CRESCERE INSIEME
Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139
APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
Giorno |
Ora | Parrocchia |
APPUNTAMENTI |
LUN 28 | 18.45 | CAMALO’ | Preparazione battesimi del 3 e del 10 |
19.30 | SANTANDRA’ | A TAVOLA CON LA BIBBIA | |
MART 29 | 20.45 | CAMALO’ | Equipe di evangelizzazione |
MERC 30 | 19.00 | CAMALO’ | Pizza-incontro animatori Grest |
GIOV 1.5 | 10.00 | ARCADE | BENEDIZIONE auto |
19.00 | SANTANDRA’ | Adorazione notturna e possibilità di confessioni (h. 19-20) | |
VEN 2 | 16.30 | CAMALO’ | Confessioni + prove per la Prima Comunione |
SAB 3 | 15.00 | SANTANDRA’ | Confessioni + prove per Prima Comunione |
17.00 | CAMALO’ | BATTESIMO di De Marchi Steva e di Tascedda Sara | |
DOM 4 | 9.30 | SANTANDRA’ | PRIMA COMUNIONE |
10.00 | ARCADE | PRIMA COMUNIONE (1° gruppo) | |
11.00 | CAMALO’ | PRIMA COMUNIONE (1° gruppo) | |
17.30 | CAMALO’ | VESPRITZ con i giovani |
Calendario ROSARIO MESE DI MAGGIO A CAMALO’ ore 20.00:
- Via Sant’Antonio (presso cortile Spagnolo-Martini): LUNEDI’ 5-12-19-26
- Via 3 cime (presso capitello del crocifisso): MERCOLEDI’ 7-14-21-28
- Via Postioma-Vacillotto (presso capitello S.Giovanni): GIOVEDI’ 8-15-22-29
- Via Povegliano (presso capitello piazzale Proloco): GIOVEDI’ 8-15-22-29
FATTI UN REGALO!!!
Esperienza Spirituale NUOVA VITA
…fare un’esperienza profonda dell’Amore di Dio
30-31 maggio e 1 giugno 2025
Oratorio di Povegliano
Per info e iscrizioni chiamare ore serali o tramite messaggi whatsapp
ORIANA 3404879665 LEONARDO 3471476698 VALENTINA 3477510139
PELLEGRINAGGIO FAMIGLIE (e non solo)
A MARANGO (Caorle) il 14 giugno
Programma:
- 09:30 ritrovo presso la chiesa di S.Gaetano (ognuno si organizza)
- 10:00 introduzione al pellegrinaggio e benedizione pellegrini
- 10:30 partenza a piedi verso il monastero di Marango (lungo l’argine, anche bambini)
- 12:00 Preghiera nella chiesa giubilare
- 12:15 pranzo al sacco e tempo libero
- 15:00 Incontro con la comunità monastica e benedizione finale
- 16:00 conclusione
Per partecipare dare la propria adesione a FRANCESCA MORATTI 3452380459 o ANTONELLA ZULIAN 3498347662 entro domenica 1 giugno
5 X 1000 DELL’IRPEF
LA TUA FIRMA E IL NOSTRO CODICE FISCALE PER UN SOSTEGNO ALLE ATTIVITA’ DEI NOSTRI ORATORI
- NOI Oratorio don Guido Tognana ARCADE CF: 92000520269
- NOI Oratorio Sant’Andrea APS SANTANDRA’ CF: 94091920267
- NOI Oratorio San Daniele POVEGLIANO CF: 94061440262
- Oratorio NOI Famiglia CAMALO’ CF: 94118960262
27 aprile – II domenica di Pasqua
RIFLESSIONE
I discepoli erano chiusi in casa per paura: e venne Gesù a porte chiuse. In mezzo ai suoi! pellegrino dell’eternità. Come amo le porte aperte di Dio, brecce nei muri, buchi nella rete (F. Fiorillo), profezia di un mondo in rivolta per fame di umanità.
Venne Gesù e stette in mezzo a loro. Nel centro della loro paura, in mezzo a loro, non sopra di loro, non in alto, non davanti, ma al centro, perché tutti sono importanti allo stesso modo. Lui sta al centro della comunità, nell’incontro, nel legame: “lo Spirito del Signore non abita nell’io, non nel tu, egli abita tra l’io e il tu” (M. Buber). In mezzo a loro, senza gesti clamorosi, solo esserci: presenza è l’altro nome dell’amore.
Non accusa, non rimprovera, non abbandona, “sta in mezzo”, forza di coesione degli atomi e del mondo. Pace a voi, annuncia, come una carezza sulle vostre paure, sui vostri sensi di colpa, sui sogni non raggiunti, sulla tristezza che scolora i giorni.
Gli avvenimenti di Pasqua, non sono semplici “apparizioni del Risorto”, sono degli incontri, con tutto lo splendore, l’umiltà, la potenza generativa dell’incontro. Otto giorni dopo Gesù è ancora lì: li aveva inviati per le strade, e li ritrova ancora chiusi in quella stessa stanza. E invece di alzare la voce o di ritirarsi per l’imperfezione di quelle vite, Gesù incontra, accompagna, con l’arte dell’accompagnamento, la fede nascente dei suoi.
Guarda, tocca, metti il dito… La Risurrezione non ha richiuso i fori dei chiodi, non ha rimarginato le labbra delle ferite. Perché la morte di croce non è un semplice incidente di percorso da dimenticare: quelle ferite sono la gloria di Dio, il punto più alto che il suo amore folle ha raggiunto, e per questo resteranno eternamente aperte.
Ai discepoli ha fatto vedere le sue ferite, tutta la sua umanità. E dentro c’era tutta la sua divinità. Metti qui la tua mano: qualche volta mi perdo a immaginare che forse un giorno anch’io sentirò le stesse parole, anch’io potrò mettere, tremando, facendomi condurre, cieco di lacrime, mettere la mia mano nel cuore di Dio. E sentirmi amato. Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! L’ultima beatitudine è per noi, per chi fa fatica, per chi cerca a tentoni, per chi non vede e inciampa, per chi ricomincia.
(da padre E. Ronchi)