Informazioni del 30 gennaio 2022

CRESCERE INSIEME

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Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139

foglietto del 30 gennaio 2022

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA

Per una Chiesa sinodale (2^ parte)
comunione – partecipazione – missione

Come avverrà l’ascolto?

Tra gennaio e marzo del 2022 in ogni contesto parrocchiale, nelle associazioni ecclesiali, nei contesti di vita dovranno essere attivate esperienze di ascolto in piccoli gruppi (massimo 7-8 persone) e/o con singole persone. Si tratta di confrontarsi sui seguenti interrogativi (chiamati “domanda fondamentale”), da adattare a seconda dei contesti: Come avviene oggi questo “camminare insieme” a diversi livelli (da quello locale a quello universale), permettendo alla Chiesa di annunciare il Vangelo? Quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere come Chiesa che cammina insieme?

Per tale ascolto chiunque può essere contattato/a ed invitato, se lo desidera, a partecipare (giovani, famiglie, operatori pastorali, amici, vicini di casa, colleghi di lavoro…). Tutti questi “ascolti” verranno sintetizzati in diocesi e successivamente inviati a Roma, entro il 30 aprile, ad una Commissione della Chiesa italiana che farà sintesi di tutto ciò che perverrà dalle diocesi d’Italia. Vi sarà poi una sintesi continentale e quindi un’ultima, mondiale, che sarà consegnata al Papa e ai vescovi riuniti in Sinodo nell’autunno del 2023. Diverrà pertanto, grazie al contributo di un gran numero di uomini e di donne, materiale prezioso per poter discernere ciò che, grazie ad un “ascolto” così straordinario, lo Spirito Santo sta indicando alla Chiesa, popolo di Dio.

 Come posso fare per partecipare?

Ogni persona è invitata a partecipare ai momenti di gruppo che verranno attivati nel proprio contesto di vita. Chi è interessato, è invitato a prendere contatto con il parroco o con i componenti del Consiglio pastorale o con altri operatori pastorali della parrocchia per avere informazioni sulla possibile attivazione di gruppi di ascolto.

30 Gennaio 2022 – IV^ Domenica T.O.

“Nessun profeta è bene accetto nella sua patria”   (Lc 4.21-30)                                                                                                                          

RIFLESSIONE

La sinagoga è rimasta incantata davanti al sogno di un mondo nuovo che Gesù ha evocato: tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati! Poi, quasi senza spiegazione: pieni di sdegno, lo condussero sul ciglio del monte per gettarlo giù.

Non cercano Dio, cercano un taumaturgo a disposizione, pronto ad intervenire nei loro piccoli o grandi naufragi: uno che ci stupisca con effetti speciali, che risolva i problemi e non uno che ci cambi il cuore. Vorrebbero dirottare la forza di Dio fra i vicoli del loro paese.

Ma questo non è il Dio dei profeti. Gesù, che aveva parlato di una bella notizia per i poveri, di sguardo profondo per i ciechi, di libertà, viene dai compaesani ricondotto dalla misura del mondo al piccolo recinto di Nazaret.

E quante volte accadrà! Assicuraci pane e miracoli e saremo dalla tua parte! Moltiplica il pane e ti faremo re (Gv 6,15). Ma Gesù sa che con il pane e i miracoli non si liberano le persone, piuttosto ci si impossessa di loro e Dio non si impossessa, Dio non invade. E risponde quasi provocando i suoi compaesani, collocandosi nella scia della più grande profezia biblica, raccontando di un Dio che ha come casa ogni terra straniera.

Un Dio di sconfinamenti, la cui patria è il mondo intero, la cui casa è il dolore e il bisogno di ogni uomo. Gesù rivela il loro errore più drammatico: si sono sbagliati su Dio. «Sbagliarci su Dio è il peggio che ci possa capitare. Perché poi ti sbagli su tutto, sulla storia e sul mondo, sul bene e sul male, sulla vita e sulla morte» (D.M. Turoldo).

Allora lo condussero sul ciglio del monte per gettarlo giù. Non fugge, non si nasconde: non puoi fermare il vento di Dio.

(da Ermes Ronchi)

foglietto del 30 gennaio 2022