Informazioni del 4 luglio 2021

Pubblicato giorno 3 luglio 2021 - Info settimanali

CRESCERE INSIEME


Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
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Sito della collaborazione:  www.arcadepovegliano.it


foglietto del 4 luglio 2021

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA

Giorno

Ora Parrocchia

APPUNTAMENTI

DOM. 4 12.15 POVEGLIANO BATTESIMO di Francesca Baggio
LUN. 5 20.30 POVEGLIANO In oratorio: Riunione genitori campo 1^- 2^ media
MART. 6 19.00 CAMALO’ Preparazione battesimo
19.15 SANTANDRA’ In oratorio: Riunione genitori campo 1^ superiore
MERC. 7 20.30 SANTANDRA’ In oratorio: Riunione genitori campo 2^ superiore
VEN. 9 Tutto il giorno CAMALO’ Gita del Grest in piscina a Noale
SAB. 10 10.30 POVEGLIANO Matrimonio di Claudio Bosco e Alexandra Bozzanca
17.00 CAMALO’ Conclusione Grest: S.Messa + serata finale
DOM. 11 12.00 CAMALO’ BATTESIMO di Camilla De Vecchi

 


 

4 luglio 2021 – XIV Domenica tempo Ordinario

XIV ordinario  «Gesù andò nella sua patria e i discepoli lo seguirono»      (Mc 6,1-6)

RIFLESSIONE

La missione di Gesù nella sua patria sembra un fallimento e invece si trasforma in una felice disseminazione: «percorreva i villaggi insegnando». A Nazaret non è creduto e «non vi poté operare nessun prodigio»; ma «solo impose le mani a pochi malati e li guarì». Così è il nostro Dio: non nutre mai rancori, lui profuma di vita.

Dapprima la gente rimaneva ad ascoltare Gesù stupita. Come mai lo stupore si muta così rapidamente in scandalo? Probabilmente perché l’insegnamento di Gesù è totalmente nuovo. Gesù è l’inedito di Dio, l’inedito dell’uomo; è venuto a portare un «insegnamento nuovo» (Mc 1,27), a mettere la persona prima della legge, a capovolgere la logica del sacrificio, sacrificando sé stesso. La gente di casa, del villaggio, della patria fanno proprio come noi, che amiamo andare in cerca di conferme a ciò che già pensiamo, ci nutriamo di ripetizioni e ridondanze, incapaci di pensare in altra luce.

E poi Gesù non parla come uno dei maestri d’Israele, con il loro linguaggio alto, “religioso”, ma adopera parole di casa, di terra, di orto, di lago, quelle di tutti i giorni. Racconta parabole laiche, che tutti possono capire, dove un germoglio, un grano di senape, un fico a primavera diventano personaggi di una rivelazione.

E allora dove è il sublime? Dove la grandezza e la gloria dell’Altissimo? Scandalizza l’umanità di Dio, la sua prossimità. Eppure è proprio questa la buona notizia del Vangelo: che Dio si incarna, entra dentro l’ordinarietà di ogni vita, abbraccia l’imperfezione del mondo, che per noi non è sempre comprensibile, ma per Dio sempre abbracciabile.

Nessun profeta è bene accolto nella sua casa. Perché non è facile accettare che uno “qualunque” pretenda di parlare da profeta, con una profezia laica, quotidiana, che si muove per botteghe e villaggi, fuori dal magistero ufficiale, che circola attraverso canali nuovi e impropri. Ma è proprio questa l’incarnazione perenne di uno Spirito che, come un vento carico di pollini di primavera, non sai da dove viene e dove va, ma riempie le vecchie forme e passa oltre.

(da Ermes Ronchi)


 

Tempo di estate: va in vacanza anche la fede?

In queste afose giornate di luglio, in cui il condizionatore sembra l’alleato più fedele e lo spirito di iniziativa pare squagliarsi come un gelato lasciato fuori dal frigorifero, c’è però una dimensione che, pur con tempi e modi diversi, non può smettere di lavorare ed evolvere: la fede.

Come si può, in concreto, non far spegnere la fede in vacanza? Direi, in estrema sintesi:

  • Approfittando di tempi meno affrettati per una lettura spirituale o, anche semplicemente, la ripresa di alcuni passi del Vangelo.
  • Operando una tranquilla meditazione sull’anno di lavoro o scuola appena trascorso, verificando la sua aderenza con i punti cardine del Vangelo
  • Facendo una confessione ben preparata, anche nel luogo di villeggiatura in cui ci si trova, magari con l’ausilio di un religioso esterno, se questo aiuta a confidarsi meglio e a superare certe forme di “blocco” o piccole inibizioni che possono sorgere di fronte a un sacerdote che si conosce da tempo.
  • Formulando il proposito di una preghiera costante, cadenzata e programmata anche quando l’estate volgerà al termine ed i ritmi forsennati di sempre riprenderanno il sopravvento.

Contrariamente a quanto si crede, il riposo ed il nutrimento della propria fede non sono affatto incompatibili.

foglietto del 4 luglio 2021