CRESCERE INSIEME
Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139
APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
Giorno |
Ora | Parrocchia |
APPUNTAMENTI |
DOM 5 | 11.00 | ARCADE | Incontro sul tema dell’oratorio parrocchiale |
MART 7 | 20.30 | ARCADE | Riunione delle associazioni per la scuola materna |
20.30 | MONTEBEL. | Riunione referenti delle Collaborazioni Pastorali | |
VEN 10 | 20.30 | SANTANDRA’ | Rosario mensile con meditazioni sull’Evangelii Gaudium (evangelizzazione) |
SAB 11 | 10.45 | ARCADE | Incontro fraterno in oratorio per gli anziani e ammalati |
9.30-12.00 | SANTANDRA’ | CONFESSIONI e Adorazione Eucaristica | |
Pomeriggio | CAMALO’ | Uscita della 5^ elem presso le suore Visitandine | |
Pomeriggio | CAMALO’ | Festa di Carnevale Scuola Materna | |
17.30 | ARCADE | Incontro genitori 2^media | |
DOM 12 | 12.00-18.00 | TREVISO | Uscita della 1^ media della Collaborazione presso il Seminario Vescovile e incontro per i genitori |
13-20 settembre: PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA
GIOVEDI 16 FEBBRAIO 2023 ALLE ORE 20.45 in oratorio a Santandrà
RIUNIONE DI PRESENTAZIONE DEL PELLEGRINAGGIO APERTA A TUTTI !
5 Febbraio 2023 – V^ Tempo Ordinario
“Voi siete la luce del mondo .. risplenda la vostra luce davanti agli uomini” (Mt 5,13-16)
RIFLESSIONE
Voi siete sale, voi siete luce: sale che conserva le cose, minima eternità disciolta nel cibo; luce che accarezza di gioia le cose, ne risveglia colori e bellezza. Essere sale e luce del mondo vuol dire che dalla buona riuscita della mia avventura, umana e spirituale, dipende la qualità del resto del mondo.
Come fare per vivere questa responsabilità seria, che è di tutti? Meno parole e più gesti. Che il profeta Isaia elenca, nella prima lettura di domenica: «Spezza il tuo pane», verbo asciutto, concreto, fattivo. «Spezza il tuo pane», e poi è tutto un incalzare di altri gesti: «Introduci in casa, vesti il nudo, non distogliere gli occhi. Allora la tua luce sorgerà come l’aurora, la tua ferita si rimarginerà in fretta». E senti l’impazienza di Dio, l’impazienza di Adamo, e dell’aurora che sorge e della fame che grida; l’urgenza del corpo dell’uomo che ha dolore e ferite, ha fretta di pane e di salute. La luce viene attraverso il mio pane quando diventa nostro pane, condiviso e non un possesso geloso.
Il gesto del pane viene prima di tutto: perché sulla terra ci sono creature che hanno così tanta fame che per loro Dio non può che avere la forma di un pane. Guarisci altri e guarirà la tua ferita, prenditi cura di qualcuno e Dio si prenderà cura di te; produci amore e Lui ti fascerà il cuore, quando è ferito. Illumina altri e ti illuminerai, perché chi guarda solo a sé stesso non s’illumina mai. Chi non cerca, anche a tentoni, quel volto che dal buio chiede aiuto, non si accenderà mai. È dalla notte condivisa che sorge il sole di tutti. «Se mi chiudo nel mio io, pur adorno di tutte le virtù, ricco di sale e di luce, e non partecipo all’esistenza degli altri, se non mi dischiudo agli altri, posso essere privo di peccati, e tuttavia vivo in una situazione di peccato» (G. Vannucci).
Ma se il sale perde sapore con che cosa lo si potrà rendere salato? Conosciamo bene il rischio di affondare in una vita insipida e spenta. E accade quando non comunico amore a chi mi incontra, non sono generoso di me, non so voler bene: «non siamo chiamati a fare del bene, ma a voler bene» (Sorella Maria di Campello).
(da Ermes Ronchi)