Informazioni del 18 giugno 2023

Pubblicato giorno 17 giugno 2023 - Info settimanali

CRESCERE INSIEME


Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139


foglietto del 18 giugno 2023

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA

Giorno

Ora Parrocchia

APPUNTAMENTI

DOM 18 11.00 CAMALO’ Messa e pranzo in oratorio dei residenti di via S.Antonio
11.15 SANTANDRA’ Matrimonio di Tonon Alessia e Carlet Riccardo
16.00 SANTANDRA’ S.Messa presieduta dal Vescovo africano Kizito
LUN 19 18.30 CAMALO’ Incontro dei genitori dei bambini iscritti alla Scuola Materna per l’anno 2023/24
MART 20 15.45 CAMALO’ S.Messa con i ragazzi del Grest
20.45 SANTANDRA’ Incontro CATECHISTE per verifica di fine anno
MERC 21 20.45 SANTANDRA’ Consiglio dell’Infanzia della Scuola Materna
GIOV 22 20.30 CAMALO’ Riunione genitori dei ragazzi che parteciperanno al camposcuola di 1^ superiore
VEN 23 18.30 circa CAMALO’ Recita di fine anno dei bambini della Scuola Materna
SAB 24 20.00 CAMALO’ Benedizione al capitello di S.Giovanni Battista in via Vacillotto

 


 Domenica 25 GIORNATA PER LA CARITA’ DEL PAPA 

Le offerte che verranno raccolte in tutte le chiese italiane (al pari di quelle che in vari modi giungeranno dall’estero) serviranno ad alimentare il fondo dell’Obolo, che ha una duplice finalità.

Da una parte il sostegno della missione universale del Successore di San Pietro il quale, come è noto, per questo scopo si avvale di un complesso di organismi che prendono il nome di Curia Romana e di oltre cento rappresentanze pontificie sparse in tutto il mondo, le nunziature apostoliche.
Dall’altra il sostegno alle opere di carità del Papa a favore dei più bisognosi.
Basta dare un’occhiata al sito ufficiale www.obolodisanpietro.va per rendersi conto della vastità degli interventi effettuati in questi anni con l’impiego delle offerte, per quanto riguarda la finalità caritativa diretta.


PER VIVERE UN’ESTATE CRISTIANA

  1. Un cristiano in estate non nasconde la propria fede come si lascia nell’armadio i capi invernali. Il battezzato è sempre cristiano e, quindi, la nostra comunione con Cristo deve essere consapevole e costante.
  2. La vita cristiana non consiste solo nell‘ “essere buoni”,ma nel porre al centro della propria esistenza, al cento per cento, solo Dio. Per questo motivo, il tempo dell’estate è il momento giusto per ricordare Dio ed essere il volto vivo della sua presenza.
    La fretta è nemica della carità silenziosa.

            18 Giugno – Anno A –  XI^ Tempo Ordinario 

  “La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!  (Mt 9,36-10,8)            

RIFLESSIONE

«Gesù, vedendo le folle, ne sentì compas­sione». Gesù prova dolore per il dolore del mondo. Infatti: «La messe è abbondante», ma non per la quantità di persone, ma perché germina nel mondo un grande raccolto di stan­chezze, di spighe gonfie di lacrime, una messe di pau­re come di pecore che non hanno pastore.

Nei campi è ormai tempo di mietiture: il grano ha raggiunto il colore del pa­ne. Così il patire dell’uomo ha raggiunto l’altezza del cuore di Cristo. Ed ecco la risposta: un sentimento di compassione, il ministero della pietà.

Ed è questo suo stesso a­postolato che Gesù affida ai discepoli: li fa operai di un lavoro che descrive con sei verbi: predicate, guari­te, risuscitate, sanate, libe­rate e donate. C’è il mini­stero della predicazione a­postolica, al primo posto, ma subito unito al mini­stero della pietà divina, e in un rapporto sbilanciato, di uno a cinque. Il lavoro nel campo del Signore si espri­me in gesti concreti, in cin­que opere che mostrano come «il Regno dei cieli si fa vicino» a chi ha il cuore fe­rito, e in una sesta opera che proclama la vicinanza di Dio. Il discepolo è chia­mato a prendersi cura del­la causa di Dio insieme al­la causa dell’uomo, ad aver cura di greggi e di messi, di dolori e di ali, di un mon­do barbaro e magnifico.

«Pregate il signore della messe perché mandi ope­rai nella sua messe». Noi in­terpretiamo subito queste parole come un invito a pregare per le vocazioni sa­cerdotali. Ma l’invito di Ge­sù dice molto di più: è of­frirmi a Dio perché mandi me come operaio della compassione, mandi me come lavoratore della pietà, mandi me con un cuore di carne a mangiare pane di pianto con chi piange, a bere il calice di sofferenza con chi soffre, a lottare contro il male. Man­di me, con mani che sanno sorreggere e accarezzare, a­sciugare lacrime e trasmet­tere forza, e dire così Dio. La messe è abbondante. Dio guarda e vede che ogni cuore è una zolla di terra ancora atta a dare vita ai suoi semi divini che in noi crescono, dolcemen­te e tenacemente, come il grano che matura nel sole.

(da Ermes Ronchi)


foglietto del 18 giugno 2023