Informazioni del 9 aprile 2023

Pubblicato giorno 8 aprile 2023 - Info settimanali

CRESCERE INSIEME


Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139


foglietto del 9 aprile 2023

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA 

Giorno

Ora Parrocchia

APPUNTAMENTI

MAR 11 20.30 ARCADE Incontro ministri comunione
20.30 POVEGLIANO Incontro genitori dei ragazzi 2009 che andranno a Roma con i cresimati della Diocesi
MER 12 20.30 ARCADE Seduta straordinaria Consiglio Pastorale e Affari economici per l’ex-Cinema (in Oratorio)
20.30 POVEGLIANO 6° incontro per genitori sullo Spirito Santo
GIO 13 20.30 ARCADE Riunione sagra 2023
20.45 ARCADE Incontro animatori grest 2023
VEN 14 20.30 POVEGLIANO ROSARIO MEDITATO mensile (evangelizzazione)
SAB 15 9.30-12.00 SANTANDRA’ CONFESSIONI e Adorazione Eucaristica
15.00 SANTANDRA’ Prove e confessioni bambini PRIMA COMUNIONE
DOM 16 9.30 SANTANDRA’ PRIMA COMUNIONE durante la Messa
9.30 CAMALO’ Incontro genitori dei bambini di 2^ elementare

 


CAMPISCUOLA ESTIVI 

  • PRIMA MEDIA  9-16 luglio a GOSALDO (Casa Maria Immacolata)
  • SECONDA MEDIA  16-23 luglio a GOSALDO (Casa Maria Immacolata)
  • TERZA MEDIA  23-29 luglio a GOSALDO (Casa Maria Immacolata)
  • PRIMA SUPERIORE 30 luglio – 5 agosto (campo semi-mobile, luogo da definirsi)
  • SECONDA e TERZA SUPERIORE 6-12 agosto (campo mobile, luogo da definirsi)
  • QUARTA SUPERIORE 6-12 agosto (campo servizio Caritas a ROMA) 

 

Papa Francesco: “Per Pasqua guardate il guardaroba dell’anima e liberatevi delle cose inutili”

Controllare il “guardaroba dell’anima” e liberarsi delle “cose inutili”, delle “illusioni stupide”, “surrogati di speranza”; smettere di “truccarsi” e guardarsi allo specchio con la faccia “vera” che ognuno ha, quella “brutta”, ma “quella che Dio ama”; scoprire che le “ferite” non vanno negate fuggendo in una “droga” o nella “dimenticanza”, e intravedere, attraverso le ferite, la “speranza”, virtù che “ci mantiene in piedi”, e che “nasce e rinasce nei buchi neri delle nostre attese deluse”.


 

9 Aprile – PASQUA DI RISURREZIONE

 “doveva risorgere dai morti”      (Gv 20.1-9)  

RIFLESSIONE

La Pasqua è giunta a noi attraverso gli occhi e la fede delle donne che avevano seguito Gesù. Maria di Magdala e Maria di Giacomo escono di casa nell’ora tra il buio e la luce, appena possibile, con l’urgenza di chi ama, per visitare la tomba. A mani vuote, semplicemente a visitare, vedere, guardare, soffermarsi, toccare la pietra. Ed ecco ci fu un gran terremoto e un angelo scese: concorso di terra e di cielo, e la pietra rotola via, non perché Gesù esca, ne è già uscito, ma per mostrarlo alle donne: venite, guardate il posto dove giaceva. Non è un sepolcro vuoto che rende plausibile la risurrezione, ma incontrare Lui vivente, e l’angelo prosegue: So che cercate Gesù, non è qui!

C’è, esiste, vive, ma non qui. Va cercato fuori, altrove, diversamente, è in giro per le strade, è il vivente, un Dio da cogliere nella vita. Dovunque, eccetto che fra le cose morte. È fuori; cercate con occhi nuovi. Vi precede in Galilea, là dove tutto è cominciato, dove può ancora ricominciare.

L’angelo incalza: ripartite, Lui si fida di voi, vi aspetta e insieme vivrete solo inizi. Vi precede: la risurrezione di Gesù è una assoluta novità rispetto ai miracoli di risurrezione di cui parla il Vangelo. Per Lazzaro si era trattato di un ritorno alla vita di prima, quasi un cammino all’indietro. Quella di Gesù invece è un cammino in avanti, entra in una dimensione nuova, capofila della lunga migrazione dell’umanità verso la vita di Dio. La risurrezione non è un’invenzione delle donne. Mille volte più facile, più convincente, sarebbe stato fondare il cristianesimo sulla vita di Gesù, tutta dedita al prossimo, alla guarigione, all’incoraggiamento, a togliere barriere e pregiudizi. Una vita buona, bella e felice, da imitare. Molto più facile fondarlo sulla passione, su quel suo modo coraggioso di porsi davanti al potere religioso e politico, di morire perdonando e affidandosi. La risurrezione, fondamento su cui sta o cade la Chiesa (stantis vel cadentis ecclesiae) non è una scelta degli apostoli, è un fatto che si è imposto su di loro. Il più arduo e il più bello di tutta la Bibbia. E ne ha rovesciato la vita.

(da Ermes Ronchi)


foglietto del 9 aprile 2023