CRESCERE INSIEME
Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139
APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
Giorno |
Ora | Parrocchia |
APPUNTAMENTI |
DOM 4 | 9.30 | SANTANDRA’ | PRIME COMUNIONI |
10.00 | ARCADE | PRIME COMUNIONI (1° gruppo) | |
11.00 | CAMALO’ | PRIME COMUNIONI (1° gruppo) | |
17.30 | CAMALO’ | VESPRITZ con i giovani | |
LUN 5 | 20.30 | CAMALO’ | Incontro CPAE |
GIOV 8 | 19.00 | SANTANDRA’ | Adorazione notturna e possibilità di confessioni (h.19-20) |
21.00 | POVEGLIANO | Formazione animatori GREST Po.Ca.San + Arcade | |
VEN 9 | 21.00 | POVEGLIANO | Rosario mensile meditato |
SAB 10 | 17.00 | CAMALO’ | BATTESIMO di Luciano Altea |
20.00 | ARCADE | Cena delle mamme in oratorio | |
DOM 11 | 9.30 | POVEGLIANO | PRIME COMUNIONI |
10.00 | ARCADE | PRIME COMUNIONI (2° gruppo) | |
11.00 | CAMALO’ | PRIMA COMUNIONI (2° gruppo) | |
dalle 15.00 | SANTANDRA’ | Incontro famiglie “LA CURA DELL’AMORE” |
5 X 1000 DELL’IRPEF
LA TUA FIRMA E IL NOSTRO CODICE FISCALE PER UN SOSTEGNO ALLE ATTIVITA’ DEI NOSTRI ORATORI
- NOI Oratorio don Guido Tognana ARCADE CF: 92000520269
- NOI Oratorio Sant’Andrea APS SANTANDRA’ CF: 94091920267
- NOI Oratorio San Daniele POVEGLIANO CF: 94061440262
- Oratorio NOI Famiglia CAMALO’ CF: 94118960262
FATTI UN REGALO!!!
Esperienza Spirituale NUOVA VITA
…fare un’esperienza profonda dell’Amore di Dio
30-31 maggio e 1 giugno 2025
Oratorio di Povegliano
Per info e iscrizioni chiamare ore serali o tramite messaggi whatsapp
ORIANA 3404879665 LEONARDO 3471476698 VALENTINA 3477510139
PELLEGRINAGGIO FAMIGLIE (e non solo)
A MARANGO (Caorle) il 14 giugno
Programma:
- 09:30 ritrovo presso la chiesa di S.Gaetano (ognuno si organizza)
- 10:00 introduzione al pellegrinaggio e benedizione pellegrini
- 10:30 partenza a piedi verso il monastero di Marango (lungo l’argine, anche bambini)
- 12:00 Preghiera nella chiesa giubilare
- 12:15 pranzo al sacco e tempo libero
- 15:00 Incontro con la comunità monastica e benedizione finale
- 16:00 conclusione
Per partecipare dare la propria adesione a FRANCESCA MORATTI 3452380459 o ANTONELLA ZULIAN 3498347662 entro domenica 1 giugno
27 aprile – III domenica di Pasqua
“Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene” (Gv 21,1-19)
RIFLESSIONE
Pietro e gli altri sei compagni si sono arresi, sono tornati indietro, alla vita di prima. Chiusa la parentesi di quei tre anni di strade, di vento, di sole, di parole come pane e come luce, di itineranza libera e felice, conclusa nel modo più drammatico. E i sette, ammainata la bandiera dei sogni, sono tornati alla quotidianità. «Ma in quella notte non presero nulla». Notte senza stelle, notte amara, in cui in ogni riflesso d’onda pare loro di veder naufragare un sogno, un volto, una vita. In quell’albeggiare sul lago il miracolo non sta nel ripetersi di un’altra pesca straordinaria, sta in Pietro che si butta in acqua vestito, che nuota più forte che può, nell’ansia di un abbraccio, con il cuore che punta diritto verso quel piccolo fuoco sulla riva. Dove Gesù, poteva sedersi, aspettare il loro arrivo, starsene ad osservare, arrivare dopo, invece no, non trattiene la cura, non frena le attenzioni per loro: fuoco, braci, pesce, il tempo, le mani, il cibo. Si preoccupa di accoglierli bene, stanchi come sono, con qualcosa di buono.
Gli incontri pasquali sono veri, è davvero Gesù, perché quelli che compie sono solo gesti d’amico! Sulla spiaggia, attorno a pane e pesce alla griglia, il più bel dialogo del mondo. Tre brevissime, fulminanti domande, rivolte a un pescatore; a Pietro che trema vicino alle braci di un fuocherello, trema per il freddo e per la domanda bruciante: Simone di Giovanni, mi ami più di tutti?
Gesù non si interessa di aspetti dottrinali: per lui ciò che brucia sono i legami interpersonali. Vuol sapere se dietro di sé ha lasciato amore, solo allora può tornare dal Padre. Teresa d’Avila, in un’estasi, sente: «Per un “ti amo” detto da te, Teresa, rifarei da capo l’universo». «Simone, mi ami?». Gesù vuol rifare Pietro da capo, lui non si interessa di rimorsi, di sensi di colpa, di pentimenti, ma di cuori riaccesi di nuovo.
E Gesù abbassa le sue richieste e si adegua alla fragilità di Pietro, contento di quel piccolo: vuole vedere il mondo con gli occhi di Pietro, vederlo con il cuore del debole, con gli occhi del povero, da incarnato, o non cambierà mai niente. Non dall’alto di un trono, ma all’altezza della canzone che cantano gli occhi dell’apostolo stanco. E ogni cuore umano è stanco.
(da padre E. Ronchi)