SANTI PIETRO E PAOLO

Pubblicato giorno 28 giugno 2025 - In home page

RIFLESSIONE

La gente, chi dice che io sia? Dicono che sei un profeta! Gesù non è semplicemente un profe­ta di ieri che ritorna; bisogna cercare ancora: Ma voi, chi di­te che io sia? Pietro risponde: Tu sei il Figlio del Dio vi­vente: il che vuol dire «tu porti Dio qui, fra noi. Tu fai vedere e toccare Dio, il Vivente che fa vivere. Sei il suo volto, il suo braccio, il suo progetto, la sua bocca, il suo cuore». Provo anch’io a rispondere: Tu sei per me crocifisso amore, l’unico che non inganna. Pasqua è la prova che la violenza non è padrona della storia e del cuore, che l’a­more è più forte.

Pietro, e secondo la tradizio­ne i suoi successori, sono roccia per la Chiesa nella misura in cui continuano ad annunciare: Cristo è il Figlio del Dio vi­vente. Essere roccia, parola di Gesù che si esten­de a ogni discepolo: sulla tua pietra viva edificherò la mia casa. A tutti è detto: ciò che legherai sulla terra… i legami che in­treccerai, le persone che unirai alla tua vi­ta, le ritroverai per sempre. Ciò che scio­glierai sulla terra: tutti i nodi, i grovigli, i blocchi che scioglierai, coloro ai quali tu darai libertà e respiro, avranno da Dio li­bertà per sempre e respiro nei cieli. Tutti i credenti possono e devono essere roccia e chiave: roccia che dà appoggio e sicurez­za alla vita d’altri; chiave che apre le porte belle di Dio, le porte della vita intensa e ge­nerosa.

(da padre E. Ronchi)