CRESCERE INSIEME
Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139
foglietto del 25 settembre 2022
APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
Giorno |
Ora | Parrocchia |
APPUNTAMENTI |
DOM 25 | 9.30 | SANTANDRA’ |
Presentazione dei cresimandi alla comunità |
10.00 | ARCADE |
Presentazione ragazzi della cresima alla comunità |
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11.00 | CAMALO’ |
Celebrazione degli anniversari di matrimonio |
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12.30 | CAMALO’ |
Pranzo comunitario presso la Proloco (prenotazione obbligatoria c/o Giovanni Bardini 3488877054) |
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16.00 | CAMALO’ | Incontro del Gruppo Animatori dei giovanissimi | |
MERC 28 | 20.30 | SANTANDRA’ | CONSIGLIO DELLA COLLABORAZIONE |
GIOV 29 | Mattina | SS. ANGELI | CONGREGA dei sacerdoti del Vicariato |
20.30 | CAMALO’ | Incontro catechiste | |
VEN 30 | 8.00 | POVEGLIANO | Partenza per il pellegrinaggio a Roma (fino a domenica 2) |
11.00 | POVEGLIANO | MATRIMONIO di Carraro Alessandro e Aragona Valentina | |
DOM 2 | 9.30 | SANTANDRA’ | S.Messa e processione mariana |
10.00 | ARCADE | BATTESIMO di Lauria Michele |
PELLEGRINAGGIO A ROMA
Da venerdì prossimo 30 settembre a domenica 2 ottobre un gruppo di pellegrini della nostra Collaborazione vivranno la VISITA ALLE 4 BASILICHE MAGGIORI di ROMA come segno di comunione tra il cammino della nostra Collaborazione Pastorale Arcade-Povegliano e il Cammino Sinodale della Chiesa universale.
Il pellegrinaggio sarà arricchito anche dall’incontro con le suore di Madre Teresa di Calcutta e la visita alla casa che Santa Teresa frequentava quando veniva a Roma.
Domenica i pellegrini parteciperanno anche all’Angelus del Papa in piazza San Pietro.
PELLEGRINAGGIO DA SANTA BERTILLA BOSCARDIN
In occasione del centenario della morte di Santa Bertilla Boscardin avvenuta il 20 ottobre 2022, la Diocesi organizza una serie di eventi (vedi volantino). Tra questi è possibile fare un pellegrinaggio all’urna della Santa presso l’Auditorium Santa Croce a Treviso.
Come Collaborazione abbiamo organizzato il pellegrinaggio per venerdì 21 ottobre:
partenza ore 8.30 in pullman. Alle ore 9.30 una suora ci guiderà per un breve itinerario di fede a partire dagli ambienti della Santa. Di seguito verranno fatte altre cose. L’orario previsto per il rientro
sarà per le ore 12.00-12.30. La quota di partecipazione è di 15 euro.
Iscrizione presso la canonica di Camalò al martedì mattina o c/o Antonella (3498347662)
“Il soldato prega più di tutti gli altri per la pace, perché è lui che deve patire e portare le ferite e le cicatrici più profonde della guerra.”
DOUGLAS MACARTHUR
25 Settembre 2022 – XXVI T. Ordinario
“Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti“ (Lc 16,19-31)
RIFLESSIONE
Una parabola dura e dolce, con la morte a fare da spartiacque tra due scene: nella prima il ricco e il povero sono contrapposti in un confronto impietoso; nella seconda, si intreccia, sopra il grande abisso, un dialogo mirabile tra il ricco e il padre Abramo. Prima scena: il ricco banchetta a sazietà e spreca, il povero Lazzaro guarda con occhi tristi e affamati. Morì il povero e fu portato nel seno di Abramo, morì il ricco e fu sepolto nell’inferno. Una domanda si impone con forza a questo punto: perché il ricco è condannato nell’abisso di fuoco? Di quale peccato si è macchiato?
Gesù non denuncia una mancanza specifica o qualche trasgressione di comandamenti o precetti. Mette in evidenza il nodo di fondo: un modo iniquo di abitare la terra, un modo profondamente ateo, anche se non trasgredisce nessuna legge. Un mondo così, dove uno vive da Dio e uno da rifiuto, è quello sognato da Dio? Prima ancora che sui comandamenti, lo sguardo di Gesù si posa su di una realtà profondamente malata; malata dal peccato «Se mi chiudo nel mio io, anche adorno di tutte le virtù, ma non partecipo all’esistenza degli altri, se non sono sensibile e non mi dischiudo agli altri, posso essere privo di peccati, eppure vivo in una situazione di peccato» (Giovanni Vannucci).
Lazzaro in vita non esisteva per il ricco, che lo aveva ridotto a un rifiuto. Ora Lazzaro è portato in alto, accolto nel grembo di un Abramo più materno che paterno, che proclama il diritto di tutti i poveri ad essere trattati come figli. Ma “figlio” è chiamato anche il ricco, nonostante l’inferno, anche lui figlio per sempre di un Abramo dalla dolcezza di madre. Padre, una goccia d’acqua sopra l’abisso! Non è la morte che converte, ma la vita, il grido dei poveri, che sono la voce e la carne di un Dio che si identifica con loro (ciò che avete fatto a uno di questi piccoli, è a me che l’avete fatto). Si tratta allora di prendere, come Gesù, il punto di vista dei poveri, di «scegliere sempre l’umano contro il disumano» (David Turoldo).
(da Ermes Ronchi)
foglietto del 25 settembre 2022