XV domenica del Tempo Ordinario

Pubblicato giorno 12 luglio 2025 - In home page

  RIFLESSIONE

Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico! Siamo tutti sulla medesima strada! Un uomo ferito, lasciato solo lungo la strada! Solo un samaritano (gente ostile e disprezzata, che non frequenta il tempio) ne ebbe compassione: si fa prossimo con tre gesti concreti: vedere, fermarsi, toccare. “Chi è il mio prossimo?”. Vedere e lasciarsi ferire dalle ferite dell’altro; fermarsi addosso alla vita che geme e si sta perdendo nella polvere della strada; toccare: il samaritano versa olio e vino, fascia le ferite dell’uomo, lo solleva, lo carica, lo porta.

Il racconto di Luca poi si muove rapido, mettendo in fila dieci verbi per descrivere l’amore fattivo: vide, ebbe compassione, si avvicinò, versò, fasciò, caricò, portò, si prese cura, pagò… fino al decimo verbo: al mio ritorno salderò… Questo è il nuovo decalogo, perché l’uomo sia promosso a uomo, perché la terra sia abitata da “prossimi” e non da briganti o nemici. Al centro del messaggio di Gesù una parabola; al centro della parabola un uomo; e quel verbo: Tu amerai. Fa così, e troverai la vita.                                                             

(da padre E. Ronchi)