Informazioni dell’8 Novembre 2020

Pubblicato giorno 7 novembre 2020 - Info settimanali

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA

foglietto dell’ 8 Novembre 2020

giorno ora parrocchia APPUNTAMENTI
DOM. 8 10.00 ARCADE Nella Messa (ringraziamento): Preghiera al Monumento dei Caduti, benedizione macchine
10.30 POVEGLIANO BATTESIMO Calesso Samuele
GIOV. 12 20.00 ARCADE Presentazione Vangelo di Marco
20.45-21.30 ARCADE Adorazione Eucaristica
VEN. 13  20.00  POVEGLIANO   Rosario meditato
SAB. 14 ——— ARCADE Gruppi catechismo 3^ elem e 1^ media
14.30 SANTANDRA’ Gruppo giovani della Collaborazione

 CRESCERE INSIEME
8 novembre 2020 – XXXII Domenica Tempo Ordinario

 

«Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora »
(Mt 25,1-13)       

                                                 

RIFLESSIONE

Il Regno dei cieli, il mondo come Dio lo sogna, è simile a chi va incontro, è simile a dieci piccole luci nella notte, a gente coraggiosa che si mette per strada e osa sfidare il buio e il ritardo del sogno; e che ha l’attesa nel cuore, perché aspetta qualcuno, «uno sposo», un po’ d’amore dalla vita, lo splendore di un abbraccio in fondo alla notte. Tutte si addormentarono, le stolte e le sagge. Perché la fatica del vivere, la fatica di bucare le notti, ci ha portato tutti a momenti di abbandono, a sonnolenza, forse a mollare.
La parabola allora ci conforta: verrà sempre una voce a risvegliarci, Dio è un risvegliatore di vite. Non importa se ti addormenti, se sei stanco, se l’attesa è lunga e la fede sembra appassire. Verrà una voce, verrà nel colmo della notte, proprio quando ti parrà di non farcela più, e allora «non temere, perché sarà Lui a varcare l’abisso» (D.M. Turoldo).
Il punto di svolta del racconto non è la veglia mancata (si addormentano tutte, tutte ugualmente stanche) ma l’olio delle lampade che finisce. Alla fine la parabola è tutta in questa alternativa: una vita spenta, una vita accesa. Tuttavia lo scatto in alto, l’inatteso del racconto è quella voce nel buio della mezzanotte, capace di risvegliare alla vita. Io non sono la forza della mia volontà, non sono la mia capacità di resistere al sonno, io ho tanta forza quanta ne ha quella Voce, che, anche se tarda, di certo verrà, a ridestare la vita da tutti gli sconforti, a consolarmi dicendo che di me non è stanca, a disegnare un mondo colmo di incontri e di luci. A me serve un piccolo vaso d’olio. Il Vangelo non dice in che cosa consista quell’olio misterioso. Forse è quell’ansia, quel coraggio che mi porta fuori, incontro agli altri, anche se è notte. La voglia di varcare distanze, rompere solitudini, inventare comunioni, di credere alla festa: perché dal momento in cui mi mette in vita, Dio mi invita alle nozze con lui. Il Regno è un olio di festa: credere che in fondo ad ogni notte ti attende un abbraccio.

                                                                                                                                             (da Ermes Ronchi) 


 

VIVERE AL TEMPO DEL CORONAVIRUS
Tratto da “La Civiltà cattolica” di A.Vicini 

Il bene «salute» è – nello stesso tempo e in modo inseparabile – un bene personale e sociale, individuale e collettivo, locale e globale. Collaborazioni e impegni solidali volti a prevenire, diagnosticare e curare sono a beneficio di ciascuno e di tutti. Il bene comune della salute è vulnerabile e richiede protezione e vigilanza. Non possiamo fare a meno di occuparci della salute dell’altro, neppure se siamo così concentrati su noi stessi, in modo elitista ed esclusivo, convinti che ciò che conta, e quanto ci preme, è solo la nostra salute individuale. Chiedere il dono di una conversione profonda del cuore e della mente può esserci di aiuto per divenire persone di buona volontà, capaci di condividere la responsabilità di promuovere la salute quale bene personale e sociale.

La conversione
La fede cristiana rafforza l’urgenza dell’impegno etico per promuovere la salute quale bene personale e sociale, per ciascuno sul Pianeta, per la generazione attuale e per quelle future. Inoltre, un’autentica esperienza evangelica respinge ogni tentativo che miri a trovare spiegazioni, falsamente considerate «religiose», che attribuiscano a Dio la responsabilità di quanto sta accadendo di male nel mondo. Dio non ci invia punizioni per la nostra cattiveria e per il nostro peccato – personale, sociale e strutturale – sotto forma di infezioni virali e pandemie. Il Dio biblico che professiamo è l’Emmanuele, il Dio con noi, compassionevole, che ci accompagna in tutto ciò che viviamo, che prende su di sé ogni nostro peccato, che – quale creatore e ri-creatore – è al lavoro per promuovere, guarire e liberare la creazione e le creature, rispettando sia la libertà umana sia quella dell’intera natura e dell’universo.


IN TEMPO DI CORONAVIRUS: PER GLI ATTEGGIAMENTI DA TENERE IN CHIESA, VI INVITIAMO A LEGGERE ATTENTAMENTE LA LOCANDINA ILLUSTRATIVA POSTA ALLE PORTE DELLE CHIESE O IN PROSSIMITA’ AD ESSE: AIUTIAMOCI!


E’ possibile trovare il foglietto parrocchiale, orari Messe, orari di “ufficio” dei parroci in parrocchia, orari di disponibilità per le confessioni, orari delle adorazioni eucaristiche e altre iniziative dalle varie parrocchie in www.arcadepovegliano.it o nei cartelli affissi fuori dalle chiese o all’interno di esse.

In caso di necessità i parroci sono reperibili al telefono:

Don Michele 0422-772002 cell.340-9622020 – parroco di:

  • Povegliano (riceve in canonica il mercoledì pomeriggio 16.00 – 18.00)
  • Camalò (riceve in canonica il martedì mattina 9.15 – 12.00)
  • Santandrà (riceve in canonica il giovedì pomeriggio 15.30 – 17.30)

Don Mario 0422-774092 cell.380-6433849 – parroco di:

  • Arcade (riceve in canonica il martedì mattina 9.00 – 12.00)

Don Marco 349-4548139 – collaboratore

foglietto dell’ 8 Novembre 2020