CRESCERE INSIEME
Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139
Nella settimana dal 13 al 19 luglio saranno assenti sia don Michele che don Marco
perché impegnati nei campiscuola di 2^ e 3^ media.
Per qualsiasi urgenza contattare comunque don Michele.
foglietto del 6 e del 13 luglio 2023
APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
Giorno |
Ora | Parrocchia |
APPUN TAMENTI |
DOM 6
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10.00 | ARCADE | BATTESIMI di: Zanellato Edoardo di Edy e Elisa – Grattacaso Giovanni di Nino e Gloria |
11.00 | SANTANDRA’ | BATTESIMO di: Beggio Vittoria di Thomas e Veronica – Vittori Matilde di Martino e Caterina | |
LUN 7 | ———— | —————– | Inizio camposcuola 3^ superiore a ROMA |
19.30 | SANTANDRA’ | A TAVOLA CON LA BIBBIA – Condivisione sul vangelo | |
MERC 9 | 20.45 | POVEGLIANO | Ritrovo partecipanti NUOVA VITA di fine maggio |
GIOV 10 | 19.00 | SANTANDRA’ | Adorazione eucaristica notturna (h. 19-20 confessioni) |
VEN 11 | 21.00 | POVEGLIANO | ROSARIO MEDITATO sul “cuore” (testi tratti dall’Enciclica Dilexit nos di Papa Francesco) |
SAB 12 | ———— | ——————- | Inizio campiscuola 2^ media a CAVIOLA e 3^ media a GOSALDO |
GIOV 17 | 19.00 | SANTANDRA’ | Adorazione eucaristica notturna |
RACCOLTA PERMANENTE FARMACI
In seguito all’incontro di due domeniche fa con il monaco libanese (padre Charbel), avviamo nelle nostre parrocchie la raccolta permanente di farmaci.
Ricordiamo che si raccolgono i farmaci non scaduti ma che abbiamo in casa e che non usiamo più per vari motivi. Raccogliamo anche le scatole aperte (delle capsule). I liquidi aperti non vengono raccolti perché scadono dopo pochi giorni dall’apertura.
DOVE SI RACCOLGONO I FARMACI?
Potete portarli nelle cassette di raccolta alimenti che abbiamo nelle varie chiese.
E SE VOGLIO FARE UN’OFFERTA IN DENARO?
Consigliamo di darla direttamente ai sacerdoti dicendo che è per la carità verso il popolo libanese.
“Ho sempre inteso il riposo come un distogliersi dagli impegni quotidiani, mai come giorni di ozio.
Riposo significa riprendersi: rigenerare le forze, gli ideali, i progetti… In poche parole: cambiare occupazione, per ritornare poi — con nuovo brio — al lavoro consueto.”
San Josèmaria Escrivà
6 luglio 2025 – XIV Tempo Ordinario
“La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!” (Lc 10,1-12.17-20)
RIFLESSIONE
Vi mando come agnelli, senza zanne o artigli, ma non allo sbaraglio e al martirio, bensì a immaginare il mondo in altra luce, ad aprire il passaggio verso una casa comune. Gli occhi del Signore brillano: sono uomini e donne fedeli al loro compito, uomini generosi e leali, donne libere e felici. Gesù manda i suoi discepoli non a intonare lamenti sopra un mondo distratto e lontano, bensì ad annunciare il capovolgimento: il Regno di Dio si è fatto vicino. E le parole che affida ai discepoli sono semplici e poche: pace a questa casa, Dio è vicino. Noi ci lamentiamo: il mondo si è allontanato da Dio! E Gesù invece: Dio si è avvicinato, Dio è in cammino per tutte le strade, vicinissimo a te, bussa alla tua porta e attende che tu gli apra. In qualunque casa entriate, dite: pace a questa casa. Gesù sogna la ricostruzione dell’umano attraverso mille e mille case ospitali e braccia aperte: l’ospitalità è il segno più attendibile, indiscutibile, dell’alto grado di umanità che un popolo ha raggiunto (R. Virgili), prima pietra della civiltà, perché dove non si pratica l’ospitalità, si pratica la guerra e si impedisce la pace che è il fiorire della vita in tutte le sue forme.
(da padre E. Ronchi)
13 luglio 2025 – XIV Tempo Ordinario
“cosa devo fare per ereditare la vita eterna?” (Lc 10,25-37)
RIFLESSIONE
Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico! Siamo tutti sulla medesima strada! Un uomo ferito, lasciato solo lungo la strada! Solo un samaritano (gente ostile e disprezzata, che non frequenta il tempio) ne ebbe compassione: si fa prossimo con tre gesti concreti: vedere, fermarsi, toccare. “Chi è il mio prossimo?”. Vedere e lasciarsi ferire dalle ferite dell’altro; fermarsi addosso alla vita che geme e si sta perdendo nella polvere della strada; toccare: il samaritano versa olio e vino, fascia le ferite dell’uomo, lo solleva, lo carica, lo porta.
Il racconto di Luca poi si muove rapido, mettendo in fila dieci verbi per descrivere l’amore fattivo: vide, ebbe compassione, si avvicinò, versò, fasciò, caricò, portò, si prese cura, pagò… fino al decimo verbo: al mio ritorno salderò… Questo è il nuovo decalogo, perché l’uomo sia promosso a uomo, perché la terra sia abitata da “prossimi” e non da briganti o nemici. Al centro del messaggio di Gesù una parabola; al centro della parabola un uomo; e quel verbo: Tu amerai. Fa così, e troverai la vita.
(da padre E. Ronchi)