CRESCERE INSIEME
Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139
foglietto del 31 agosto e del 7 settembre 2025
APPUNTAMENTI DELLE DUE SETTIMANE
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Giorno |
Ora | Parrocchia |
APPUNTAMENTI |
| GIOV 4 | 19.00 | SANTANDRA’ | Adorazione eucaristica notturna |
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Da questo weekend,
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| SAB 6 | 16.00 | POVEGLIANO | MATRIMONIO di Genovese Roberto e Beraldo Sara Eva e BATTESIMO di Genovese Erik |
| DOM 7 | 10.00 | ARCADE | PRESENTAZIONE CRESIMANDI |
| LUN 8 | 19.00 | POVEGLIANO | In occasione della festa della Natività della Beata Vergine Maria, messa presieduta da mons. Fabio Franchetto, cancelliere vescovile |
| GIOV 11 | 19.00 | SANTANDRA’ | Adorazione eucaristica notturna (Confessioni 19.00-20.00) |
| VEN 12 | 20.00 | CAMALO’ | Preparazione ai battesimi del 14 settembre |
| 21.00 | POVEGLIANO | Rosario meditato con una preghiera particolare per il dono della pace. | |
| SAB 13 | 16.00 | ARCADE | Presentazione libro poesie e disegni di Katia Casteller presso centro riabilitazione ex AREP |
| DOM 14 | 9.30 | POVEGLIANO | Presentazione dei cresimandi di Santandrà e Povegliano |
| DOM 21 | 10.00 | ARCADE | Presentazione bilancio parrocchia 2024 |
| 11.00 | CAMALO’ | BATTESIMI: Grosso Riccardo; Barachuk Thomas; De Paola Venere | |
| 12.15 | SANTANDRA’ | BATTESIMO: Celotto Giulio | |
LA SETTIMANA SOCIALE DEI CATTOLICI TREVIGIANI
La 38ª Settimana sociale dei cattolici trevigiani è promossa dall’Azione cattolica – con l’Istituto Toniolo – e dalla Diocesi di Treviso, in collaborazione con il Network del Bene comune, l’Ufficio diocesano di Pastorale sociale e lavoro, Partecipare il presente e Comunione e liberazione.
Questi gli appuntamenti in programma.
- 2 settembre: “Una vita di bontà: il patrimonio di Giuseppe Toniolo”. Aldo Carera, Andrea Michieli, mons. Michele Tomasi – Ca’ dei Carraresi, ore 20.45.
- 24 settembre: “L’amicizia sociale in un tempo di policrisi”. Mauro Magatti, sociologo – auditorium S. Pio X – ore 20.45.
- 30 settembre: La grande casa. Una ballata civile: la nascita della Costituzione”. Matàz teatro, istituto Canossiano, ore 20.45.
- 8 ottobre: “Tornare cittadini”. Stefano Feltri, Alessandro Rosina, Francesco Stoppa, Paolo Gomarasca, in collaborazione con Partecipare il presente – auditorium S. Pio X, ore 20.45.
Altri appuntamenti sono previsti in dicembre e alla ripresa del nuovo anno civile
ANNIVERSARI DI MATRIMONIO A CAMALÒ 
- La festa degli anniversari di matrimonio (5-10-15-20-25-30-35…) sarà celebrata in occasione dei festeggiamenti patronali DOMENICA 14 SETTEMBRE con la S. Messa delle 11.00. Seguirà pranzo in Proloco.
Per partecipare e rinnovare il patto nuziale iscriversi presso- Bruna Pozzebon 3383569261 o
- Carmen Puppato 3452150374.
31 AGOSTO 2025 – XXII Tempo Ordinario
“chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato” (Lc 14,1.7-14)
RIFLESSIONE
Per la terza volta Gesù in casa di farisei, fieri avversari del maestro e al tempo stesso affascinati da lui. Il banchetto è un protagonista importante del vangelo di Luca: Gesù lo ha preso come immagine preferita del Regno dei cieli e come collaudo festoso di un nuovo modo di abitare la terra. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: quando sei invitato va a metterti all’ultimo posto. Non per umiltà, non per mortificazione, è questione di vangelo, di bella notizia: l’ultimo posto è il posto di Dio, venuto non per essere servito, ma per servire, il posto del “Dio capovolto” mostrato da Gesù. Nella vita siamo sedotti da tre verbi malefici: prendere, salire, dominare. Ad essi Gesù oppone tre verbi “benedetti”, che contengono e generano il bene della persona: dare, scendere, servire. Dare per primo, senza calcolare, generosamente, dissennatamente. Scendere, come il buon samaritano dalla sua cavalcatura, come l’invitato che scala all’ultimo posto. Servire, prendersi cura della vita in tutte le sue forme: «compito supremo di ogni esistenza è quello di custodire delle vite con la propria vita» (Elias Canetti).
(da padre E. Ronchi)
7 SETTEMBRE 2025 – XXIII Tempo Ordinario
“Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me non può essere mio discepolo” (Lc 14,25-33)
RIFLESSIONE
Con il suo “amare di più” Gesù non intende instaurare una competizione sentimentale o emotiva tra sé e la costellazione degli affetti del discepolo. Da una simile sfida affettiva sa bene che non uscirebbe vincitore, se non presso pochi “folli di Dio”. Per comprendere nel giusto senso il verbo amare, occorre considerare il retroterra biblico, confrontarsi con il Dio geloso dell’Alleanza (Dt 6,15) che chiede di essere amato con tutto il cuore e l’anima e le forze. La richiesta di amare Dio non è primariamente affettiva. Lungo tutta l’Alleanza e i Profeti significa essere fedeli, ascoltare, ubbidire, essere giusti nella vita. Amare “con tutto il cuore”, la totalità del cuore non significa esclusività: amerai Dio come si ama la madre, il figlio, il coniuge, l’amico: senza amori dimezzati. Ascolta Israele: non avrai altro Dio all’infuori di me, e non già: non avrai altri amori all’infuori di me. Gesù si offre come ottavo oggetto d’amore al nostro cuore plurale, come pienezza della polifonia dell’esistenza. E lo può fare perché Lui possiede la chiave dell’arte di amare fino in fondo, fino all’estremo del dono.
(da padre E. Ronchi)



