuore e l’intero patrimonio della sua vita. E tutto questo circola nell’universo come una energia mite e possente, perché ogni gesto umano compiuto con tutto il cuore ci avvicina all’assoluto di Dio. Ogni atto umano “totale” contiene qualcosa di divino.

Questa donna ha dato di più. La domanda dell’ultima sera risuonerà con lo stesso verbo: hai dato poco o hai dato molto alla vita? Dove tu passavi, dietro di te, rimaneva più vita o meno vita? I primi posti appartengono a quelli che, in ognuna delle nostre case o città, danno ciò che fa vivere, regalano cuore con gesti piccoli e grandi, gesti di cura, accudimento, attenzione, gentilezza, rivolti ai genitori o ai figli o a sconosciuti. Fossero anche solo due spiccioli di bontà, solo briciole, solo un sorriso o una carezza, chi li compie con tutto il cuore crede nel futuro. La notte comincia con la prima stella, il mondo nuovo con il primo gesto di un piccolo samaritano buono.

(padre Ermes Ronchi)

 


foglietto del 10 novembre 2024