Informazioni del 29 dicembre 2024 e 5 gennaio 2025

Pubblicato giorno 28 dicembre 2024 - Info settimanali

CRESCERE INSIEME


Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139


foglietto del 29 dic. 2024 e 5 genn. 2025

 

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA

Giorno

Ora Parrocchia

APPUNTAMENTI

DOM 29 15.00 P.A.C.S. CATTEDRALE di Treviso: CELEBRAZIONE APERTURA ANNO GIUBILARE IN DIOCESI
GIOV 2 19.00 SANTANDRA’ ADORAZIONE EUCARISTICA NOTTURNA
(termina con le lodi di venerdì alle 7.00)
LUN 6 11.00 CAMALO’ Santa Messa con le famiglie e i bambini battezzati nel 2024 e riconsegna della fogliolina
MART 7 20.30 SANTANDRA’ Ritrovo con i partecipanti del corso EMMAUS
MERC 8 20.45 POVEGLIANO Incontro genitori 1 media
GIOV 9 19.00 SANTANDRA’ ADORAZIONE EUCARISTICA NOTTURNA
(termina con le lodi di venerdì alle 7.00)
VEN 10 21.00 POVEGLIANO ROSARIO MEDITATO MENSILE – per le famiglie
SAB 11 12.30 CAMALO’ Pranzo e formazione ANIMATORI della Collaborazione
DOM 12 10.00 ARCADE Santa Messa con le famiglie e i bambini battezzati nel 2024

 

 


Colletta “Un posto a tavola”

Per sostenere i progetti missionari diocesani: la raccolta fino 6 gennaio

Vedi cassetta raccolta offerte al centro della chiesa durante le liturgie


             

Il patriarca Pizzaballa: la gioia del Natale svuota la retorica della guerra e dei potenti

A Betlemme, la Messa con l’invito, da parte del Patriarca, ad essere “pellegrini di speranza anche dentro le strade e tra le case distrutte” dal conflitto

Perseverare senza timori nel cammino della giustizia

“Il Natale del Signore è tutto qui: attraverso il Suo Figlio, il Padre si coinvolge personalmente nella nostra storia e se ne carica il peso, ne condivide la sofferenza e le lacrime fino al sangue, e le offre una via di uscita di vita e di speranza”. La potenza dell’amore di Dio – afferma il patriarca – “ci chiede di non avere paura delle potenze di questo mondo, ma di perseverare nel cammino della giustizia e della pace”. Di qui, l’invito a credere con fede e fiducia, perché anche se i cristiani in Medio Oriente sono “pochi e forse anche insignificanti nelle costellazioni del potere e nello scacchiere dove si giocano le partite degli interessi economici e politici”, tuttavia essi rappresentano “il popolo cui è destinata la gioia del Natale”.

 


29 dicembre 2024 – SANTA FAMIGLIA

 “io devo occuparmi delle cose del Padre mio”  (Lc 2,41-52)                                                                                                                         

RIFLESSIONE

La Bibbia è una biblioteca sull’arte e sulla fatica di amare, è il racconto dell’amore, vivo e potente, incarnato e quotidiano, visibile o segreto. Lo è anche nel Vangelo di oggi: storia di una crisi familiare, di un adolescente difficile, di due genitori che non riescono a capire che cosa ha in testa. “Figlio, perché ci hai fatto stare in angoscia?” È il racconto di una famiglia che alterna giorni sereni tranquilli e altri drammatici, come accade in tutte le famiglie, specie con i figli adolescenti. Ma che sa fare buon uso delle crisi, attraverso un dialogo senza risentimenti e senza accuse. Figlio perché? L’interesse di Maria non è rivolto al rimprovero, non accusa, non giudica, non si deprime perché il figlio l’ha fatta soffrire, ma cerca di capire, di comprendere, di accogliere una diversità difficile. C’è incomprensione, c’è un dolore che pesa sul cuore, eppure Gesù torna con chi non lo capisce. E cresce dentro quella famiglia santa ma non perfetta, santa e limitata. Sono santi, sono profeti, eppure non si capiscono tra loro. Noi ci meravigliamo di non capirci, qualche volta, nelle nostre case?
(Da padre  E. Ronchi)

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5 gennaio 2025 – II dopo Natale

(Gv 1,1-18)

                                                                                                                                 

RIFLESSIONE

Giovanni comincia con un inno, un canto, che ci chiama a volare alto, un volo che proietta Gesù di Nazaret verso i confini del cosmo e del tempo. In principio era il Verbo e il Verbo era Dio.

Poi Giovanni si lancia verso l’origine delle cose che esistono: tutto è stato fatto per mezzo di Lui (v 3). Nulla di nulla senza di lui. “In principio”, “tutto”, “nulla”, “Dio”, parole assolute, che ci mettono in rapporto con la totalità e con l’eternità, con Dio e con il cosmo, in una straordinaria visione che abbraccia tempo, cose, spazio, divinità. Senza di lui nulla di ciò che esiste è stato fatto. Non solo gli esseri umani, ma il filo d’erba e la pietra e il pettirosso di stamattina, tutta la vita è fiorita dalle sue mani. Nessuno e niente nasce da sè stesso…

Natale: veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Ogni uomo, ogni donna, ogni bambino e ogni anziano, ogni malato e ogni migrante, tutti, nessuno escluso; nessuna esistenza è senza un grammo di quella luce, nessuna storia senza lo scintillio di un tesoro, abbastanza profondo perché nessun peccato possa mai spegnerlo.​

(da padre E. Ronchi)


 

foglietto del 29 dic. 2024 e 5 genn. 2025