Informazioni del 2 gennaio 2022

Pubblicato giorno 1 gennaio 2022 - Info settimanali

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foglietto del 2 gennaio 2022

2 Gennaio 2022 – II^ di Natale Anno C

    II Natale 2021 “E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi   (Gv 1,1-18)                                                                                                                                

RIFLESSIONE

In principio era il Verbo… e il Verbo era Dio. In principio: prima parola della Bibbia. Non solo un lontano cominciamento temporale, ma architettura profonda delle cose, forma e senso delle creature: «Nel principio e nel profondo, nel tempo e fuori del tempo, tu, o Verbo di Dio, sei e sarai anima e vita di ciò che esiste» (G. Vannucci).

Un avvio di Vangelo grandioso che poi plana fra le tende dello sterminato accampamento umano: e venne ad abitare in mezzo a noi. Poi Giovanni apre di nuovo le ali e si lancia verso l’origine delle cose che sono: tutto è stato fatto per mezzo di Lui. Nulla di nulla, senza di lui. «In principio», «tutto», «nulla», «Dio», parole assolute, che ci mettono in rapporto con la totalità e con l’eternità, con Dio e con tutte le creature del cosmo, tutti connessi insieme, nell’unico meraviglioso arazzo dell’essere. Senza di lui, nulla di nulla: non solo gli esseri umani, ma il filo d’erba e la pietra e il passero intirizzito sul ramo, tutto riceve senso ed è plasmato da lui, suo messaggio e sua carezza, sua lettera d’amore. In lui era la vita. Cristo non è venuto a portarci un sistema di pensiero o una nuova teoria religiosa, ci ha comunicato vita, e ha acceso in noi il desiderio di ulteriore più grande vita: «Sono venuto perché abbiano la vita, e l’abbiano in abbondanza» (Gv 10,10).

E la vita era la luce degli uomini. Cerchi luce? Contempla la vita: è una grande parabola intrisa d’ombra e di luce, imbevuta di Dio. Il Vangelo ci insegna a sorprendere perfino nelle pozzanghere della vita il riflesso del cielo, a intuire gli ultimi tempi già in un piccolo germoglio di fico a primavera. Cerchi luce? Ama la vita, amala come l’ama Dio, con i suoi turbini e le sue tempeste, ma anche con il suo sole e le sue primule appena nate. A quanti l’hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio. L’abbiamo sentito dire così tante volte, che non ci pensiamo più. Ma cosa significhi l’ha spiegato benissimo papa Francesco nell’omelia di Natale: «Dio viene nel mondo come figlio per renderci figli. Oggi Dio ci meraviglia. Dice a ciascuno di noi: tu sei una meraviglia». Non sei inadeguato, sei figlio di Dio. Sentirsi figlio vuol dire sentire la sua voce che ti sussurra nel cuore: “tu sei una meraviglia”! Figlio diventi quando spingi gli altri alla vita, come fa Dio.

 (da Ermes Ronchi)


La preghiera del Papa a san Giuseppe: proteggi chi fugge da guerra, odio e fame

A conclusione dell’ultima udienza generale del 2021, Francesco recita una nuova preghiera allo sposo di Maria, “migrante perseguitato e coraggioso”, al quale affida gli abbandonati e i sofferenti di oggi

“San Giuseppe, tu che hai sperimentato la sofferenza di chi deve fuggire, tu che sei stato costretto a fuggire per salvare la vita alle persone più care, proteggi tutti coloro che fuggono a causa della guerra, dell’odio, della fame.

Sostienili nelle loro difficoltà, rafforzali nella speranza e fa’ che incontrino accoglienza e solidarietà. Guida i loro passi e apri i cuori di coloro che possono aiutarli. Amen.”

Ancora una volta il Papa si rivolge a san Giuseppe, “migrante perseguitato e coraggioso” e simbolo di quella “eroicità” che si esprime nel quotidiano, per domandarne la protezione per la vita dei migranti finiti in strada o in mare, degli abbandonati e dei perseguitati del nostro tempo. Di tutta la gente, insomma, che è “vittima delle guerre che vuole fuggire dalla sua patria e non può”.


Giornata della Pace 2022:
“Educazione, lavoro, dialogo tra le generazioni”

Tre strade per la pace. Le indica Papa Francesco nel messaggio per la 55ª Giornata mondiale della pace di Capodanno 2022: dialogo fra le generazioni, educazione, lavoro. «Oggi ci sono più armi che nella guerra fredda». Denuncia le guerre e i danni creati dalla pandemia, in particolare nel mondo del lavoro. Loda l’impegno dei giovani sul clima. Esorta a migliorare le condizioni dei migranti che lavorano: «Nonostante i molteplici sforzi mirati al dialogo costruttivo tra le Nazioni, si amplifica l’assordante rumore di guerre e conflitti, mentre avanzano malattie di proporzioni pandemiche, peggiorano gli effetti del cambiamento climatico e del degrado ambientale, si aggrava il dramma della fame e della sete e continua a dominare un modello economico basato sull’individualismo più che sulla condivisione solidale». In sostanza, «c’è un’”architettura” della pace, dove intervengono le diverse istituzioni della società, e c’è un “artigianato” della pace che coinvolge ognuno in prima persona. Tutti possono collaborare a edificare un mondo più pacifico a partire dal proprio cuore e dalle relazioni in famiglia, nella società e con l’ambiente, fino ai rapporti fra i popoli e gli Stati».


foglietto del 2 gennaio 2022