Informazioni del 2 ottobre 2022

Pubblicato giorno 1 ottobre 2022 - Info settimanali

CRESCERE INSIEME


Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139


foglietto del 2 ottobre 2022

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA

Giorno

Ora Parrocchia

APPUNTAMENTI

DOM 2 9.30 SANTANDRA’ S. Messa e processione B.V. Maria del S.to Rosario
10.00 ARCADE BATTESIMO di Lauria Michele
MART 4 17.30 CAMALO’ Preparazione Battesimi di sabato 8
MERC 5 8.30 ARCADE Incontro Parrocchia-Comune per la scuola materna
19.00 POVEGLIANO Preparazione Battesimi di domenica 9
20.15 CAMALO’ Comitato Scuola Materna
GIOV 6 20.30 CAMALO’ Incontro CONSIGLI PASTORALI NUOVI Camalò, Santandrà e Povegliano
20.30 ARCADE Incontro delle associazioni per nuovo statuto scuola materna
VEN 7 sera POVEGLIANO Festa d’inizio anno del gruppo AC di 3^ media
SAB  8 ——— ARCADE Ragazzi di 5^ elementare a Cison per “Prepararsi a camminare con Gesu’”.
 11.00  ARCADE  BATTESIMO di Bradamilla Atena
11.30 CAMALO’ BATTESIMI di: Botter Ettore – Pozzobon Zoe Sabrina – Favarotto Cecilia
14.00 CAMALO’ GRUPPO ANIMATORI ACG
DOM 9 9.30 ARCADE 55° anniversario AVIS con inaugurazione nuova sede.
 10.30  POVEGLIANO BATTESIMI di: Barbon Giorgio – Carrer Chiara – Zanatta Giacomo Arduino –

  


 

PELLEGRINAGGIO DA SANTA BERTILLA BOSCARDIN

In occasione del centenario della morte di Santa Bertilla Boscardin avvenuta il 20 ottobre 2022, la Diocesi organizza una serie di eventi (vedi volantino). Tra questi è possibile fare un pellegrinaggio all’urna della Santa presso l’Auditorium Santa Croce a Treviso.

Come Collaborazione abbiamo organizzato il pellegrinaggio per venerdì 21 ottobre:

partenza ore 8.30 in pullman. Alle ore 9.30 una suora ci guiderà per un breve itinerario di fede a partire dagli ambienti della Santa. Di seguito verranno fatte altre cose. L’orario previsto per il rientro sarà per le ore 12.00-12.30. La quota di partecipazione è di 15 euro.

Iscrizione presso la canonica di Camalò al martedì mattina o c/o Antonella (3498347662)


 

2 Ottobre 2022 -XXVII T. Ordinario

Accresci in noi la fede!“  (Lc 17,5-10)         

RIFLESSIONE

Per capire la domanda degli apostoli: “accresci in noi la fede”, dobbiamo riandare alla proposta di Gesù: se tuo fratello commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte al giorno ritornerà a te dicendo: “sono pentito”, tu gli perdonerai. Sembra una missione impossibile, ma notiamo le parole esatte: se tuo fratello torna e dice: sono pentito, non semplicemente: “scusa, mi dispiace” (troppo comodo!) ma: “mi converto, cambio modo di fare”, allora tu gli darai fiducia, gli darai credito, un credito immeritato come fa Dio con te; tu crederai nel suo futuro. Questo è il perdono, che non guarda a ieri ma al domani; che non libera il passato, libera il futuro della persona.

Gli apostoli tentennano di fronte a quanto detto da Gesù, temono di non farcela, e allora: “Signore, aumenta la nostra fede”. Accresci, aggiungi fede. Preghiera che Gesù non esaudisce, perché la fede non è un “dono” che arriva da fuori, è la mia risposta ai doni di Dio. «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “sradicati e vai a piantarti nel mare” ed esso vi obbedirebbe». Ne basta poca di fede, anzi pochissima, meno di un granello di senape. Efficace il poeta Jan Twardowski: «anche il più gran santo/ è trasportato come un fuscello/ dalla formica della fede». Tutti abbiamo visto alberi volare e gelsi ubbidire: metafora di prodigi di persone capaci di un amore che non si arrende!

La seconda parte del vangelo immagina una scena tra padrone e servi, chiusa da tre parole spiazzanti: quando avete fatto tutto dite “siamo servi inutili”: nel linguaggio di Gesù ciò non vuol dire non sono né incapaci né improduttivi quei servi che arano, pascolano, preparano da mangiare. Significa: siamo servi senza pretese, senza rivendicazioni, senza secondi fini. E ci chiama ad osare la vita, a scegliere di parlare la lingua del dono, di prendere la mulattiera della pace in un mondo che percorre la strada del profitto, della guerra. Dove il servizio non è inutile, ma è ben più vero dei suoi risultati: è il nostro modo di sradicare alberi e farli volare.

(da Ermes Ronchi)