CRESCERE INSIEME
Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139
APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
Giorno |
Ora | Parrocchia |
APPUNTAMENTI |
DOM 21 | 10.30 | POVEGLIANO | Dopo Messa in oratorio votazioni per il nuovo Consiglio Direttivo del NOI |
MART 23 | 20.45 | POVEGLIANO | Incontro Equipe evangelizzazione Nuova Vita |
MERC 24 | 7.00 | CAMALO’ | Lodi e colazione in canonica per giovani |
20.30 | MASERADA | La Schola Cantorum Sant’Andrea di Santandrà parteciperà al concerto in onore di San Giorgio | |
VEN 26 | 21.00 | POVEGLIANO | ADORAZIONE EUCARISTICA DI LODE |
SAB 27 | == | ARCADE | Prove per i ragazzi di 1^ Comunione |
9.30 | POVEGLIANO | Prove per i ragazzi di 1^ Comunione | |
DOM 28 | 10.00 | ARCADE | PRIMA COMUNIONE 1° GRUPPO |
Calendario ROSARIO MESE DI MAGGIO A CAMALO’ ore 20.00:
- Via Sant’Antonio (presso cortile Spagnolo-Martini): LUNEDI’ 6-13-20-27
- Piazza San Matteo (presso capitello Scuola Materna): MERCOLEDI’ 8-15-22-29
- Via Postioma-Vacillotto (presso capitello S.Giovanni): GIOVEDI’ 9-16-23-30
- Via Povegliano (presso capitello piazzale Proloco): GIOVEDI’ 9-16-23-30
Calendario ROSARIO MESE DI MAGGIO A SANTANDRA’:
- Via Borè c/o Casa di riposo: i lunedì ore 16.30
- Capitello Via Croce c/o casa Borgo Raffaele: i lunedì ore 20.00
- Via Borgo S.Andrea c/o casa Cecconato Nereo e Luciana: i lunedì ore 20.00
c/o casa Sartori Anna: i lunedì ore 20.30 - Via Belgiardino c/o casa Genovese Damiano: i lunedì ore 20.30
- Capitello bivio via Barucchella e via dei Caduti: i mercoledì ore 20.30
- Via Camalò c/o casa Tonon Alfonso e Giuliana: i giovedì ore 20.30
- Capitello S.Antonio bivio via Treviso e via Belletta: i giovedì ore 20.00
Luoghi ROSARIO MESE DI MAGGIO AD ARCADE (giorni e orari da definire):
- –Oratorio,
- Madonnetta,
- Sacra Famiglia (via Marangona),
- Immacolata (via Guizze),
- Madonna del Rosario (via Gravoni / via Roma),
- Sacro Cuore (via Roma / via Guizze),
- Sant’Antonio (via Trento),
- Maria Ausiliatrice (via Guizze),
- Madonna del Carmine (via Montenero),
- Santa Rita (via Capitello),
- Centro Anziani (via Cal Longa)
5 X 1000 DELL’IRPEF
LA TUA FIRMA E IL NOSTRO CODICE FISCALE PER UN SOSTEGNO ALLE ATTIVITA’ DEI NOSTRI ORATORI
- NOI Oratorio don Guido Tognana ARCADE CF: 92000520269
- NOI Oratorio Sant’Andrea APS SANTANDRA’ CF: 94091920267
- NOI Oratorio San Daniele POVEGLIANO CF: 94061440262
- Oratorio NOI Famiglia CAMALO’ CF: 94118960262
21 aprile 2023 – Anno B – IV di Pasqua
“Io sono il buon pastore” (Gv 10,11-18)
RIFLESSIONE
Io sono il buon pastore! Per sette volte Gesù si presenta: “Io sono” pane, vita, strada, verità, vite, porta, pastore buono: il pastore, quello vero, l’autentico. “Sono il pastore bello”, dice letteralmente il testo evangelico originale. E noi capiamo che la sua bellezza non sta nell’aspetto, ma nel suo rapporto bello con il gregge, espresso con un verbo alto che il Vangelo oggi rilancia per ben cinque volte: io offro! Io non domando, io dono. Io non pretendo, io regalo. Qual è il contenuto di questo dono? Il massimo possibile: “Io offro la vita”. Molto di più che pascoli e acqua, infinitamente di più che erba e ovile sicuro. Il pastore è vero perché compie il gesto più regale e potente: dare, offrire, donare, gettare sulla bilancia la propria vita.
Ecco il Dio-pastore che non chiede, offre; non prende niente e dona il meglio; non toglie vita ma dà la sua vita anche a coloro che gliela tolgono. Cerco di capire di più: con le parole “io offro la vita” Gesù non si riferisce al suo morire, quel venerdì, inchiodato a un legno. “Dare la vita” è il mestiere di Dio: la sua attività inesausta, inteso al modo delle madri, al modo della vite che dà linfa ai tralci (Giovanni), della sorgente che zampilla acqua viva (Samaritana), del tronco d’olivo che trasmette potenza buona al ramo innestato (Paolo). Da lui la vita fluisce inesauribile, potente, illimitata.
Il mercenario vede venire il lupo e fugge perché non gli importa delle pecore. Al Pastore invece importano, io gli importo! la sua voce che mi assicura: io mi prenderò cura della tua felicità.
E qui la parabola si apre su di un piano non realistico, spiazzante, eccessivo: nessun pastore sulla terra è disposto a morire per le sue pecore. Qui entra in gioco il Dio di Gesù, il Dio capovolto, il nostro Dio differente, il pastore che per salvare me, perde sè stesso.
L’immagine del pastore si apre su uno di quei dettagli che vanno oltre gli aspetti realistici della parabola (eccentrici li chiama Paul Ricoeur). Sono quelle feritoie che aprono sulla eccedenza di Dio, sul “di più” che viene da lui, sull’impensabile di un Dio più grande del nostro cuore. Di questo Dio io mi fido, a lui mi affido, credo in lui come un bambino e vorrei mettergli fra le mani tutti gli agnellini del mondo.
(da padre Ermes Ronchi)