Informazioni del 25 dicembre 2022

Pubblicato giorno 24 dicembre 2022 - Info settimanali

CRESCERE INSIEME


Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139


foglietto del 25 dicembre 2022

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA

Giorno

Ora Parrocchia

APPUNTAMENTI

MART 27 9.00 POVEGLIANO Ritrovo e partenza per il camposcuola invernale dei ragazzi delle superiori (fino al 29 pomeriggio)
GIOV 29  ————– ARCADE Pulizia chiesa
VEN 30 dalle 13.30 PARROCCHIE Gita a Venezia dei chierichetti e delle ancelle della Collaborazione
SAB 31 18.30 ARCADE S.Messa di ringraziamento per l’anno trascorso
18.30 SANTANDRA’ S.Messa e Te Deum di ringraziamento per le parrocchie di Santandrà, Camalò e Povegliano
DOM 1 ————– PARROCCHIE GIORNATA MONDIALE DELLA PACE

 


PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA
13-20 settembre 2023

In gennaio tutte le note illustrative


 

25 Dicembre 2022  –  NATALE del Signore

 “è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore“   (Lc 2,1-14)                    

RIFLESSIONE

Questo per voi il segno: troverete un bambino: «Tutti vogliono crescere nel mondo, ogni bambino vuole essere uomo. Ogni uomo vuole essere re. Ogni re vuole essere “dio”. Solo Dio vuole essere bambino» (Leonardo Boff). Dio nella piccolezza: è questa la forza dirompente del Natale. L’uomo vuole salire, comandare, prendere. Dio invece vuole scendere, servire, dare. È il nuovo ordinamento delle cose e del cuore.

C’erano là alcuni pastori; una nuvola di ali, di canto e di parole felici li avvolge: Non temete! Dio non deve fare paura, mai. Se fa paura non è Dio colui che bussa alla tua vita. Dio si disarma in un neonato. Natale è il corteggiamento di Dio che ci seduce con un bambino. Chi è Dio? «Dio è un bacio», caduto sulla terra a Natale (Benedetto Calati).

Vi annuncio una grande gioia: la felicità non è un miraggio, è possibile e vicina. E sarà per tutto il popolo: una gioia possibile a tutti. Ed ecco la chiave e la sorgente delle felicità: Oggi vi è nato un salvatore. Dio venuto a portare non tanto il perdono, ma molto di più; venuto a portare sé stesso, luce nel buio, fiamma nel freddo, amore dentro il disamore: la vita stessa di Dio in me.

E sulla terra pace agli uomini: ci può essere pace, anzi ci sarà di sicuro. I violenti la distruggono, ma la pace tornerà, come una primavera che non si lascia sgomentare dagli inverni della storia. Agli uomini che egli ama: tutti, così come siamo, per quello che siamo, buoni e meno buoni, amati per sempre; a uno a uno, teneramente, senza rimpianti amati (Marina Marcolini).

È così bello che Luca prenda nota di questa unica visita, un gruppo di pastori, odorosi di lana e di latte. È bello per tutti i poveri, gli ultimi, gli anonimi, i dimenticati. Dio ricomincia da loro; entra nel mondo dal punto più basso, in fila con tutti gli esclusi. Come scrive padre Turoldo, Dio si è fatto uomo per imparare a piangere: Gesù è il pianto di Dio fatto carne. Allora prego:

Mio Dio, mio Dio bambino, povero come l’amore, piccolo come un piccolo d’uomo, umile come la paglia dove sei nato, mio piccolo Dio che impari a vivere questa nostra stessa vita. Mio Dio incapace di aggredire e di fare del male, che vivi soltanto se sei amato, insegnami che non c’è altro senso per noi, non c’è altro destino che diventare come Te.

(da Ermes Ronchi)


foglietto del 25 dicembre 2022