Informazioni del 24 aprile 2022

Pubblicato giorno 23 aprile 2022 - Info settimanali

CRESCERE INSIEME


Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139


foglietto del 24 aprile 2022

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA

Giorno

Ora parrocchia

APPUNTAMENTI

LUN. 25 11.00 CAMALO’ Battesimo di Cazzato Limuti Niccolò
11.15 ARCADE Benedizione Monumento ai Caduti
MART. 26 20.30 CAMALO’ Programmazione catechesi 3^ media
VEN. 29 18.30 CAMALO’ S.Messa e consegna veste Prima Comunione
19.00 CAMALO’ Incontro genitori dei ragazzi di Prima Comunione
20.30 ARCADE Corso Liturgico
20.30 POVEGLIANO Adorazione Eucaristica di Lode
DOM. 1 9.30 CAMALO’ Incontro genitori dei ragazzi di 3^ elementare

  

S.ROSARIO NEL MESE DI MAGGIO
Preghiamo di avvisare in sacrestia sui luoghi (vie, capitelli,…) nei quali verrà recitato il S.Rosario nel mese di maggio, definendo giorni e ora. Grazie


5 X 1000 DELL’IRPEF

LA TUA FIRMA E IL NOSTRO CODICE FISCALE PER UN SOSTEGNO ALLE ATTIVITA’ DEI NOSTRI ORATORI

  • NOI Oratorio don Guido Tognana ARCADE CF: 92000520269
  • NOI Oratorio Sant’Andrea APS SANTANDRA’ CF: 94091920267
  • NOI Oratorio San Daniele POVEGLIANO CF: 94061440262
  • Oratorio NOI Famiglia CAMALO’ CF: 94118960262

PerugiAssisi: marcia straordinaria per la pace in Ucraina

“Per favore: non abituiamoci alla guerra, impegniamoci tutti a chiedere a gran voce la pace, dai balconi e per le strade!” L’appello di Papa Francesco alla benedizione “Urbi et Orbi” nel giorno di Pasqua è stato subito accolto da chi da oltre sessant’anni si batte per ricordare l’importanza della non violenza e del disarmo. Organizzata in meno di un mese e dopo quasi due mesi di guerra in Ucraina, la Marcia per la pace PerugiAssisi è stata convocata in forma straordinaria per domenica 24 aprile, coinvolgendo cittadini, studenti, istituzioni, professionisti e associazioni uniti nel “fermare l’escalation selvaggia delle bombe, per spezzare il circolo mortale della guerra”, “ottenere il l’immediato cessate il fuoco” ed “evitare il peggio che deve ancora venire”.

“Fermatevi. La guerra è una follia!”

“Questa marcia è necessaria perché mai come oggi abbiamo bisogno di ridare voce alla pace”, spiega Flavio Lotti, coordinatore della PerugiAssisi.  “È una risposta concreta all’appello di Papa Francesco”, spiega, “tutti insieme con lui grideremo ‘Fermatevi. Fermatevi. Fermatevi. La guerra è una follia!’”: “cercheremo anche di riscoprire quelle che sono le nostre responsabilità di fare la pace, perché è una cosa che dobbiamo fare tutti, tutti quanti i giorni”. La marcia”, sottolinea , “è anche è “una bella occasione per riscoprire il valore della pace e farlo un pochino nostro, imparando a ripudiare la guerra, le guerre e a prenderci cura gli uni degli altri”.


 

24 Aprile 2022 –  II^ di Pasqua In Albis

 “Abbiamo visto il Signore!”     (Gv 20,19-31)       

RIFLESSIONE

Gesù venne a porte chiuse! In quella stanza, dove si respirava paura, alcuni non ce l’hanno fatta a restare rinchiusi: Maria di Magdala e le donne, Tommaso e i due di Emmaus. A loro, che respirano libertà, sono riservati gli incontri più belli e più intensi.

Otto giorni dopo Gesù è ancora lì: si rivolge a Tommaso, che lui stesso aveva educato alla libertà interiore, a dissentire, ad essere rigoroso e coraggioso, vivo e umano. Si propone: Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco.

Gesù rispetta la fatica e i dubbi; rispetta i tempi di ciascuno e la complessità del credere; non si scandalizza, si ripropone.

Gesù si espone a Tommaso con tutte le ferite aperte. Offre due mani piagate dove poter riposare e riprendere il fiato del coraggio. Pensavamo che la risurrezione avrebbe cancellato la passione, richiusi i fori dei chiodi, rimarginato le piaghe. Invece no: esse sono il racconto dell’amore scritto sul corpo di Gesù con l’alfabeto delle ferite, incancellabili ormai come l’amore stesso.

La Croce non è un semplice incidente di percorso da superare con la Pasqua, è il perché, il senso. Metti, tendi, tocca. Il Vangelo non dice che Tommaso l’abbia fatto, che abbia toccato quel corpo. Non ha toccato quelle ferite, diventate feritoie di luce. Mio Signore e mio Dio.

La fede se non contiene questo aggettivo mio: non è vera fede. Mio dev’essere il Signore; mio, come lo è il cuore; mio come il respiro e, senza, non vivrei. Tommaso, beati piuttosto quelli che non hanno visto e hanno creduto! Una beatitudine alla mia portata: io che tento di credere, io apprendista credente, non ho visto e non ho toccato mai nulla del corpo assente del Signore. I cristiani accettando di non vedere, non sapere, non toccare, possono accostarsi a quella alternativa totale, alla vita totalmente altra che nasce nel buio lucente di Pasqua.

(da Ermes Ronchi)

foglietto del 24 aprile 2022