CRESCERE INSIEME
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foglietto del 23 febbraio 2025
APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
Giorno |
Ora | Parrocchia |
APPUNTAMENTI |
DOM 23 | 9.15 | CAMALO’ | Incontro genitori catechesi 2^ elementare |
MART 25 | 20.30 | ARCADE | Incontro Ministri della Comunione |
20.45 | SANTANDRA’ | Consiglio Infanzia Scuola Materna | |
GIOV 27 | 19.00 | SANTANDRA’ | Adorazione notturna e possibilità di confessioni (19-20) |
VEN 28 | 21.00 | POVEGLIANO | ADORAZIONE EUCARISTICA DI LODE |
SAB 1.3 | 15.30 | SANTANDRA’ | Incontro Equipe evangelizzazione |
DOM 2 | 9.30 | SANTANDRA’ | Istituzione di 2 nuovi ministri dell’Eucarestia |
17.30 | CAMALO’ | VESPRITZ con i giovani |
RIFLESSIONI SUL GIUBILEO
(tratto dalla Bolla di indizione)
- (…) La vita cristiana è un cammino, che ha bisogno anche di momenti forti per nutrire e irrobustire la speranza, insostituibile compagna che fa intravedere la meta: l’incontro con il Signore Gesù. Mi piace pensare che un percorso di grazia, animato dalla spiritualità popolare, abbia preceduto l’indizione, nel 1300, del primo Giubileo. Non possiamo infatti dimenticare le varie forme attraverso cui la grazia del perdono si è riversata con abbondanza sul santo Popolo fedele di Dio. Ricordiamo, ad esempio, la grande “perdonanza” che San Celestino V volle concedere a quanti si recavano nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, a L’Aquila, nei giorni 28 e 29 agosto 1294, sei anni prima che Papa Bonifacio VIII istituisse l’Anno Santo. La Chiesa già sperimentava, dunque, la grazia giubilare della misericordia. E ancora prima, nel 1216, Papa Onorio III aveva accolto la supplica di San Francesco che chiedeva l’indulgenza per quanti avrebbero visitato la Porziuncola nei primi due giorni di agosto. Lo stesso si può affermare per il pellegrinaggio a Santiago di Compostela: infatti Papa Callisto II, nel 1122, concesse di celebrare il Giubileo in quel Santuario ogni volta che la festa dell’apostolo Giacomo cadeva di domenica. È bene che tale modalità “diffusa” di celebrazioni giubilari continui, così che la forza del perdono di Dio sostenga e accompagni il cammino delle comunità e delle persone.
Non a caso il pellegrinaggio esprime un elemento fondamentale di ogni evento giubilare. Mettersi in cammino è tipico di chi va alla ricerca del senso della vita. Il pellegrinaggio a piedi favorisce molto la riscoperta del valore del silenzio, della fatica, dell’essenzialità. (…) Nella stessa città di Roma, saranno presenti itinerari di fede, in aggiunta a quelli tradizionali delle catacombe e delle Sette Chiese. (…) Le chiese giubilari, lungo i percorsi e nell’Urbe, potranno essere oasi di spiritualità dove ristorare il cammino della fede e abbeverarsi alle sorgenti della speranza, anzitutto accostandosi al Sacramento della Riconciliazione, insostituibile punto di partenza di un reale cammino di conversione.
PELLEGRINAGGIO GIUBILARE A ROMA
17-19 ottobre
Programma e prezzi nel foglio illustrativo posto negli appositi luoghi in chiesa oppure visibile nel sito della Collaborazione
Info e iscrizioni entro domenica 16 marzo presso ANTONELLA 3498347662
23 febbraio 2025 – VII Tempo Ordinario
“Siate misericordiosi,
come il Padre vostro è misericordioso” (Lc 6,27-38)
RIFLESSIONE
Domenica scorsa Gesù aveva proiettato nel cielo della pianura umana un sogno: beati voi poveri, guai a voi ricchi; oggi sgrana un rosario di verbi esplosivi: amare è il primo; e poi fare del bene, benedire, pregare.
E noi pensiamo: fin qui va bene, sono cose buone, ci sta. Ma quello che colpisce è l’elenco dei destinatari: amate i vostri nemici, i vostri odiatori, gli infamanti, gli sparlatori: gli inamabili!
Poi Gesù, per sgombrare il campo da ogni equivoco, mi guarda negli occhi, si rivolge a me, con “tu”, al singolare. E sono altre quattro cicatrici da togliere il fiato: porgi l’altra guancia, non rifiutare, dà, non chiedere indietro. Di nuovo ti costringe a guardare, a cercare chi non vuoi: chi ti colpisce, chi ruba il tuo, il petulante furbo che chiede sempre e non dà mai. Nell’equilibrio mondano del dare e dell’avere, Gesù introduce il disequilibrio divino: date; magnificamente, dissennatamente, illogicamente date; porgete, benedite, prestate, ad amici e nemici, fate il primo passo. Come fa Dio!
Questo Vangelo rischia di essere un supplizio, la nostra tortura, una coercizione a tentare cose impossibili. E così si apre la strada a quell’ipocrisia che ci demolisce. Nessuno vivrà questo Vangelo a colpi di volontà, neppure i più bravi tra noi. Ma solo attingendo alla sorgente: siamo nel cuore di Dio, questa è la vita di Dio: in cui radicarsi; di cui essere figli.
Poi Gesù indica la seconda origine di tutti questi verbi di fuoco: ciò che volete che gli uomini facciano a voi, fatelo voi a loro. Come una capriola logica, rispetto a ciò che ha appena detto, ma che è bellissima: non volare lontano, torna al cuore, al desiderio, a tutto ciò che vuoi per te: abbiamo tutti un disperato bisogno di essere abbracciati, di essere perdonati, di uno almeno che ci benedica, di una casa dove sentirci a casa, di contare sul mantello di un amico, si svincolarsi da recinti ostili. Ho bisogno di aprire le braccia senza paura e senza misura. Ciò che desideri per te, donalo all’altro. Altrimenti saprai solo prendere, possedere, violare, distruggere. L’amore non è un optional. È necessario per vivere, e per farlo insieme. La vittima che si prende cura del violento e insieme forzano l’aurora del Regno. Solo un sogno? Vedrai, verranno a mangiare dalle tue mani il pane dei sogni di Dio. È già accaduto; accadrà ancora!
(da padre E. Ronchi)
foglietto del 23 febbraio 2025