CRESCERE INSIEME
Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139
Sito della collaborazione: www.arcadepovegliano.it
foglietto del 12 dicembre 2021
APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
Giorno | Ora | Parrocchia | APPUNTAMENTI |
LUN. 13 | 20.30 | SANTANDRA’ | Incontro per tutti i LETTORI della Collaborazione |
GIOV. 16 | 20.00 | ARCADE | Sacra Scrittura e Adorazione Eucaristica |
VEN. 17 | 20.00 | CAMALO’ | Incontro giovani post Alpha |
SAB. 18 | mattina e pomeriggio |
GIAVERA | GIORNATA DELLA MISERICORDIA A turno, tutti i sacerdoti del Vicariato confesseranno a Giavera del Montello dalle 8.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 |
9.00-12.00 | CAMALO’ | CONFESSIONI PER I RAGAZZI DELLA CATECHESI | |
16.00 | ARCADE | Matrimonio di Rossetto Nicola e Ferretto Cristina | |
20.30 | ARCADE | Concerto di Natale a cura dell’AVIS | |
DOM. 19 | 15.00-18.00 | SANTANDRA’ | Confessioni Natalizie |
15.30-18.30 | ARCADE | Confessioni Natalizie |
“A Natale Dio ci dona tutto Se stesso donando il suo Figlio, l’Unico, che è tutta la sua gioia. E solo con il cuore di Maria, l’umile e povera figlia di Sion, diventata Madre del Figlio dell’Altissimo, è possibile esultare e rallegrarsi per il grande dono di Dio e per la sua imprevedibile sorpresa.” PAPA FRANCESCO
ANNIVERSARI DI MATRIMONIOIn particolare sono invitate le coppie che festeggiano i 5-10-15-20-25-30-35-40-45-50-55-60-65-… anni di matrimonio! Anniversari di Matrimonio Camalò: Domenica 26 Dicembre alla S. Messa delle 11.00. Anniversari di Matrimonio Santandrà: Domenica 26 Dicembre alla S. Messa delle 9.30. |
INIZIATIVA DI CARITA’ IN AVVENTO: “UN POSTO A TAVOLA” “Un posto a tavola” è l’iniziativa di solidarietà che caratterizza il tempo dell’Avvento; è una proposta che ci mette nuovamente in comunione con tanti fratelli e sorelle in tutto il mondo. I soldi raccolti nelle apposite cassette in chiesa andranno a sostegno dei progetti della nostra Diocesi in terra di missione. |
12 Dicembre 2021 – III^ domenica di Avvento “Gaudete”
“Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato” (Lc 3,10-18)
RIFLESSIONE
«Esulterà, si rallegrerà, griderà di gioia per te, come nei giorni di festa». Sofonia racconta un Dio che esulta, un Dio che non lancia avvertimenti, oracoli di lamento o di rimprovero, che non concede grazia e perdono, ma fa di più: sconfina in un grido e una danza di gioia. E grida a me: tu mi fai felice! Tu uomo, tu donna, sei la mia festa.
Il Signore ha messo la sua gioia nelle mie, nelle nostre mani. Impensato, inaudito: nessuno prima del piccolo profeta Sofonia aveva intuito la danza dei cieli, aveva messo in bocca a Dio parole così audaci: tu sei la mia gioia. Proprio io? Il Signore mi lancia l’invito a un intreccio gioioso di passi e di parole come vita nuova. Il profeta disegna il volto di un Dio felice, Gesù ne racconterà il contagio di gioia: perché la mia gioia sia in voi (Giovanni 15,11).
Il Battista invece è chiamato a risposte che sanno di mani e di fatica: «E noi che cosa dobbiamo fare?». Il profeta, che non possiede nemmeno una veste degna di questo nome, risponde: «Chi ha due vestiti ne dia uno a chi non ce l’ha». Colui che si nutre del nulla che offre il deserto, cavallette e miele selvatico, risponde: «Chi ha da mangiare ne dia a chi non ne ha». E appare il verbo che fonda il mondo nuovo, il verbo ricostruttore di futuro, il verbo dare: chi ha, dia! Nel Vangelo sempre il verbo amare si traduce con il verbo dare.
La conversione inizia concretamente con il dare. Ci è stato insegnato che la sicurezza consiste nell’accumulo, che felicità è comprare un’altra tunica oltre alle due, alle molte che già possediamo, Giovanni invece getta nel meccanismo del nostro mondo, per incepparlo, questo verbo forte: date, donate. È la legge della vita: per stare bene l’uomo deve dare.
Vengono pubblicani e soldati: e noi che cosa faremo? Semplicemente la giustizia: non prendete, non estorcete, non fate violenza, siate giusti. Restiamo umani, e riprendiamo a tessere il mondo del pane condiviso, della tunica data, di una storia che germogli giustizia. Restiamo profeti, per quanto piccoli, e riprendiamo a raccontare di un Dio che danza attorno ad ogni creatura, dicendo: tu mi fai felice.
(da Ermes Ronchi)
foglietto del 12 dicembre 2021