Informazioni del 14 gennaio 2024

Pubblicato giorno 13 gennaio 2024 - Info settimanali

CRESCERE INSIEME


Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139


foglietto del 14 gennaio 2024

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA

Giorno

Ora Parrocchia

APPUNTAMENTI

MART 16 19.15 CAMALO’ Incontro CPAE + tecnici per i lavori sul tetto della Chiesa
20.45 SANTANDRA’ Incontro EQUIPE EVANGELIZZAZIONE Collaborazione
GIOV 18 20.30 SANTANDRA’ 2° incontro vicariale per catechiste
DOM 21 9.30 CAMALO’  Assemblea soci NOI per elezione nuovo Consiglio
9.30 CAMALO’  Incontro per genitori dei bambini di 3^ elementare
10.30 SANTANDRA’ Incontro per genitori dei bambini di 3^ elem. (Sant.+Pov.)
15.00-18.00 POVEGLIANO  Incontro per coppie della Collaborazione sulla “CURA   DELL’AMORE” (è previsto servizio baby-sitting)

 

 


NOI Associazione

Perché tesserarsi…

Perché rendersi disponibili a questo servizio…

NOI Associazione è un’associazione nazionale (riconosciuta dal Ministero dell’Interno per le finalità assistenziali ed iscritta al Registro nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale) che ha deciso di mettersi in gioco con questi slogan: “condividiamo obiettivi“, “intrecciamo relazioni” e “offriamo appoggi“. Il suo campo d’azione (o di gioco!) sono gli oratori, i centri parrocchiali; i suoi interlocutori privilegiati sono i giovani, gli animatori, i volontari. E NOI con loro, al fianco delle parrocchie, ci facciamo promotori di un progetto di educazione e formazione permanente sulle orme dei valori evangelici e della visione cristiana della società e dell’uomo.

Ai Soci, ai Circoli, NOI Associazione offre sostegno e collaborazioni, strumenti per l’animazione e la gestione di ambienti, attività ed iniziative di vario genere. NOI non è un acronimo. NOI è soggetto plurale: un insieme di persone che vogliono mettersi alla prova; e dar prova di saper comunicare e lavorare per noi e per gli altri.

 


Il Papa: “Il gender teoria pericolosa. No alla surrogata”

1)«la via della pace esige il rispetto della vita, di ogni vita umana, a partire da quella del nascituro nel grembo della madre, che non può essere soppressa, né diventare oggetto di mercimonio». Bergoglio ritiene «deprecabile la pratica della cosiddetta maternità surrogata, che lede gravemente la dignità della donna e del figlio. Essa è fondata sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre». Un bambino è «sempre un dono e mai l’oggetto di un contratto». Pertanto, Francesco auspica «un impegno della comunità internazionale per proibire a livello universale tale pratica».

2)«La via della pace esige il rispetto dei diritti umani», secondo «quella semplice ma chiara formulazione contenuta nella Dichiarazione universale dei diritti umani». Si tratta di principi «razionalmente evidenti e comunemente accettati. Purtroppo, i tentativi compiuti negli ultimi decenni di introdurre nuovi diritti, non pienamente consistenti rispetto a quelli originalmente definiti e non sempre accettabili, hanno dato adito a colonizzazioni ideologiche, tra le quali ha un ruolo centrale la teoria del “gender”», che per il Papa è «pericolosissima perché cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali. Tali colonizzazioni ideologiche provocano ferite e divisioni tra gli Stati, anziché favorire l’edificazione della pace».

 


 

14 gennaio 2024 – Anno B – II Tempo Ordinario

 “Abbiamo trovato il Messia”      (Gv 1,35-42)

 RIFLESSIONE

I personaggi del brano evangelico: un Giovanni dagli occhi penetranti; due discepoli che si incamminano per sentieri sconosciuti, dietro a un giovane rabbi, del quale ignorano tutto, salvo un’immagine folgorante: ecco l’agnello di Dio! Un racconto che profuma di libertà e di coraggio, dove sono incastonate le prime parole di Gesù: che cosa cercate? Così lungo il fiume; così, tre anni dopo, nel giardino: donna, chi cerchi? Sempre lo stesso verbo, quello che ci definisce: noi siamo cercatori d’oro nati dal soffio dello Spirito (G. Vannucci).

Cosa cercate? Il Maestro inizia ponendosi in ascolto, non vuole né imporsi né indottrinare: la domanda è come un amo da pesca calato in loro, che scende nell’intimo a mettere in luce cose nascoste. Gesù con questa domanda pone le sue mani sante nel tessuto profondo e vivo della persona, che è il desiderio: cosa desiderate davvero? qual è il vostro desiderio più forte?

Gesù, maestro del desiderio e interprete del cuore, domanda a ciascuno: quale fame fa viva la tua vita? dietro quale sogno cammini? Non chiede rinunce o sacrifici, di immolarsi sull’altare del dovere, ma di rientrare in sé, ritornare al cuore, guardare a ciò che accade nello spazio vitale, custodire ciò che si muove e germoglia nell’intimo. Chiede a ciascuno «accosta le labbra alla sorgente del cuore e bevi» (S. Bernardo).

Rabbì, dove dimori? Venite e vedrete. Il maestro ci mostra che l’annuncio cristiano, prima che di parole, è fatto di sguardi, testimonianze, esperienze, incontri, vicinanza.

Ed è quello che Gesù è venuto a portare: non teorie ma vita in pienezza (Gv 10,10). E vanno con lui: la conversione è lasciare la sicurezza di ieri per il futuro aperto di Gesù; passare da Dio come dovere a Dio, come desiderio e stupore. Milioni di persone vorrebbero, sognano di poter passare il resto della vita in comodità e, peggio ancora, sentirsi arrivati, restare immobili. All’opposto i due discepoli, quelli dei primi passi cristiani, sono stati formati, allenati e addestrati dal Battista, a non fermarsi, ad andare e ancora andare, a muovere in cerca dell’esodo di Dio, ancora più in là. Come loro, «felice l’uomo, beata la donna che ha sentieri nel cuore» (Salmo 83,6).

(da Ermes Ronchi)


foglietto del 14 gennaio 2024