CRESCERE INSIEME
Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139
- Dal 14 al 20 luglio saranno assenti don Michele e don Marco perché impegnati nei campiscuola di 1^ e 2^ media. In questa settimana per urgenze far riferimento ai sacerdoti di Milaico (padre Daniel 3512378347 o padre Renato 3395291428).
- Dal 21 al 27 luglio sarà assente don Marco perché impegnato nel camposcuola di 3^ media
foglietto del 14 e 21 luglio 2024
APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
Giorno |
Ora | Parrocchia |
APPUNTAMENTI |
MERC 17 | 20.45 | ARCADE | ORATORIO: riunione per tutti i volontari della sagra |
SAB 20 | 15.30 | ARCADE | MATRIMONIO di Pavan Andrea e Ingrid Diagama |
Sera | CAMALO’ | c/o tendone oratorio: cena delle contrade e dei volontari della parrocchia | |
DOM 21
|
9.30 | POVEGLIANO | S.MESSA in onore del patrono S.Daniele |
dalle 19.30 | POVEGLIANO | FESTA IN ORATORIO PER IL SANTO PATRONO | |
GIOV 25 | == | ARCADE | Pulizia Chiesa |
20.45 | POVEGLIANO | Ritrovo dei partecipanti al corso NUOVA VITA di giugno | |
VEN 26 | 21.00 | POVEGLIANO | ADORAZIONE EUCARISTICA DI LODE |
L’ADORAZIONE EUCARISTICA del venerdì pomeriggio a Camalò e del sabato mattina a Santandrà è sospesa per i mesi di luglio e agosto. E’ comunque possibile e auspicabile continuare ad adorare il Signore sostando in preghiera in chiesa davanti al tabernacolo dov’è conservata la Presenza Eucaristica.
ALCUNE CURIOSITA’ SULLA CHIESA
La bimillenaria storia della Chiesa cattolica è molto ricca, anche di curiosità. Eccone alcune.
-I Papi lasciano il proprio nome di battesimo per prenderne uno pontificale subito dopo l’elezione per una antica consuetudine. Il primo fu Mercurio nel 553: portava il nome di un dio pagano e per questo scelse di chiamarsi Giovanni II.
-Nella storia della Chiesa il nome più “gettonato” dai pontefici è stato quello di Giovanni (scelto da 21 Papi e due antipapi, mentre nessuno si è mai chiamato Giovanni XX), segue con 16 Papi Gregorio e con 15 Benedetto (più un antipapa), poi Clemente (14, quasi tutti francesi), Innocenzo (13), Leone (13) e Pio (12).
-Ci sono stati due Giovanni XXIII nella storia della Chiesa cattolica: prima di Angelo Roncalli, il Papa buono, salito al soglio pontificio nel 1958, l’ischitano Baldassarre Cossa prese lo stesso nome nel 1410. Pur essendo stato regolarmente eletto e riconosciuto Papa fino al XX secolo, una apposita commissione di storici lo “degradò” ad antipapa, così Roncalli fu il secondo pontefice della storia noto come Giovanni XXIII. Il mosaico che ritrae papa Cossa campeggia ancora all’interno della basilica di San Paolo fuori le mura a Roma da cui, ovviamente, per motivi di continuità storica non può essere rimosso.
14 luglio 2024 – Anno B – XV Tempo Ordinario
“partiti, proclamarono che la gente si convertisse” (Mc 6,7-13)
RIFLESSIONE
Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due: è l’inizio del noi, la prima cellula della comunità. Ordinò loro di non prendere nient’altro che un bastone: un bastone a sorreggere la stanchezza e un amico su cui appoggiare il cuore. Né pane, né sacca, né denaro, né due tuniche. Saranno quotidianamente dipendenti dal cielo. Gente che sa che il loro segreto è oltre loro, «annunciatori infinitamente piccoli, perché solo così l’annuncio sarà infinitamente grande» (G. Vannucci). Gesù li prepara anche all’insuccesso e al coraggio di non arrendersi. Come i profeti, che credono nella parola di Dio più ancora che nel suo realizzarsi: i profeti amano la parola di Dio più ancora che i suoi successi. I Dodici hanno quella stessa fede da profeti: credono nel Regno ben prima di vederlo instaurarsi. L’ideale in loro conta più di ciò che riescono a realizzarne. Bellissimo Vangelo, dove emerge una triplice economia: della piccolezza, della strada, della profezia.
(da padre E. Ronchi)
21 luglio 2024 – Anno B – XVI Tempo Ordinario
“Gesù vide una grande folla, ebbe compassione di loro” (Mc 6,30-34)
RIFLESSIONE
I Dodici hanno incontrato tanta gente; ora è il tempo dell’incontro con sé stessi, di riconnettersi con ciò che accade nel proprio spazio vitale. La gente ha capito, e il flusso inarrestabile delle persone li raggiunge anche in quel luogo appartato: Gesù dà priorità alle persone, provando compassione. La prima reazione di Gesù: prova dolore per il dolore del mondo. E si mise a insegnare molte cose. Questo Gesù che si mette a disposizione, che non si risparmia, che lascia dettare agli altri l’agenda, generoso di sentimenti, consegna qualcosa di grande alla folla: «Si può dare il pane, è vero, ma chi riceve il pane può non averne bisogno estremo. Invece di un gesto d’affetto ha bisogno ogni cuore stanco. E ogni cuore è stanco» (Sorella Maria di Campello). È il grande insegnamento ai Dodici: imparare uno sguardo che abbia commozione e tenerezza. Le parole nasceranno. E vale per ognuno di noi: quando impari la compassione, quando ritrovi la capacità di commuoverti, il mondo si innesta nella tua anima, e diventiamo un fiume solo. Se ancora c’è chi sa, tra noi, commuoversi per l’uomo, questo mondo può ancora sperare.
(da padre Ermes Ronchi)