Informazioni del 19 marzo 2023

Pubblicato giorno 18 marzo 2023 - Info settimanali

CRESCERE INSIEME


Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139


foglietto del 19 marzo 2023

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA 

Giorno

Ora Parrocchia

APPUNTAMENTI

DOM 19 10.00 ARCADE BATTESIMO di Pizzolato Martino
11.00 ARCADE BATTESIMO di Martini Leonardo
12.00 SANTANDRA’ Pranzo in oratorio famiglie dei ragazzi di 4^ elem.
MART 21 20.30 SANTANDRA’ Chiesa: 2^ LECTIO DIVINA QUARESIMALE
MERC 22 20.30 POVEGLIANO 5° incontro formativo per genitori 1^media sullo Spirito santo nella Cresima
GIOV 23 9.00-14.00 CUSIGNANA Congrega dei sacerdoti del Vicariato
20.30 SANTANDRA’ Incontro catechiste 4^elem della Collaborazione
VEN 24 20.30 ARCADE Adorazione Eucaristica con meditazione biblica
20.30 SANTANDRA’ Via Crucis per ragazzi e famiglie della catechesi
SAB 25 9.30-12.00 SANTANDRA’ CONFESSIONI e Adorazione Eucaristica
10.00 ARCADE Benedizione per la festa degli alberi
15.00-17.00 ARCADE CONFESSIONI 4^ / 5^ elementare e 3^ media
20.30 ARCADE Concerto Alpini pro asilo
DOM 26

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  • Sagrato chiesa Camalò, Arcade, Povegliano vendita uova A.I.L.
  • Santandrà vendita uova pro-Scuola Materna
9.15 CAMALO’ Incontro genitori 3^elem
12.30 ARCADE CIBIAMOCI

 


La preghiera bussa, il digiuno ottiene, la misericordia riceve

Tre sono le cose, tre, o fratelli, per cui sta salda la fede, perdura la devozione, resta la virtù: la preghiera, il digiuno, la misericordia. Ciò per cui la preghiera bussa, lo ottiene il digiuno, lo riceve la misericordia. Queste tre cose, preghiera, digiuno, misericordia, sono una cosa sola, e ricevono vita l’una dall’altra.
Il digiuno è l’anima della preghiera e la misericordia la vita del digiuno. Nessuno le divida, perché non riescono a stare separate.

Dai «Discorsi» di san Pietro Crisologo, vescovo


 

TRIDUO PASQUALE (Giovedì, Venerdì e Sabato Santo)

Gli orari delle celebrazioni del Triduo e che saranno comunicati prossimamente, sono stati fissati in modo tale da vivere il più possibile sacerdoti e fedeli insieme il centro dell’Anno Liturgico. In particolare in tutta la Collaborazione ci saranno 2 Veglie pasquali, ad Arcade e a Povegliano.

 


 

19 Marzo 2023 – IV^ Quaresima

 “Credo Signore!”   (Gv 9,1-41)  

RIFLESSIONE

Il protagonista del racconto è l’ultimo della città, un mendicante cieco dalla nascita, che non ha mai visto il sole né il viso di sua madre; così povero che non ha nulla, possiede solo sé stesso. E Gesù si ferma per lui, senza che gli abbia chiesto nulla. Fa un po’ di fango con polvere e saliva, come creta di una minima creazione nuova, e lo stende su quelle palpebre che coprono il buio. In questo racconto di polvere, saliva, luce, dita, Gesù è Dio che si contamina con l’uomo, ed è anche l’uomo che si contagia di cielo. Ogni bambino che nasce “viene alla luce” «Noi tutti nasciamo a metà e tutta la vita ci serve per nascere del tutto» (M. Zambrano).

La nostra vita è un albeggiare continuo; Dio albeggia in noi; aver fede è acquisire «una visione nuova delle cose» (G. Vannucci). Il cieco è dato alla luce; deve rispondere a una domanda ripetuta sette volte: come ti si sono aperti gli occhi? La domanda incalzante indica un desiderio di più luce che abita tutti; desiderio vitale, ma che non matura. L’uomo nato cieco passa da miracolato a imputato. Ai farisei non interessa la persona, ma il caso da manuale; non interessa la vita ritornata a splendere in quegli occhi, ma la “sana” dottrina. E avviano un processo per eresia, perché è stato guarito di sabato e di sabato non si può, è peccato… Ma che religione è questa che non guarda al bene dell’uomo, ma solo a sé stessa e alle sue regole? Per difendere la dottrina negano l’evidenza, per difendere la legge negano la vita. Sanno tutto delle regole morali e sono analfabeti dell’uomo. Anziché godere della luce, preferirebbero che tornasse cieco, così avrebbero ragione loro e non Gesù. Dicono: Dio vuole che di sabato i ciechi restino ciechi! Niente miracoli il sabato! Gloria di Dio sono i precetti osservati. Mettono Dio contro l’uomo, ed è il peggio che possa capitare alla nostra fede. E invece no, gloria di Dio è un mendicante che si alza, un uomo che torna a vita piena, «un uomo finalmente promosso a uomo» (P. Mazzolari).

(da Ermes Ronchi)


foglietto del 19 marzo 2023