Informazioni del 6 ottobre 2024

Pubblicato giorno 5 ottobre 2024 - Info settimanali

CRESCERE INSIEME


Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139


foglietto del 6 ottobre 2024

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA

Giorno

Ora Parrocchia

APPUNTAMENTI

DOM 6 9.30 SANTANDRA’ S. Messa seguita dalla processione B.V.M. del Rosario
GIO 10 9.30-12.00 TREVISO Ritiro del clero diocesano
VEN 11 21.00 POVEGLIANO Rosario meditato
SAB 12 10.00 ARCADE Confessioni cresimandi
DOM 13 9.30 SANTANDRA’ Avvio dell’anno pastorale. Saranno presenti alla messa i ragazzi e le ragazze della catechesi con i catechisti.
9.30 POVEGLIANO Avvio dell’anno pastorale. Saranno presenti alla messa i ragazzi e le ragazze della catechesi con i catechisti.
10.00 ARCADE Santa Messa con partecipazione AVIS
11.00 CAMALO’ Avvio dell’anno pastorale. Saranno presenti alla messa i ragazzi e le ragazze della catechesi con i catechisti.
12.30 POVEGLIANO In oratorio, pranzo con gli operatori pastorali parrocchiali

 



7 ottobre 2024
GIORNATA DI DIGIUNO E DI PREGHIERA PER INVOCARE IL DONO DELLA PACE

Nei giorni scorsi, durante la messa di apertura del Sinodo dei Vescovi, Papa Francesco ha annunciato un doppio appuntamento di preghiera per la pace: “per invocare dall’intercessione di Maria Santissima il dono della pace, domenica prossima (6 ottobre, ndr.) mi recherò nella Basilica di Santa Maria Maggiore dove reciterò il santo Rosario e rivolgerò alla Vergine un’accorata supplica; se possibile, chiedo anche a voi, membri del Sinodo, di unirvi a me in quell’occasione. E, il giorno dopo, 7 ottobre, chiedo a tutti di vivere una giornata di preghiera e di digiuno per la pace nel mondo”. La Presidenza della CEI, raccogliendo l’appello del Papa, invita le comunità ad unirsi alla preghiera del Rosario di domenica 6 ottobre e a vivere la giornata di preghiera e di digiuno del 7 ottobre. “Ogni giorno aumentano i pezzi di questa guerra mondiale che si abbatte su diversi popoli e numerosi luoghi, spesso dimenticati. Non dobbiamo stancarci di chiedere che tacciano le armi, di pregare perché l’odio faccia spazio all’amore, la discordia all’unione. È tempo di fermare la follia della guerra: ognuno è chiamato a fare la propria parte, ognuno sia artigiano di pace”, afferma il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI.

 


XVI ASSEMBLEA ORDINARIA del SINODO DEI VESCOVI

Si è aperta a Roma, lo scorso 2 ottobre, una nuova fase del cammino sinodale della Chiesa

 

Ascoltare, discernere la voce di Dio, liberarsi di tutto ciò che impedisce di “creare armonia nella diversità”, aprire il cuore e la mente e “farsi piccoli” per accogliersi vicendevolmente, “con umiltà”: per affrontare la seconda sessione della XVI Assemblea generale del Sinodo sulla sinodalità servono questi atteggiamenti. Il Papa li descrive nella Messa di apertura dell’assise celebrata stamani, 2 ottobre, memoria liturgica dei Santi Angeli Custodi, in piazza San Pietro, e sottolinea ai 25 mila fedeli presenti alla celebrazione che il Sinodo “è un cammino”. Iniziato tre anni fa, Francesco chiede di riprendere ora questo itinerario “con uno sguardo rivolto al mondo”, a “questa drammatica ora della nostra storia”, mentre guerra e violenza “continuano a sconvolgere interi popoli e Nazioni”, perché in tale contesto la comunità cristiana, che “è sempre a servizio dell’umanità”, è chiamata ad annunciare il Vangelo. [Da www. https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2024-10/papa-sinodo-ascolto-comunione-umilta-aprire-mente-cuore.html]

 


 

6 ottobre 2024 – Anno B – XXVII Tempo Ordinario

“Lasciate che i bambini vengano a me”    (Mc 10,2-16)

 RIFLESSIONE

È lecito a un marito ripudiare la moglie? È risaputo: tutta la tradizione religiosa, avallata dalla Parola di Dio, lo legittimava. Ma Gesù prende le distanze: che cosa vi ha ordinato Mosè? Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio.

Gesù prende le distanze anche da Mosè: per la durezza del vostro cuore egli scrisse questa norma. Affermazione enorme: la legge che noi diciamo divina non sempre, non tutta riflette la volontà di Dio, talvolta è il riflesso del nostro cuore duro.

In principio non era così: a Gesù non interessa spostare avanti o indietro i paletti della morale, disciplinare la vita, ma ispirarla, accenderla, rinnovarla. Il Vangelo non è una morale, ma una sconvolgente liberazione (G. Vannucci): ci prende per mano e ci accompagna nei territori di Dio, dentro il suo sogno iniziale, sorgivo, originario; ci insegna a guardare non dal punto di vista della fine dell’amore, ma del suo inizio: per questo l’uomo lascerà il padre e la madre, si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Il sogno di Dio è i due che si cercano, i due che si trovano, i due che si amano e che diventano uno.

L’uomo non separi quello che Dio ha congiunto. Fin dal principio Dio congiunge le vite! Questo è il suo nome: “Dio congiunge”, come una profezia di comunione e di legame. Fa incontrare le vite, le unisce, collante degli atomi e del cosmo. Invece il nome del suo nemico, nemico dell’amore e della vita, è esattamente l’opposto: il diavolo, cioè Colui-che-separa.

Il problema è portato alla radice: non più ripudio o no, ma tener vivo il respiro dell’origine, impegnarsi con tutte le forze ad alimentare il sogno di Dio: proteggere e custodire gesti, pensieri, parole che hanno a loro volta la gioiosa forza di proteggere l’amore e congiungere le vite. Perché l’amore è fragile, e affamato di cure. Vero peccato non è trasgredire una norma, ma venire meno al sogno di Dio.

E questo accade a monte: è una lunga tela sottile che si tesse lentamente con quei comportamenti duri o indifferenti che spengono l’amore: infedeltà, mancanza di rispetto, offesa alla dignità, essere l’uno sull’altro causa di mortificazione quotidiana, anziché di vita.

Gesù getta le basi per la nostra libertà: il mio comportamento non è chiamato ad adeguarsi ad una legge esterna all’uomo, ma a quella norma interna che riaccende il volto, protegge il sorriso e il sogno di Dio. Allora se non ti impegni a coltivarlo, se non ricuci gli strappi, se il tuo amore negli anni si è fatto duro e aggressivo invece che dolce e umile, tu stai ripudiando il sogno di Dio, sei già adultero nel cuore.

(da padre Ermes Ronchi)

 

foglietto del 6 ottobre 2024