Informazioni del 26 gennaio 2025

Pubblicato giorno 25 gennaio 2025 - Info settimanali

CRESCERE INSIEME


Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139


foglietto del 26 gennaio 2025

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA

Giorno

Ora Parrocchia

APPUNTAMENTI

DOM 26 == PACS DOMENICA DELLA PAROLA
MART 28 16.40 CAMALO’ Rosario, Vespri e S.Messa con RADIO MARIA
20.30 ARCADE Presentazione bilancio ai soci della scuola materna
20.30 CAMALO’ Consigli Pastorali riuniti (Camalò, Santandrà, Povegliano)
MERC 29 20.30 POVEGLIANO CORSO LETTORI
GIOV 30 19.00 SANTANDRA’ Adorazione eucaristica notturna e confessioni (19-20)
VEN 31 21.00 POVEGLIANO Adorazione Eucaristica di lode (con catechesi)
SAB 1.2 11.00 CAMALO’ MATRIMONIO di Fabio Bardini e Eva Miglioranza
DOM 2 10.30 SANTANDRA’ Assemblea del NOI
15.00 SANTANDRA’ “La cura dell’amore”: itinerario per coppie (in oratorio)
17.30 CAMALO’ Vespritz con i giovani

 


PELLEGRINAGGIO GIUBILARE DELLA COLLABORAZIONE A SAN LEOPOLDO (PD):

  • VENERDI’ 21 FEBBRAIO con partenza da Camalò (Proloco) ore 13.45 segue Santandrà (parcheggio dietro l’oratorio), Povegliano (piazza) e Arcade (piazza).
  • SANTA MESSA E VISITA GUIDATA AI LUOGHI DEL SANTO;
  • PREGHIERE PER OTTENERE LE INDULGENZE.
  • iscrizioni entro 9 febbraio con quota partecipazione euro 13,00:
    • Antonella cell. nr. 3498347662
    • presso canonica di Arcade il martedì mattina.

ALTRI PELLEGRINAGGI GIUBILARI DELLA COLLABORAZIONE

  • sabato 14 giugno intera giornata in luogo da definirsi (seguiranno indicazioni)
  • maggio/giugno pellegrinaggio notturno a piedi con i GIOVANI
  • ROMA da venerdì 17 a domenica 19 ottobre (info a breve)

 

26 gennaio 2025 – III Tempo Ordinario

 “Lo Spirito del Signore è sopra di me.”   (Lc 1,1-4; 4,14-21)

 

RIFLESSIONE

Tutti gli occhi erano fissi su di Gesù. Erano appena risuonata la voce di Isaia: parole così antiche e così amate, così pregate e così desiderate, così vicine e così lontane.

Gesù ha cercato con cura quel brano nel rotolo: conosce bene le Scritture, ci sono mille passi che parlano di Dio, ma lui sceglie questo, dove l’umanità è definita con quattro aggettivi: povera, prigioniera, cieca, oppressa. Allora chiude il libro e apre la vita. Ecco il suo programma: portare gioia, libertà, occhi guariti, liberazione. Un messia che non impone pesi, ma li toglie; che non porta precetti, ma orizzonti.

E sono parole di speranza per chi è stanco, è vittima, non ce la fa più. Dio riparte dagli ultimi della fila, raggiunge la verità dell’umano attraverso le sue radici ammalorate. Adamo è povero più che peccatore; è fragile prima che colpevole; siamo deboli ma non siamo cattivi, è che abbiamo le ali tarpate e ci sbagliamo facilmente. Nel Vangelo mi sorprende e mi emoziona sempre scoprire che in quelle pagine accese si parla più di poveri che di peccatori; più di sofferenze che di colpe. Non è moralista il Vangelo, è liberatore.

Dio ha sofferto vedendo Adamo diventare povero, cieco, oppresso, prigioniero, e un giorno non ha più potuto sopportarlo, ed è sceso, ha impugnato il seme di Adamo, ha intrecciato il suo respiro con il nostro respiro, i suoi sogni con i nostri. È venuto ed ha fatto risplendere la vita, ha messo canzoni nuove nel cuore, frantumi di stelle corrono nelle nostre vene. Perché Dio non ha come obiettivo sè stesso, siamo noi lo scopo di Dio. Il catechismo sovversivo, stravolgente, rivoluzionario di Gesù: non è l’uomo che esiste per Dio ma è Dio che esiste per l’uomo. Poi Gesù spalanca ancora di più il cielo, delinea uno dei tratti più belli del volto del Padre: «Sono venuto a predicare un anno di grazia del Signore», un anno di grazia, di cui Gesù soffia le note negli inferi dell’umanità (R. Virgili); un anno, un secolo, mille anni, una storia intera fatta solo di benevolenza, a mostrare che Dio è soltanto buono.

«Sei un Dio che vivi di noi» (Turoldo). Forse Dio è stanco di devoti solenni e austeri, di eroi dell’etica, di eremiti pii e pensosi, forse vuole dei giullari felici, alla san Francesco, felici di vivere: occhi come stelle; prigionieri usciti dalle segrete che danzano nel sole. (M. Delbrêl)

(da padre E. Ronchi)

foglietto del 26 gennaio 2025