Informazioni del 24 marzo 2024

Pubblicato giorno 23 marzo 2024 - Info settimanali

CRESCERE INSIEME


Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139


foglietto del 24 marzo 2024

 

GIOVEDI SANTO MATTINA CAMALO’ E SANTANDRA’
CHIERICHETTI E ANCELLE

Giovedì mattina i chierichetti e le ancelle di Santandrà e Camalò passeranno in ogni casa per la consueta “Questua” e per fare gli auguri di buona Pasqua.

Ricordiamo che i soldi che raccolgono andranno a formare una piccola cassa con la quale vengono finanziate le varie attività formative come ritrovi e pizzate, gite ludico-educative, mini camposcuola estivo, festa diocesana, acquisto materiale per il servizio, ecc…


Messa del Crisma e benedizione degli oli santi

La Messa del Crisma viene celebrata il mattino del Giovedì santo. Ha luogo nella cattedrale, ed è presieduta dal Vescovo. Dopo l’omelia i sacerdoti della Diocesi rinnovano la promessa da loro sancita il giorno dell’ Ordinazione.

Un altro aspetto molto importante della messa del crisma è che durante la celebrazione eucaristica il vescovo consacra gli oli santi, destinati ai Sacramenti del prossimo Anno liturgico. Questi olii verranno poi distribuiti nelle varie parrocchie e custoditi in appositi vasi sacri. Si tratta del crisma, usato per i battesimi, la cresima e l’ordinazione dei sacerdoti e dei vescovi; dell’olio dei catecumeni utilizzato nel battesimo; dell’olio destinato all’unzione degli infermi.


 

24 marzo 2024 – Anno B – Le Palme

 “Questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue dell’alleanza” (Mc 14,1-5.47)

 RIFLESSIONE

L’entrata di Gesù a Gerusalemme è una parabola in azione. Dio corteggia la sua città: Gesù viene come un Re mendicante, così povero da non possedere neanche la più povera bestia da soma. Un Potente umile, che non si impone, si propone.

Benedetto Colui che viene. È straordinario poter dire: Dio viene. In questo paese, per queste strade, nella mia casa; Dio viene ancora, viaggiatore dei millenni e dei cuori.

La Settimana Santa dispiega, a uno a uno, i giorni del nostro destino: questi ci vengono incontro lentamente, ognuno generoso di segni, di simboli, di luce. In questa settimana possiamo seguire Gesù giorno per giorno, quasi ora per ora. La cosa più santa che possiamo fare è stare con lui: «uomini e donne vanno a Dio nella loro sofferenza, piangono per aiuto, chiedono pane e conforto. I cristiani stanno vicino a Dio nella sua sofferenza» (Bonhoffer). Stanno vicino a un Dio che sulla croce non è più “l’onnipotente” dei nostri desideri, il salvagente nei nostri naufragi, ma è il Tutto-abbracciante. Sono giorni per stare vicino a Dio nella sua sofferenza: la passione di Cristo si consuma ancora, in diretta, nelle infinite croci del mondo, dove noi possiamo stare accanto ai crocifissi della storia, lasciarci ferire dalle loro ferite, provare dolore per il dolore della terra, di Dio, dell’uomo, patire e portare conforto.

La croce disorienta, ma se persisto a restarle accanto come le donne, a guardarla come il centurione, esperto di morte, di certo non capirò tutto, ma una cosa sì, che lì, in quella morte, è il primo vagito di un mondo nuovo.

Cosa ha visto il centurione per pronunciare lui, un pagano, “era il Figlio di Dio“? Ha visto un Dio che ama da morire! La fede cristiana poggia sulla cosa più bella del mondo: un atto d’amore perfetto. Ha visto il capovolgimento del mondo; Dio che dà la vita anche a chi gli dà la morte; il cui potere è servire anziché asservire; vincere la violenza non con un di più di violenza, ma prendendola su di sé. La croce è l’immagine più pura, più alta, più bella che Dio ha dato di sé stesso. Sono i giorni che lo rivelano: “per sapere chi sia Dio devo solo inginocchiarmi ai piedi della Croce” (K. Rahner).

(da Ermes Ronchi)

 


 

foglietto del 24 marzo 2024