Informazioni del 6 e del 13 luglio 2025

Pubblicato giorno 5 luglio 2025 - Info settimanali

CRESCERE INSIEME


Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139

Nella settimana dal 13 al 19 luglio saranno assenti sia don Michele che don Marco
perché impegnati nei campiscuola di 2^ e 3^ media.
Per qualsiasi urgenza contattare comunque don Michele.


foglietto del 6 e del 13 luglio 2023

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA

Giorno

Ora Parrocchia

APPUN TAMENTI

DOM 6

 

10.00 ARCADE BATTESIMI di: Zanellato Edoardo di Edy e Elisa –  Grattacaso Giovanni di Nino e Gloria
11.00 SANTANDRA’ BATTESIMO di: Beggio Vittoria di Thomas e Veronica –  Vittori Matilde di Martino e Caterina
LUN 7 ———— —————– Inizio camposcuola 3^ superiore a ROMA
19.30 SANTANDRA’ A TAVOLA CON LA BIBBIA – Condivisione sul vangelo
MERC 9 20.45 POVEGLIANO Ritrovo partecipanti NUOVA VITA di fine maggio
GIOV 10 19.00 SANTANDRA’ Adorazione eucaristica notturna (h. 19-20 confessioni)
VEN 11 21.00 POVEGLIANO ROSARIO MEDITATO sul “cuore” (testi tratti dall’Enciclica Dilexit nos di Papa Francesco)
SAB 12 ———— ——————- Inizio campiscuola 2^ media a CAVIOLA e 3^ media a GOSALDO
GIOV 17 19.00 SANTANDRA’ Adorazione eucaristica notturna

 


RACCOLTA PERMANENTE FARMACI

In seguito all’incontro di due domeniche fa con il monaco libanese (padre Charbel), avviamo nelle nostre parrocchie la raccolta permanente di farmaci.

Ricordiamo che si raccolgono i farmaci non scaduti ma che abbiamo in casa e che non usiamo più per vari motivi. Raccogliamo anche le scatole aperte (delle capsule). I liquidi aperti non vengono raccolti perché scadono dopo pochi giorni dall’apertura.

DOVE SI RACCOLGONO I FARMACI?
Potete portarli nelle cassette di raccolta alimenti che abbiamo nelle varie chiese.

E SE VOGLIO FARE UN’OFFERTA IN DENARO?
Consigliamo di darla direttamente ai sacerdoti dicendo che è per la carità verso il popolo libanese.

 


“Ho sempre inteso il riposo come un distogliersi dagli impegni quotidiani, mai come giorni di ozio.
Riposo significa riprendersi: rigenerare le forze, gli ideali, i progetti… In poche parole: cambiare occupazione, per ritornare poi — con nuovo brio — al lavoro consueto.”
San Josèmaria Escrivà


 

6 luglio 2025 – XIV Tempo Ordinario

“La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!”       (Lc 10,1-12.17-20)                                                                                                   

 RIFLESSIONE
Vi mando come agnelli, senza zanne o artigli, ma non allo sbaraglio e al martirio, bensì a immaginare il mondo in altra luce, ad aprire il passaggio verso una casa comune. Gli occhi del Signore brillano: sono uomini e donne fedeli al loro compito, uomini generosi e leali, donne libere e felici. Gesù manda i suoi discepoli non a intonare lamenti sopra un mondo distratto e lontano, bensì ad annunciare il capovolgimento: il Regno di Dio si è fatto vicino. E le parole che affida ai discepoli sono semplici e poche: pace a questa casa, Dio è vicino. Noi ci lamentiamo: il mondo si è allontanato da Dio! E Gesù invece: Dio si è avvicinato, Dio è in cammino per tutte le strade, vicinissimo a te, bussa alla tua porta e attende che tu gli apra. In qualunque casa entriate, dite: pace a questa casa. Gesù sogna la ricostruzione dell’umano attraverso mille e mille case ospitali e braccia aperte: l’ospitalità è il segno più attendibile, indiscutibile, dell’alto grado di umanità che un popolo ha raggiunto (R. Virgili), prima pietra della civiltà, perché dove non si pratica l’ospitalità, si pratica la guerra e si impedisce la pace che è il fiorire della vita in tutte le sue forme.
(da padre E. Ronchi)


13 luglio 2025 – XIV Tempo Ordinario

“cosa devo fare per ereditare la vita eterna?”         (Lc 10,25-37)                                                                                             

 RIFLESSIONE

Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico! Siamo tutti sulla medesima strada! Un uomo ferito, lasciato solo lungo la strada! Solo un samaritano (gente ostile e disprezzata, che non frequenta il tempio) ne ebbe compassione: si fa prossimo con tre gesti concreti: vedere, fermarsi, toccare. “Chi è il mio prossimo?”. Vedere e lasciarsi ferire dalle ferite dell’altro; fermarsi addosso alla vita che geme e si sta perdendo nella polvere della strada; toccare: il samaritano versa olio e vino, fascia le ferite dell’uomo, lo solleva, lo carica, lo porta.

Il racconto di Luca poi si muove rapido, mettendo in fila dieci verbi per descrivere l’amore fattivo: vide, ebbe compassione, si avvicinò, versò, fasciò, caricò, portò, si prese cura, pagò… fino al decimo verbo: al mio ritorno salderò… Questo è il nuovo decalogo, perché l’uomo sia promosso a uomo, perché la terra sia abitata da “prossimi” e non da briganti o nemici. Al centro del messaggio di Gesù una parabola; al centro della parabola un uomo; e quel verbo: Tu amerai. Fa così, e troverai la vita.
(da padre E. Ronchi)


foglietto del 6 e del 13 luglio 2023



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