Informazioni del 9 luglio 2023

Pubblicato giorno 8 luglio 2023 - Info settimanali

CRESCERE INSIEME


Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020
Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849
Don Marco 349-4548139


foglietto del 9 luglio 2023

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA

Giorno

Ora Parrocchia

APPUNTAMENTI

DOM 9 9.30 POVEGLIANO S. Messa di inizio camposcuola 1^ media della collaborazione e partenza per Gosaldo
LUN 10 20.00- 23.00 ARCADE Oratorio: anguriata e karaoke
MART 11 19.00 CAMALO’ Preparazione battesimi
GIOV 13 20.45 ARCADE Riunione, in oratorio, di tutti i volontari per la sagra
VEN 14 21.00 POVEGLIANO ROSARIO MEDITATO MENSILE (evangelizzazione)
SAB 15 20.00 CAMALO’ Cena con le CONTRADE del paese (cena aperta a tutti).
Iscrizioni entro martedì 11 al 3204599748
DOM 16 9.30 POVEGLIANO S. Messa di inizio camposcuola 2^ media della collaborazione e partenza per Gosaldo

 


CAMPEGGI ESTIVI

Chi avesse disponibilità di offrire verdure del proprio orto o frutta dei propri alberi per i campeggi estivi che iniziano questa domenica può fare riferimento a Maria Genovese 3470451363. Ringraziamo fin d’ora per la disponibilità e la generosità!


La vocazione alla gioia di padre Paolo

Il Papa firma la prefazione al libro “Il mio testamento” (Centro Ambrosiano Editrice) di padre Paolo Dall’Oglio, di cui il 29 luglio prossimo ricorrono i 10 anni dalla scomparsa in Siria. Nel volume il gesuita commenta la Regola della Comunità monastica di Deir Mar Musa, da lui fondata. Francesco: “È commovente rileggere oggi alcuni passaggi profetici di un testo che tanto assomiglia a un testamento spirituale”.

Con una certa emozione si sfogliano le pagine di questo libro in cui padre Paolo Dall’Oglio commenta la Regola della comunità monastica di Deir Mar Musa; racconta cioè le intenzioni profonde che lo avevano mosso nel far rinascere un monastero siriaco antichissimo, del VI secolo d.C., recuperando la grande tradizione spirituale dei padri del deserto e insieme donandole il senso nuovo di una testimonianza dell’amore di Cristo nel contesto arabo-musulmano.

Mar Musa al-Habashi (San Mosè l’Abissino) era la sua creatura, concepita con tanto amore: queste conversazioni con i suoi confratelli – attorno al significato della Regola – ci trasmettono una grande passione. Uno spirito libero, che rifiuta formalismi e frasi di circostanza; a volte estremo, come lui stesso riconosce con una dose di autoironia. Queste conversazioni svelano anche la profondità della sua visione, il punto sorgivo del suo impegno: «Un monastero nel deserto – spiega con un’immagine suggestiva – è una luce che si vede da lontano, è una fermata sulla strada, una stazione del pellegrinaggio; per noi è come la quercia di Mamre dove Dio diventa nostro ospite e noi diventiamo i Suoi ospiti».


 

PER VIVERE UN’ESTATE CRISTIANA (…continua…)

  1. Dio ha posto la Creazione a disposizione del nostro godimento e della nostra gioia. La nostra terra è soggetta a costanti alterazioni degrado frutto del desiderio sfrenato di sfruttamento delle risorse naturali da parte dell’uomo. Dobbiamo assolutamente rispettare l’ambiente che ci consente di godere del riposo e di tante cose buone che il Signore ci offre. Occorrono secoli per ripopolare la terra, e ore per incendiarla.
  1. La bellezza, l’arte, la musica classica … ci possono elevare all’incontro e al godimento personale di Dio. Un santuario è una porta aperta alla fede. Maria Vergine è una mano che ci sospinge verso il Signore. La grandezza di un tempio è un anticipo della gloria che ci attende in paradiso. Godiamo davvero di ogni traccia che ha lasciato l’uomo attraverso l’arte quale risultato della propria fede!

 

  9 Luglio  –  Anno A  –  XIV^ Tempo Ordinario

 “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi   (Mt 11,25-30)                   

RIFLESSIONE

Il Vangelo ha appena riferito un periodo di insuccessi, tira una brutta aria: Giovanni è arrestato, Gesù è contestato duramente dai rappresentanti del tempio, i villaggi attorno al lago, dopo la prima ondata di entusiasmo e di miracoli, si sono allontanati. Ed ecco che, in quell’aria di sconfitta, si apre davanti a Gesù uno squarcio inatteso, che lo riempie di gioia: Padre, ti benedico, ti rendo lode, ti ringrazio, perché ti sei rivelato ai piccoli. Il posto vuoto dei grandi lo riempiono i piccoli: pescatori, poveri, malati, vedove, bambini, pubblicani, i preferiti da Dio.

Gesù scopre l’agire di Dio, come prima sapeva scoprire, nel fondo di ogni persona, angosce e speranze, e per loro sapeva inventare come risposta parole e gesti di vita, quelli che l’amore ci fa’ chiamare “miracoli”. Hai rivelato queste cose ai piccoli… di quali cose si tratta?

Un piccolo, un bambino capisce subito l’essenziale: se gli vuoi bene o no. In fondo è questo il segreto semplice della vita. Non ce n’è un altro, più profondo. I piccoli, i peccatori, gli ultimi della fila, le periferie del mondo hanno capito che Gesù è venuto a portare la rivoluzione della tenerezza: voi valete più di molti passeri, ha detto l’altra domenica, voi avete il nido nelle sue mani: Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Dio sta al fianco di chi non ce la fa, porta quel pane d’amore di cui ha bisogno ogni cuore umano stanco…

E ogni cuore è stanco. Venite, vi darò ristoro; vi presenterò il conforto del vivere. Due mani su cui appoggiare la vita stanca e riprendere il fiato del coraggio. Il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero: parole che sono musica, buona notizia. Gesù è venuto a cancellare la vecchia immagine di Dio: non più un dito accusatore puntato contro di noi, ma due braccia aperte. È venuto a rendere leggera e fresca la religione, a darci le ali di una fede che libera.

Gesù è un liberatore di energie creative e perciò è amato dai piccoli e dagli oppressi della terra. Imparate da me che sono mite e umile di cuore, cioè imparate dal mio cuore, dal mio modo di amare delicato e indomito. Da lui apprendiamo l’alfabeto della vita; alla scuola del cuore, la sapienza del vivere.

(da Ermes Ronchi)

 


foglietto del 9 luglio 2023