CRESCERE INSIEME
Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139 (sarà assente dal 6 al 15 settembre)
Sito della collaborazione: www.arcadepovegliano.it
foglietto del 5 settembre 2021
APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
Giorno | Ora | Parrocchia | APPUNTAMENTI |
MAR. 7 | 19.00 | CAMALO’ | Preparazione battesimi del 12 |
MERC. 8 | 20.00 | POVEGLIANO | S. MESSA SOLENNE + PROCESSIONE per le vie del paese, con la statua di Maria bambina |
VEN. 10 | 20.30 | POVEGLIANO | ROSARIO MENSILE MEDITATO (ammalati) |
SAB.11 | 10.30 | ARCADE | BATTESIMO di Bagattin Viola |
DOM 12 | 12.15 | CAMALO’ | BATTESIMI di Pozzebon Sasha e Collavo Eleonora |
Il Papa: con coraggio scegliamo di cambiare per salvare la nostra Terra
Mettere in discussione il nostro stile di vita e il modo in cui usiamo i beni del pianeta per attuare un cambiamento ecologico e sociale basato su responsabilità, rispetto e sobrietà. E’ l’appello contenuto nel video che lancia l’intenzione di preghiera che Papa Francesco affida alla Chiesa per il mese di settembre. I giovani lo stanno già facendo, sottolinea Francesco, prendiamo esempio da loro.
A settembre l’iniziativa “Tempo del Creato”
L’intenzione di preghiera indicata dal Papa si inserisce nella celebrazione annuale globale ed ecumenica del Tempo del Creato. Nel 2021 si svolge dal 1° settembre, Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, al 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, patrono dell’ecologia, e vedrà le comunità impegnate in progetti di sensibilizzazione e di cura nei riguardi dell’ambiente. Nel testo che accompagna il videomessaggio si afferma che “sono sempre di più gli allarmi a livello globale per cercare di aumentare la consapevolezza dell’umanità sul fatto che qualcosa deve cambiare”. Nel giugno scorso, l’ONU ha avvertito che la Terra sta raggiungendo rapidamente ‘estremi irreversibili’ e che l’umanità sta affrontando una triplice minaccia: la perdita della biodiversità, l’alterazione climatica e l’aumento dell’inquinamento”, fattori che influiscono sulla vita di tutti.
Sobrietà e solidarietà: un cambiamento urgente
Papa Francesco nella Laudato si’, invita a riconoscere “la radice umana della crisi ecologica”, per questo – si legge ancora nel testo – è essenziale riflettere sullo stile di vita che conduciamo, per vedere fino a che punto queste azioni pregiudicano il pianeta”. “Le parole di Francesco non possono lasciarci indifferenti – commenta padre Frédéric Fornos S.J., direttore Internazionale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa -. Di fronte alla crisi ecologica, c’è urgenza di cambiare il nostro stile di vita perché sia sobrio e solidale. Siamo consapevoli di questa urgenza? Per proteggere la nostra casa comune, le parole non bastano più. Nella Laudato si’ – conclude padre Fornos – Francesco ci propone un cammino, un ritorno alla semplicità, alla fraternità con il creato e con i più bisognosi”.
5 settembre 2021 – XXIII Domenica Tempo Ordinario
“Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!” (Mc 7,31-37)
RIFLESSIONE
In questo brano del Vangelo Gesù appare come il “passatore” di frontiere: cammina con i suoi attraversando la Galilea fino alla Decapoli pagana. Il cammino di Gesù, l’uomo senza confini, cuce insieme i lembi di una ferita, alla ricerca di quella dimensione dell’umano che ci accomuna tutti e che viene prima di ogni divisione culturale, religiosa, razziale.
Gli portarono un sordomuto: un uomo imprigionato nel silenzio, una vita dimezzata, ma che viene “portato”, da una piccola comunità di persone che gli vogliono bene, fino a quel maestro straniero, ma per il quale ogni terra straniera è patria. E lo pregarono di imporgli la mano.
Ma Gesù fa molto di più: appartiene proprio alla pedagogia dell’attenzione con una successione di parole e di gesti: lo porta via con sé, in disparte, lontano dalla folla; non è più uno dei tanti emarginati anonimi, ora è il preferito; e il maestro è tutto per lui.
Gesù pose le dita negli orecchi del sordo: il tocco delle dita, le mani che parlano senza parole. Gesù entra in un rapporto corporeo come un medico capace e umano, si rivolge alle parti deboli, tocca quelle sofferenti. Poi con la saliva toccò la sua lingua: ti do qualcosa di mio, qualcosa di vitale, insieme al respiro e alla parola, simboli dello Spirito.
Vangelo di contatti, di odori, di sapori: i corpi diventano luogo santo di incontro con il Signore e «i sensi sono divine tastiere» (D.M. Turoldo). La salvezza passa attraverso i corpi, non è ad essi estranea, né li rifugge come luogo del male, sono «scorciatoie divine» (J.P. Sonnet),
Guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: Effatà, cioè: Apriti! emettendo un sospiro che non è un grido che esprime potenza, non è un singhiozzo di dolore, ma è il respiro della speranza calmo e umile, è il sospiro del prigioniero (Salmo 102,21), è la nostalgia per la libertà (Salmo 55,18). Apriti agli altri e a Dio, e che le tue ferite di prima diventino feritoie, attraverso le quali entra ed esce la vita. Sa parlare solo chi sa ascoltare. Gli altri innalzano barriere quando parlano, e non incontrano nessuno.
Gesù non guarisce i malati perché diventino credenti o si mettano al suo seguito, ma per creare uomini liberi, guariti, pieni. «Gloria di Dio è l’uomo vivente» (Sant’Ireneo) l’uomo tornato a pienezza di vita.
(da Ermes Ronchi)