CRESCERE INSIEME
Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139
Questa settimana don Michele sarà assente per un impegno ad Assisi. Per ogni necessità rivolgersi a don Marco o don Mario
foglietto del 25 febbraio 2024
APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
Giorno |
Ora | Parrocchia |
APPUNTAMENTI |
DOM 25 | 10.30 | ———- | 2° incontro dei genitori dei ragazzini di 4^ elementare di Povegliano e Santandrà |
MART 27 | 8.30 | ARCADE | Adorazione eucaristica |
GIOV 29 | 20.30 | ARCADE | Adorazione eucaristica con meditazione biblica |
VEN 1 | 15.00 | ARCADE | VIA CRUCIS per tutti |
20.30 | SANTANDRA’ | VIA CRUCIS della catechesi aperta alla comunità | |
DOM 3 | 9.30 | CAMALO’ | Incontro genitori 3^ elementare |
10.30 | SANTANDRA’ | Incontro genitori 3^ elementare Povegliano e Santandrà | |
17.00 | CAMALO’ | VESPRITZ con i giovani |
“Un pane per amor di Dio”:
per una Quaresima di condivisione con i nostri missionari
Inizia con il mercoledì delle Ceneri la tradizionale colletta “Un pane per amor di Dio”, che caratterizza ogni anno la Quaresima di fraternità. Da questo segno di condivisione, solidarietà e partecipazione viene di fatto il sostegno principale ai nostri missionari e missionarie fidei donum (e non solo) nel loro servizio al Vangelo e ai poveri in altre Chiese.
La colletta è un’iniziativa della nostra Chiesa diocesana, unisce tutte le comunità e i singoli credenti in un gesto di fede e di carità e sostiene le iniziative dei nostri missionari in Paraguay, in Brasile o in Ciad. Tutti i progetti, ma anche le iniziative e il sostegno alla vita ordinaria della missione, fanno conto proprio sulle collette che come diocesi sosteniamo nei tempi forti.
AVVISO per SANTANDRA’, CAMALO’ e POVEGLIANO
Dopo Pasqua riprenderemo le Messe per le vie e i capitelli del paese. Se in una via non ci fosse il capitello e qualcuno volesse offrire disponibilità affinchè si celebri la Messa nel proprio giardino (o in casa in caso di pioggia), lo faccia presente ai referenti del Consiglio Pastorale del proprio paese.:
- ROSA per SANTANDRA’ (3206613213),
- SERGIO per POVEGLIANO (3290037427),
- BRUNA per CAMALO’ (3383569261)
Cercheremo di gestire al meglio l’organizzazione.
1-8 ottobre: PELLEGRINAGGIO della Collaborazione Pastorale
FATIMA – SANTIAGO DE COMPOSTELA
GIOVEDI 7 MARZO 2023 ALLE ORE 20.30 in oratorio a Santandrà
RIUNIONE DI PRESENTAZIONE DEL PELLEGRINAGGIO!
Per info e programma di massima vedi volantino
e/o contattare ANTONELLA ZULIAN al 3498347662
25 febbraio 2024 – Anno B – II Quaresima
“Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!” (Mc 9,2-10)
RIFLESSIONE
Il Vangelo di Marco disegna il volto di Gesù, il Cristo, il figlio di Dio. Il racconto della Trasfigurazione segue la lingua dell’Esodo: monte, nube, voce, Mosè, splendore, ascolto, cornice di rivelazioni. Marco racconta un momento di felicità di Gesù (G. Piccolo) che contagia i discepoli che lo seguono sul Monte Tabor. Gesù è felice perché la luce è il sintomo che lui, il rabbi di Nazaret, sta camminando verso il volto di Dio; e poi perché si sente amato dal Padre, sente le parole che ogni figlio vorrebbe sentirsi dire; ed è felice perché sta parlando dei suoi sogni con i più grandi sognatori della Bibbia, Mosè ed Elia, il liberatore e il profeta; perché ha vicino tre ragazzi che non capiscono granché, ma che gli vogliono bene e lo seguono dappertutto.
Anche i tre apostoli guardano, si emozionano, sono storditi, sentono l’urto della felicità e della bellezza sul monte: che bello con te, rabbi! Vedono volti imbevuti di luce, occhi di sole, quello che anche noi notiamo in una persona felice: ti brillano gli occhi! Vorrebbero congelare quella esperienza, la più bella mai vissuta: facciamo tre capanne! Fermiamoci qui sul monte, è un momento perfetto, il massimo! C’è un Dio da godere, da esserne felici. Ma è un’illusione breve, la vita non la puoi fermare, la vita è infinita e l’infinito è nella vita, ordinaria, feriale, fragile e sempre incamminata. La felicità non la puoi conservare sotto una campana di vetro: quando ti è data godila senza timori, è una carezza di Dio, uno scampolo di risurrezione, una tessera di vita realizzata. Godi e ringrazia. E quando la luce svanisce e se ne va, lasciala andare, senza rimpianti, scendi dal monte ma non dimenticarlo, conserva e custodisci la memoria della luce vissuta.
Così sarà per i discepoli quando tutto si farà buio, quando il loro Maestro sarà preso, incatenato, deriso, spogliato, torturato, crocifisso. Come loro, anche per noi nei nostri inverni, sarà necessario cercare negli archivi dell’anima le tracce della luce, la memoria del sole per appoggiarvi il cuore e la fede. Dall’oblio discende la notte.
(da Ermes Ronchi)
foglietto del 25 febbraio 2024