Informazioni del 29 ottobre 2023

Pubblicato giorno 28 ottobre 2023 - Info settimanali

CRESCERE INSIEME


Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139


foglietto del 29 ottobre 2023

APPUNTAMENTI E INCONTRI

Giorno

Ora Parrocchia

APPUNTAMENTI

DOM 29 9.30 POVEGLIANO CRESIME
11.00 CAMALO’ BATTESIMI: Gobbo Giovanni, Cozza Dal Col Tommaso
LUN 30 20.30 SANTANDRA’ CONSIGLIO DELLA COLLABORAZIONE
GIOV 2 20.45 SANTANDRA’ Incontro catechiste 2^ media
DOM 5 10.00 ARCADE BATTESIMI di Donà Mattia e Alex
10.00 ARCADE Festa del ringraziamento per i frutti della terra
12.30 SANTANDRA’ RITROVO DEI PELLEGRINI DELLA TERRASANTA

 


SOLENNITA’ DI OGNISSANTI

Da qualcuno è anche chiamata “Pasqua dell’autunno” l’importante solennità che festeggiamo oggi come membri attivi di una Chiesa che ancora una volta non guarda se stessa, ma guarda e aspira al cielo. La santità, infatti, è un cammino che tutti siamo chiamati a percorrere, sull’esempio di questi nostri fratelli maggiori che ci vengono proposti come modelli in quanto hanno accettato di lasciarsi incontrare da Gesù, verso il quale sono andati con fiducia portando i loro desideri, le loro debolezze e anche le loro sofferenze.

Origini e storia della festa (1 novembre)

Questa festa di speranza, che ci ricorda qual è l’obiettivo della nostra vita, ha radici antiche: nel IV secolo inizia a essere celebrata la commemorazione dei martiri, comuni a diverse Chiese. Le prime tracce di questa celebrazione sono state rinvenute ad Antiochia nella domenica successiva alla Pentecoste e di essa ci parla già San Giovanni Crisostomo. Tra l’VIII e il IX secolo la festa si comincia a diffondere anche in Europa, e a Roma specificamente nel IX: qui sarà Papa Gregorio III (731-741) a scegliere come data il Primo novembre per farla coincidere con la consacrazione di una cappella in San Pietro dedicata alle reliquie “dei Santi apostoli e di tutti i Santi martiri e confessori, e di tutti i giusti resi perfetti che riposano in pace in tutto il mondo”.

All’epoca di Carlo Magno questa festa è già largamente conosciuta come occasione in cui la Chiesa, ancora peregrinante e sofferente sulla Terra, guarda al cielo, dove risiedono i suoi fratelli più gloriosi.

 


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10-12 novembre 2023 Oratorio di Povegliano

Per info e iscrizioni chiamare ore pomeriggio/sera o tramite messaggi whatsapp/telegram:
TERESA 3475148106
MONICA 3283358753
VALENTINA 3477510139

modulo per l’iscrizione


      29 Ottobre – Anno A –  XXX^ Tempo Ordinario  

                                                                                  

 “qual è il grande comandamento?”   (Mt 22,34-40)

 RIFLESSIONE

Il comandamento si riassume in un verbo: amerai. Un verbo al futuro, a indicare una azione mai conclusa, che durerà quanto il tempo. Amare non è un dovere, ma una necessità per vivere. Con queste parole possiamo gettare uno sguardo sulla fede di Gesù: lui crede nell’amore!

Tu amerai: con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente. Dio ama con tutto il cuore, Lui che è l’amore stesso. La creatura umana ama di tanto in tanto e con cento contraddizioni. Alla domanda su quale sia il comandamento grande, Gesù risponde offrendo tre oggetti d’amore: Dio, il prossimo, e te stesso. Il prossimo è simile a Dio; ha volto e voce, bisogno di amare e di essere amato, simili a quelli di Dio.

Terzo oggetto d’amore: amalo come (ami) te stesso. Àmati come prodigio della mano di Dio, vita della sua Vita. Ama per te libertà e giustizia, dignità e una carezza, questo amerai anche per il tuo prossimo. Prodigiosa contrazione di tutta la legge: quello che desideri per te, fallo anche agli altri. Perché se non ami la bellezza della tua vita, non sarai capace di amare nessuno, saprai solo prendere e accumulare, fuggire o violare, senza gioia né stupore, senza bellezza del vivere.

La Bibbia si fa concreta e provocatoria: amerai la triade sacra: la vedova, l’orfano e lo straniero, l’ultimo arrivato, il dolente, il fragile. E se presti denaro non esigerai interesse. E al tramonto restituirai il mantello al povero: è la sua pelle, la sua vita (Esodo 22,20-26).

(da Ermes Ronchi)


foglietto del 29 ottobre 2023