CRESCERE INSIEME
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APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
Giorno |
Ora | Parrocchia |
APPUNTAMENTI |
SAB 12 | 20.45 | POVEGLIANO | Concerti d’Ottobre |
DOM 13 | 9.30 | POVEGLIANO | Avvio dell’anno pastorale. Saranno presenti alla messa i ragazzi e le ragazze della catechesi con i catechisti |
9.30 | SANTANDRA’ | Avvio dell’anno pastorale. Saranno presenti alla messa i ragazzi e le ragazze della catechesi con i catechisti | |
10.00 | ARCADE | Santa Messa con partecipazione AVIS | |
11.00 | CAMALO’ | Avvio dell’anno pastorale. Saranno presenti alla messa i ragazzi e le ragazze della catechesi con i catechisti | |
MART 15 | 20.45 | ARCADE | Incontro NOI Oratorio |
MERC 16 | 20.30 | POVEGLIANO | Incontro equipe di evangelizzazione |
GIOV 17 | ———– | ARCADE | Pulizie chiesa |
20.30 | SANTANDRA’ | Incontro coordinatrici catechiste della Collaborazione | |
SAB 19 | 9.30 | SANTANDRA’ | Confessione cresimandi di Santandrà e Povegliano |
14.30 | CAMALO’ | Confessione cresimandi di Camalò | |
DOM 20 | 10.00 | ARCADE | Inizio Anno Pastorale |
15.00 | SANTANDRA’ | Primo incontro per le famiglie | |
15.30 | CAMALO’ | Castagnata di autunno famiglie Scuola Materna | |
16.15 | POVEGLIANO | Concerti d’Ottobre |
Santa Bertilla: dal 18 al 26 ottobre una lunga festa tra celebrazioni, meditazioni e il monologo “Annetta”
“Voglio vivere l’ordinario in modo straordinario”: se il mese di ottobre è dedicato alla preghiera del santo rosario e alla missione, nella nostra città possiamo dire che esso è dedicato anche alla nostra cara santa Bertilla! Ancora pieni della grazia che due anni fa è scorsa abbondante come un fiume nel centenario della sua morte, ci vogliamo accostare di fronte alla sua grande piccolezza, per ripetere la sua lezione di umiltà e carità… il suo cuore di sorella, amica, madre, infermiera, sposa del Signore ha ancora molto da insegnare a ciascuno di noi!
Nella cappella all’Oasi Santa Bertilla in piazza dell’Università, domenica 20 ottobre si celebrerà la messa domenicale alle 16.30, presieduta da don Antonio Guidolin, mentre lunedì 21 si celebrerà solennemente la sua memoria con due messe: alle 10.30, presieduta da don Giancarlo Pivato, cappellano universitario, e alle 19.15 presieduta dal vescovo, Michele Tomasi. Inoltre, sono in programma due eventi per approfondire la figura della santa infermiera: sabato 19 ottobre, alle 17, nella cappella dei santi Cirillo e Metodio a Treviso, una meditazione sulla vita di santa Bertilla “Essere sante nelle campagne venete”, di Giuseppe Fornari, interpretata dal poeta Francesco Crosato, mentre sabato 26 ottobre alle 10.30, nella Libreria Paoline in piazza Duomo, il monologo tratto dall’opera teatrale “Annetta” di Fiorella Colomberotto, con l’introduzione di don Antonio Guidolin. L’invito a partecipare a questi momenti è rivolto a tutti, in modo particolare a chi riconosce in santa Bertilla una compagna fedele e un modello di autentica speranza. Vi aspettiamo!
(sorelle della comunità Oasi santa Bertilla)
13 ottobre 2024 – Anno B – XXVIII Tempo Ordinario
“Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio” (Mc 10,17-30)
RIFLESSIONE
Gesù è sulla strada, il luogo libero e aperto che collega i lontani. Ed ecco un tale, uno senza nome, ma ricco (la sua identità rubata dal denaro) gli corre incontro. Corre, come uno che ha fretta, fretta di vivere, di vivere davvero. L’uomo senza nome sta per affrontare un grande rischio: interroga Gesù per sapere la verità su sé stesso. «Maestro buono, è vita o no la mia? Cosa devo fare per essere vivo davvero?». Una domanda comune, universale!
Gesù risponde elencando cinque comandamenti e un precetto. “Maestro, tutto questo io l’ho già fatto, da sempre. Eppure… ”. Gesù fissò lo sguardo su di lui e lo amò. Lo amò per quel “eppure”, che racconta fame e sete d’altro: osservare la legge non ha riempito la vita.
Gesù lo fissa. Quell’uomo fa una esperienza da brividi, sente su di sé lo sguardo di Gesù, incrocia i suoi occhi amanti, può naufragarvi dentro. E se io dovessi continuare il racconto direi: adesso gli va dietro, adesso è preso dall’incantamento, dal fascino del Signore, non resiste…
Invece la conclusione cammina nella direzione che non ti aspetti: «Una cosa ti manca, va’, vendi, dona ai poveri…». Dona. Sarai felice se farai felice qualcuno. Tu non sei ciò che hai, ma ciò che dai.
Dare: verbo pauroso. Noi vogliamo prendere, trattenere, accumulare. Dare ai poveri… Nel Vangelo il verbo amare si traduce sempre con il verbo dare. Ma l’uomo ricco se ne va triste. Noi tutti abbiamo due vite sempre in guerra tra loro: una è fatta di cose e di quotidiano e la seconda si nutre di richiami e appelli, di vocazione e di sogno.
L’uomo ricco cammina triste: hanno vinto le cose e il denaro; non seguirà più la vita come appello, ma solo la vita come esistenza ordinaria, ostaggio delle cose.
Per tre volte oggi si dice che Gesù “guardò”: con amore, con preoccupazione, con incoraggiamento. La fede altro non è che la mia risposta al corteggiamento di Dio, un’avventura che nasce da un incontro, quando Dio entra in te e io gli do tempo e cuore.
Ecco allora una delle parole più belle di Gesù: tutto è possibile presso Dio, perché Egli è capace di far passare un cammello per la cruna di un ago. Dio ha la passione dell’impossibile.
Don Milani sul letto di morte lo ha capito: adesso finalmente vedo il cammello passare per la cruna dell’ago. Era lui, il cammello, lui di famiglia ricca e potente, che passava per la cruna della piccolezza.
Signore, ecco noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito, cosa avremo in cambio? Avrai in cambio cento fratelli e un cuore moltiplicato. «Con gli occhi nel sole a ogni alba io so che rinunciare per te è uguale a fiorire» (M. Marcolini).
(da padre Ermes Ronchi)